“Battesimo di Cristo”, prosegue il restauro di uno dei capolavori di Giovanni Bellini conservato nella chiesa di Santa Corona

È in corso di restauro uno dei capolavori del pittore Giovanni Bellini risalente ai primi anni del Cinquecento e conservato a Vicenza nella chiesa di Santa Corona: il “Battesimo di Cristo”.

Si sono recati in sopralluogo oggi nell’edificio religioso, ad un mese dall’inizio dell’attività che si concluderà a fine maggio, l’assessore alla cultura Simona Siotto, il soprintendente Vincenzo Tinè, il direttore dei Musei civici Mauro Passarin, la finanziatrice del restauro Caroline Marzotto, il restauratore Egidio Arlango e il direttore dei lavori Gabriele Zorzetto. Erano presenti anche per la Soprintendenza Felice Romano e Francesca Meneghetti.

L’iniziativa è possibile grazie alla sensibilità di Caroline Marzotto che ha espresso il desiderio di ricordare il marito Paolo, scomparso due anni fa, attraverso iniziative culturali per la città di Vicenza alla quale era particolarmente affezionato. L’intervento riguarda la tavola e l’altare Garzadori in cui l’opera è collocata.

La Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio in questi anni, con la direzione dei Musei civici, ha effettuato un attento monitoraggio del dipinto su cui ha rilevato distacchi e lacune tali da rendere necessario un intervento conservativo.

L’ultimo restauro completo del dipinto su tavola di Giovani Bellini risale al 2010. Questo intervento manutentivo tenderà a ristabilire le proprietà di supporto strutturali del dipinto con particolare attenzione alle parti lese, ricostituendo successivamente l’aspetto estetico. In accordo con la Soprintendenza si è ritenuto opportuno intervenire filologicamente e tecnicamente con metodologie e materiali analoghi all’ultimo restauro eseguito.

Per quanto riguarda l’altare Garzadori, manufatto marmoreo di grandi dimensioni che si presenta oscurato da deposito di particolato, si prevedono operazioni di manutenzione estetica e conservativa.

L’altare Garzadori fu realizzato come voto da parte di Battista Graziano Garzadori che a fine Quattrocento, partito da Venezia, si recò in pellegrinaggio in Terrasanta: sulle sponde del fiume Giordano invocò protezione nel viaggio di ritorno. Arrivato a Venezia nel 1500 commissionò la realizzazione dell’altare a Rocco da Vicenza, completato poi dalla bottega dei lapicidi di Pedemuro San Biagio. Al pittore veneziano Giovanni Bellini fu chiesto di dipingere la tavola, realizzata tra 1502 e il 1505, che raffigura Cristo con Giovanni Battista, a sinistra, mentre lo battezza. A destra ci sono tre figure angeliche con abiti dai colori sgargianti che rappresentano le tre virtù teologali (Fede, Speranza, Carità), probabilmente i ritratti delle tre figlie di Garzadori. In alto poi è rappresentato Dio Padre tra cherubini e serafini con la colomba dello Spirito Santo. Nel dipinto si legge la firma del pittore, contenuta in un cartiglio. La scena ha sullo sfondo un paesaggio che rimanda, più che alla Terrasanta, alla campagna veneta, quella conosciuta dal pittore.

Durante il restauro la chiesa è aperta con i consueti orari (dal martedì alle domenica dalle 9 alle 17); l’area interessata dal restauro, secondo le vigenti norme di sicurezza, è opportunamente transennata.

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