A COLLOQUIO CON CARMEN DE VITO di Giovanni Moschella

Quando ha inizio l’interesse per la poesia.

Credo che fin  da  piccola, quando non sapevo ancora leggere, già facevo poesia: nel mondo solitario della mia infanzia parlavo con le cose che mi circondavano, raccontavo ai personaggi  fantastici della mia fantasia i miei pensieri, i miei sentimenti ,i miei sogni. Quando imparai a leggere, divoravo libri di favole e poesie e,  se mi capitava di avere qualche soldino, correvo a comprarmi un libro.

Penso che la poesia sia nata con me come un bisogno vitale di esprimere  il mio animo. Più tardi, negli anni, il riaffiorare  alla  memoria  di ricordi, sensazioni, esperienze  anche  tristi vissute nei silenzi dei collegi dove  ho studiato, mi prendevano così  fortemente da doverli fermare sulla carta. Sono  nate  così le mie poesie,  dal dolore, dalla solitudine, dall’impotenza di poter aiutare gli altri.

Perché molti scrivono e pochi leggono.

Credo che molti oggi scrivano più che  leggere perché  bombardati  da immagini , persi in una corsa frenetica, siano disabituati ad ascoltare gli altri. Leggere vuol dire leggere l’altro, ascoltarlo, comprenderlo, scrivere vuol dire parlare a se stessi, all’altro che è in ognuno di noi; insomma una specie di autoanalisi per   tentare di uscire dalla solitudine del proprio io. Credo che la solitudine sia il male maggiore che affligge l’uomo  moderno.

 Di che cosa parlano le sue poesie.

 Come  ho  già  detto, le  mie poesie parlano della mia infanzia, della mia vita da insegnante, parlano del mio  dolore di fronte ai mali del mondo, parlano di Dio e del creato, parlano d’Amore Universale e di Pace.

Che cosa pensa dei social e di internet.

Se la solitudine è il male che affligge l’uomo moderno,  i social ed internet sono, secondo me, strumenti  di  socializzazione e di aggregazione in un mondo dove i contatti personali sono sempre più difficili e,come nelle  grandi metropoli, addirittura impossibili . Naturalmente,  come  tutti gli strumenti devono non usarci  ma essere usati.

Quali sono gli altri suoi interessi oltre la poesia

Oltre la poesia amo la Musica e il canto, infatti faccio parte di un coro da molti anni; mi interessa, inoltre, il  teatro, mi fa stare meglio aiutare chi ha più bisogno. Dedico quindi del tempo al volontariato aiutando persone diversamente abili ad esprimersi  attraverso  la  scrittura e la poesia.  Mi piace scrivere brevi  racconti di vita  vissuta.

 Quali i suoi prossimi impegni.

 Penso che, prossimamente,  organizzerò degli incontri di poesia per ritrovarmi  con  tanti amici scrittori, ho  una raccolta di poesie e racconti che forse pubblicherò, ma sinceramente mi dà più soddisfazione partecipare ad incontri culturali, conoscere  amici con il mio stesso interesse, conoscere altre storie, altre  vite.  Credo che la cultura non si venda ma si doni agli altri. Comunque,  fa  sempre  piacere ricevere un  attestato o un  premio per quanto si riesce a comunicare.  

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