Serie A: MILAN-NAPOLI 0-0. Una partita non all’altezza delle due squadre

La cronaca

Non si è ripetuta la partita scoppiettante dell’andata che dopo un’ora di gioco vedeva il Napoli sotto di due reti e che alla fine fu appannaggio dei partenopei per tre a due, con doppietta di Zielinski: non è stata noiosa , ma ricca di rapidi capovolgimenti di fronte, che vista la serata di grande forma dei due portieri, non ha determinato l’altalena di reti che si era vista al S. Paolo. Nessun timore reverenziale da entrambe le parti, anche se con una prestazione non esaltante dei partenopei, nella prima frazione di gioco, il Milan faticava a ripartire: segno che il pressing alto del Napoli forniva i suoi effetti. AL 6’ tutto lasciava prevedere una gara in discesa per gli uomini di Ancelotti, grazie ad un cross di Insigne dalla sinistra che trovava pronto alla battuta al volo Callejon, ma Donnarummma si superava deviando in angolo sulla propria sinistra. Dal calcio d’angolo conseguente, Koulibaly non riusciva a colpire di testa e rapida era il contrattacco dei rossoneri con Calhanoglu che, pur avendo sulla sua sinistra due compagni liberi, spediva la palla a destra dove Rui era tempestivo nel recuperare la sfera e passare indenne l’unico vero pericolo imbastito dal Milan. La prima frazione di gioco sembrava una fase di studio: tiri dalla distanza non impegnativi per i portieri e unico sussulto una conclusione di Callejon, a giro, che lambiva il palo alla destra del pipette dei padroni di casa. In definitiva, tanta imprecisione da parte delle due squadre, scarsa capacità ad offendere, ed un pari che sembrava non essere accettato da nessuno ma vincolato dalla negatività dei due settori offensivi.

La ripresa, invece, si apre con un Milan che attacca a testa bassa, ed i risultati di questo predominio si manifestano con una rete mancata da Kessie a pochi passi da Ospina, che si supera dopo qualche minuto fermando una conclusione di Paquetà, con i circa cinquantamila che stavano per balzare in piedi per la gioia, ma il cui grido viene strozzato dal colombiano, chiamato a sostituire Meret, allenatosi poco in settimana per via di un infortunio muscolare. La partita sembra prendere la piega voluta dai due allenatori ed ognuno di loro intravede la possibilità di aggiudicarsela. Più il Napoli, che a partire dal 48’, con una traversa colpita da Callejon su tiro cross, fino a tutto il 70, sosta nella metà campo avversaria: si registrano parate di Donnarumma su Milik, dopo bella azione Insigne-Zielinski, su quest’ultimo con un tiro al volo che trova i pugni dell’estremo difensore milanista, al 68’ su incornata di Milik, tra l’altro in offside. Poi il cambio di passo degli uomini di Gattuso, grazie al cambio tanto invocato dagli spalti, Piatek per Cutrone, ma Ancelotti risponde, finalmente, con l’esclusione di un Rui pasticcione, come ormai lo sottolineiamo da tempo, con un più concreto Ghoulam: al 75’ Bakayoko mette un pallone in verticale per l’affondo di Piatek e solo un grande Koulibaly lo stoppa anticipando anche l’uscita di Ospina che si scontra con il senegalese e rischia di dover lasciare il posto ad un suo sostituto. Si rimette in sesto il portiere azzurro, giusto in tempo per salvare il risultato, ribattendo, con un colpo di reni, quasi sulla linea di porta, un tiro a colpo sicuro di Musacchio, ritrovatosi da solo contro Ospina. Prima del triplice fischio, la prestazione di Doveri, precisa e senza sbavature, si macchia di due decisioni, la seconda ammonizione di Ruiz che viene espulso, per un fallo di mano discutibile, visto che la palla schizza sul braccio dopo aver toccato la coscia, quindi privo di volontarietà, e l’espulsione di Ancelotti per un’imprecazione, come dichiarato dal tecnico in sala stampa, non rivolta di certo all’arbitro. Un risultato che cambia poco per le ambizioni delle due società, anche se per i partenopei un eventuale successo della Juve con la Lazio potrebbe rendere incolmabile la distanza in classifica tra bianconeri e napoletani.

La scheda

MILAN: Donnarumma G. 7, Romagnoli 6,5 , Calabria 6, Musacchio6, Rodriguez 5, Kessiè 5, Paquetà 6 (69’ Borini 5), Bakayoko 7, Cutrone 5 (71’ Piatek 6,5), Calhanoglu 4,5 (90’ Laxalt s.v.) Suso 6.

In panchina: Plizzari, Donnarumma A., Mauri, Castillejo, Conti, Bertolacci, Montolivo, Abate.

All. G. GATTUSO 5,5

NAPOLI: Ospina 7, Malcuit 7, Albiol 6, Koulibaly 7, Rui 5 (72’ Ghoulam 6), Ruiz 7, Callejon 6, Insigne 5,5 (88’ Ounas s.v.), Zielinski 6,5, Milik 5, Mertens 5,5 (80’ Verdi 6).

In panchina: Meret, Karnezis, Luperto, Hamsik, Maksimovic, Hysaj, Diawara.

All. C. ANCELOTTI 6

Arbitro: Doveri di Roma 5

Guardalinee: Peretti e Vuoto – Quarto uomo: Fourneau – VAR: Giacomelli – AVAR: Paganessi

Note: terreno in ottime condizioni in una serata dalla temperatura rigida. Spettatori presenti paganti 56.729 per un incasso superiore ai due milioni di euro. Ammoniti: Cutrone (M) ed Albiol (N) per gioco falloso. Ammonito due volte e quindi espulso Ruiz(N) per falli di mano. Calci d’angolo 8 a 6 per il Napoli. Recuperi: 1’ e 5’.

Adriano Mongiello

©Riproduzione riservata WWWITALIA

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About Eleonora Davide

IL DIRETTORE RESPONSABILE Giornalista pubblicista, è geologa (è stata assistente universitaria presso la cattedra di Urbanistica alla Federico II di Napoli), abilitata all’insegnamento delle scienze (insegna in istituti statali) e ha molteplici interessi sia in campo culturale (organizza, promuove e presenta eventi e manifestazioni e scrive libri di storia locale), che artistico (è corista in un coro polifonico, suona la chitarra e si è laureata in Discipline storiche della musica presso il Conservatorio Domenico Cimarosa di Avellino). Crede nelle diverse possibilità che offrono i mezzi di comunicazione di massa e che un buon lavoro dia sempre buoni risultati, soprattutto quando si lavora in gruppo. “Trovo entusiasmante il fatto di poter lavorare con persone motivate e capaci, che ora hanno la possibilità di dare colore e sapore alle notizie e di mettere il loro cuore in un’impresa corale come la gestione di un giornale online. Se questa finestra sarà ben utilizzata, il mondo ci apparirà più vicino e scopriremo che, oltre che dalle scelte che faremo ogni giorno, il risultato dipenderà proprio dall’interazione con quel mondo”.