ALONSO, COLPO GROSSO A SHANGHAI

Fernando Alonso vince a mani basse il Gran Premio di Shanghai, portando il Cavallino sul podio, a digiuno di vittorie da dodici competizioni. Vettel tenta la rimonta dalla decima posizione, ma si ferma al quarto posto, guardando col binocolo Fernando…

 

Le Ferrari partono benissimo, sfruttando anche l’errore di Raikkonen, che fa pattinare le ruote posteriori, Hamilton è al comando nelle prime fasi di gara, tallonato dalle Rosse. Dopo pochi giri Alonso infila Hamilton nel rettifilo principale, Massa lo imita superando l’inglese della Mercedes. Al sesto giro inizia la danza dei pit stop, e si cominciano a mescolare le posizioni. In queste fasi concitate, è da tener conto della bravura di alcuni giovani piloti che solitamente si aggirano nelle retrovie. Uno di questi è Nico Hulkenberg (primo pilota Sauber), che tiene dietro uno scalpitante Vettel per diversi giri. In tal senso applausi al giovanissimo Daniel Ricciardo (classe ’89) della Toro Rosso e a Paul Di Resta (classe ’86) della Force India che terminano la gara, rispettivamente in sesta e settima posizione, dietro la Ferrari di Massa. Intorno al 16° giro, Raikkonen finisce lungo in staccata e impatta su Perez (McLaren), danneggiando il musetto, ma ciò non gli impedirà di conquistare la seconda posizione nel finale di gara. Al contempo, Weber (Red Bull) è costretto al ritiro per un problema tecnico. Ritiro anche per Nico Rosberg (Mercedes) al 23° giro. Brividi per la Ferrari, quando Hulkemberg e Massa escono appaiati nella corsia dei box, ma il pilota Sauber lascia sufficiente spazio a Massa per passare. E’ importante segnalare che dopo la gara saranno sotto investigazione sei piloti, tra cui Vettel e Raikkonen, per utilizzo del DRS (ala mobile) in regime di bandiera gialla.

Nel finale di gara, Vettel fa l’impossibile per cercare di avvicinare Alonso, ma lo spagnolo, questa volta, sembra venuto da Marte, facendo giri sempre più veloci, tanto da suscitare apprensione da parte di Andrea Stella (ingegnere di pista della Ferrari), che comunica ad Alonso: “rallenta, non spingere”, la risposta di Fernando: “non sto spingendo”. Insomma, sembra che la Ferrari e Alonso abbiano trovato nuova verve, e ci sarebbe sicuramente riuscito prima, Fernando, se non fosse per l’incidente della scorsa gara. Ora undici punti separano Alonso da Vettel, e la sfida sarà agguerrita fino all’ultimo gran premio.

Flavio Uccello

di seguito l’ordine di arrivo:

1. Fernando Alonso (Ferrari)
2. Kimi Raikkonen (Lotus) + 11″000
3. Lewis Hamilton (Mercedes) + 12″600
4. Sebastian Vettel (Red Bull) + 12″700
5. Jenson Button (McLaren) + 16″600
6. Felipe Massa (Ferrari) + 34″400
7. Daniel Ricciardo (Toro Rosso) + 40″900
8. Paul di Resta (Force India) + 30″900
9. Romain Grosjean (Lotus) + 47″700
10. Nico Hulkenberg (Sauber) + 42″700
11. Sergio Pérez (McLaren) + 53″000
12. Jean-Eric Vergne (Toro Rosso) + 72″900
13. Pastor Maldonado (Williams) + 84″700
14. Valtteri Bottas (Williams) + 69″900
15. Jules Bianchi (Marussia) + 92″600
16. Charles Pic (Caterham) + 94″700
17. Max Chilton (Marussia) + 1 giro
18. Giedo Van der Garde (Caterham) + 1 giro
19. Nico Rosberg (Mercedes) ritirato
20. Mark Webber (Red Bull) ritirato
21. Adrian Sutil (Force India) ritirato
22. Esteban Gutiérrez (Sauber) ritirato

 

 

 

 

 

 

 

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