A COLLOQUIO CON ENA VILLANI di Giovanni Moschella

Ci parli dei suoi studi e della sua formazione.

Dopo un anno all’Istituto d’arte (ora Palizzi) di piazzetta Salazar,ho frequentato il liceo artistico (via Costantinopoli) negli anni ’50,avendo come insegnanti Domenico Spinosa  e Armando De Stefano (al 4° anno), diplomandomi nel ’56 e ottenendo l’abilitazione all’insegnamento negli istituti superiori. Nel ’58 ho anche frequentato la scuola libera del Nudo, con Spinosa. Questi professori, apprezzandomi, incorniciarono ed esposero nell’aula alcuni miei lavori.

 Quando nasce l’interesse per la pittura.

Quasi dalla nascita, disegnavo molto già dai 3 anni in su, forse anche perché avevo ogni giorno davanti agli occhi la visione di mio padre, sempre al cavalletto…a soli 7 anni mio padre mi fece partecipare, con due gruppi di disegni ed acquerelli, che ancora conservo, ad una mostra collettiva  presso la Galleria Forti in via dei Mille a Napoli, per giovani fino ai 30 anni. Ebbi uno dei primi premi (mi misero in piedi su un tavolo per farmi vedere dal pubblico!) e alcuni degli artisti partecipanti li ho avuti poi come insegnanti!  Senza aver nessuno spunto visivo, disegnavo scene fantastiche, costumi, personaggi..  vari quotidiani dell’epoca (che conservo), commentando la mostra, per me parlarono addirittura di una possibile reincarnazione. Non ho frequentato l’Accademia perché entrambi i miei genitori, anche mia madre Elisa Miele, ottima pittrice ed allieva di papà, mi sconsigliò poiché molto facilmente avrei dovuto rinunciare al mio personale stile pittorico per imitare quello dell’insegnante di turno. Però poi me ne sono pentita, per motivi puramente pratici sarebbe stato meglio frequentarla.

Quali sono i soggetti che preferisce dipingere.

Figure, spesso femminili, paesaggi evocativi, componendo con un taglio quasi cinematografico,  gioco di luci ed ombre, suggestioni esotiche derivanti anche dai miei molti viaggi lontano, spesso legati a mostre e scambi di artisti italiani all’estero: nei miei temi la possibile trasposizione visiva di sentimenti, ricordi, flashbacks di vita,.. sono specializzata nei ritratti, dal vero e non, con tecniche miste, ricchezza di effetti sovrapposti o fusi fra loro.

Posso passare dal trompe-l’oeil alle illustrazioni e copertine di libri e dischi (ne ho realizzate molte), alle vignette, nature morte, fiori, ecc. e anche soggetti sacri.

Che cosa vuole comunicare al fruitore, con le sue opere.

L’artista ha sempre un suo mondo interiore, somma della vita che ha attraversato, gli eventi lieti o amari, gli incontri, i viaggi, nel mio caso, e sicuramente lo riversa nelle sue opere, cercando di comunicarne la forza o la delicatezza, le sfumature infinite della propria sensibilità, traducendole in fusioni di piani,forme e colori, luci ed ombre del tempo, passato e presente, vibrazioni, musica.. è tutto ciò che io profondo nei miei quadri. 

Quali le difficoltà nello svolgere questo “mestiere”.

L’essere un’artista donna, malgrado i moltissimi riconoscimenti ottenuti anche all’estero, pone alcuni limiti. Una volta, ad una mia mostra personale, un amatore d’arte si rammaricò con il gallerista: “bellissimi questi quadri, li comprerei tutti…peccato che li abbia fatti una donna”!! L’episodio si commenta da se. E un’altra volta, avevo due primi premi in contemporanea da ritirare lo stesso giorno, chiesi a mia madre (allieva stimatissima di papà, ottima pittrice, disegnatrice e ritrattista) di andare lei a ritirare uno dei premi, non avendo io ovviamente il dono dell’ubiquità! Lei ci andò, ritirò il premio che avevo vinto; mi era stata assegnata anche una coppa, ma i colleghi maschi si ribellarono pubblicamente, non accettando che una donna avesse vinto prima di loro e si presero di prepotenza la mia coppa! Ciò nonostante, nel ’76 sono stata nominata Cavaliere della Repubblica per meriti artistici.

Vogliamo ricordare suo padre Gennaro.

Lui (Gennaro Villani) e mia mamma Elisa Miele furono figure straordinarie, come genitori e come artisti! Papà dipingeva sempre, tutti i giorni e in tutte le occasioni, quando si andava da qualche parte, sempre “armato”di colori e pennelli.. lo ricordo al cavalletto fino all’ultimo giorno della sua vita.. e morì a Napoli a soli 63 anni ,la notte di Natale del ‘1948, per un attacco di angina. Si usciva dal duro periodo della guerra e immediato dopoguerra.

Ebbe una carriera brillantissima, allievo prediletto di Michele Cammarano (autore de”la presa di Porta Pia”), Gaetano Esposito e Vincenzo Volpe. Già giovanissimo, si fece presto onore, invitato a prestigiose mostre nazionali e internazionali, vincendo moltissimi premi. Dal 1912 al 1914 visse a Parigi la vita di Bohème.. anche lì membro di importantissime associazioni culturali presiedute da Anatore France, Renoir, ecc. come testimoniano i documenti in mio possesso..invitato a tutti i Salons, alle biennali e quadriennali di Roma e Torino dell’epoca.Eseguì, fra l’altro, pannelli decorativi alla stazione marittima di Napoli, purtroppo andati poi distrutti con l’ultima guerra. Fu amico personale di Salvatore Di Giacomo,Cangiullo (futurismo), Roberto Bracco, che gli dedicarono articoli e lettere personali. Sue opere sono al Museo di Caodimonte (“Sinfonia azzurra”, attualmente in comodato a Montecitorio), al Museo Demaeght di Orano, Algeria, al recente museo del’ 900 a Napoli e in moltissime altre sedi pubbliche e private, come sempre, da documentazione. E’ in Wikipedia e in innumerevoli altre biografie ufficiali. Nato a Napoli nel 1885, cento anni dopo la sua nascita è stata pubblicata una monografia con molte riproduzioni dei suoi quadri. Presente in prestigiose aste come Christie’s e Sotheby (Londra), Semenzato (Venezia) e molte altre. Proprio perché molto richiesta, della sua pittura,purtroppo, vengono realizzati e venduti anche dei falsi, che mi vengono sottoposti per avere una espertizzazione. E’sempre meglio rivolgersi alla fonte, per non rischiare brutte sorprese, quando c’è la fortuna che i diretti discendenti siano ancora in vita!  Posseggo ancora alcune ultime opere disponibili alla vendita.  

Quali sono i suoi interessi oltre la pittura.

Mi piace molto scrivere, mi sono state pubblicate delle poesie in alcune antologie di poeti e in  quotidiani e riviste letterarie, qualcuna anche letta per radio, ho presentato me stessa e dei colleghi pittori in catalogo, due miei diari di viaggio,”Iraq e Giordania 1997″e “Libia 2000”, illustrati dai miei stessi disegni, sono leggibili on line nel sito www.markos.it  Amo la musica, ho studiato chitarra classica molti anni fa e mi diverto alla tastiera.. un’altra mia passione sono le lingue straniere, studiate da sola (francese, spagnolo, inglese..e l’arabo!),mi sono state molto utili nei viaggi…mi piace comunicare e condividere, apprezzo molto l’amicizia, che solo a volte può durare una vita intera… . 

Grazie per la gentile intervista e buon lavoro.

Grazie a lei.

I quadri di Ena Villani

                                                                                                                      Giovanni Moschella

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