COME NASCE LA VIOLENZA DI GENERE

violenza sulle donne

Oggi, 25 Novembre, si celebra la Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne istituita dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite.

Numerose le manifestazioni in programma in Italia e nel mondo.

In alcuni Paesi sono riconosciuti alle donne diritti di parità, ma nella vita pratica i diritti non sono lo specchio di una mentalità comune.

Il fenomeno e il concetto di violenza di genere hanno subito delle modificazioni nel tempo, con le trasformazioni a livello culturale, sociale ed istituzionale. Nel contesto storico, il processo con cui è nato lo stato moderno ha assegnato il potere all’interno della famiglia all’uomo.

La dominazione da parte degli uomini sulle donne della famiglia è stata in seguito trasferita nelle leggi, nelle norme e nelle strutture sociali.

Alle donne è stato concesso il diritto di voto molto dopo che agli uomini; per molti decenni sono state escluse dal sistema scolastico e dalla possibilità di ottenere un’educazione; è stata loro negata la possibilità di avere un ruolo politico attivo; addirittura, in molte zone alle donne non veniva nemmeno riconosciuto lo status legale di individui, ma erano subordinate ai loro padri o ai loro mariti e non potevano prendere decisioni riguardanti la loro vita.

Questo ha significato che moltissimi aspetti della vita delle donne era soggetti a restrizioni, e che esse venivano perciò ostacolate nel loro sviluppo. Fino agli anni ’60 il fenomeno della violenza veniva collocato nella categoria della patologia: da una parte, gli uomini violenti erano visti come dei deviati, dall’altra la donna come corresponsabile della violenza e quindi in qualche modo colpevole.

In molte nazioni il diritto di famiglia ha continuato a definire l’uomo quale capofamiglia fino agli anni ‘70, e le donne erano costrette a obbedire. Lo stupro della propria moglie continua a non essere considerato un crimine punibile per legge in molti paesi europei. All’inizio degli anni settanta fu il secondo movimento femminista a sollevare il problema della violenza strutturale e interpersonale contro le donne quale problematica sociale. Le donne si trovavano quotidianamente esposte alla violenza da parte dei loro partner.

Molte donne scoprirono che lo stato e le istituzioni giuridiche si interessavano poco o niente all’eliminazione di questa violenza. In molti casi le violenze commesse dal partner non venivano punite anche quando le donne osavano uscire allo scoperto con le loro esperienze e denunciare il loro carnefice.

Grazie all’istituzione dei Centri antiviolenza e delle Case di accoglienza, cambia la concezione della donna, che da vittima passa a soggetto credibile, forte, capace di migliorare la sua vita e quella dei suoi figli.

In molte aree l’uguaglianza di donne e uomini è stata scritta nelle leggi, grazie anche alla politica di non discriminazione dell’UE. In pratica però rimangono molti casi di discriminazione e disuguaglianza. Basti pensare che ancora oggi in alcuni Paesi del mondo la violenza sulle donne viene inserita in una cultura globale che nega pari opportunità fra donne e uomini e legittima l’appropriazione del corpo delle donne per gratificazione individuale o scopi politici.

Attraverso i trattati sui diritti umani, che rappresentano gli “strumenti viventi” per le decisioni a livello legislativo, viene sviluppato l’interpretazione di ciò che costituisce tortura.

Attraverso l’informazione e la sensibilizzazione su questo fenomeno si potrebbero ridurre i casi di violenza sommersa che spesso si consuma sotto le mura domestiche.

Progetti di aiuto alle donne maltrattate (sostegno nella ricerca di appoggio logistico, indicazioni per il supporto a livello legale, percorsi di aiuto nella ricerca di una autonomia economica), dovrebbero diventare momenti forti nei progetti dei servizi sociali.

Luigia Meriano

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About LUIGIA MERIANO

Laureata in Comunicazione Istituzionale e d’Impresa. Giornalista pubblicista dal 2012. Ha conseguito un Master in Web marketing e Social Media management. Si definisce riflessiva ma determinata. Ha collaborato con il Mattino di Avellino, occupandosi prevalentemente di attualità, ma ha avuto esperienze professionali anche in altri ambiti della comunicazione, quali eventi e manifestazioni culturali. La sua formazione l’ha portata ad approfondire le tematiche legate all’universo femminile, sulle quale ha svolto anche la tesi di laurea (“Il corpo della donna tra Islam e Occidente”). E' impegnata in progetti a favore dell'inserimento delle donne nel mondo del lavoro. Tra i suoi hobby il cinema, la musica e il teatro. https://www.facebook.com/luigia.meriano Per contatti luigiameriano@wwwitalia.eu

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