Benessere e armonia, il convegno di Federcasalinghe

Il consueto appuntamento annuale, organizzato da Federcasalinghe di Avellino, per festeggiare la mamma ha avuto come tema la medicina integrata e vi hanno preso parte come relatrici la dottoressa Maria Dora Siracusa, la dottoressa Grazia Fiore e Lidia Casali erborista e naturopata.

Il convegno si è tenuto venerdì 10 maggio presso il Circolo della Stampa di Avellino.

Al tavolo era presente anche la dottoressa Fiorella Pagliuca dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo Regina Margherita – Da Vinci di Avellino.

La dottoressa Maria Dora Siracusa è medico chirurgo, specialista in omotossicologia e ozonoterapia, è medico ayurvedico e tanto altro.

Il suo intervento ha trattato di una nuova metodica della medicina quantistica: la biorisonanza.

La medicina quantistica si occupa della persona nella sua totalità, valutando un paziente dal punto di vista fisico, mentale e spirituale.

Il funzionamento del metodo di biorisonanza ha fondamenti biofisici perché è stato scoperto che nel nostro organismo esistono particelle molto più piccole della cellula, le quali hanno una loro energia che invia e riceve onde con particolari modelli di frequenza.

Per essere in armonia, le cellule, e quindi gli organi, devono comunicare tra di loro e lo fanno con la spinta elettromagnetica che favorisce il perfetto funzionamento del corpo.

L’equilibro del nostro corpo è, però, continuamente minato dalla presenza eccessiva di tossine, batteri, virus che, se presenti in maniera eccessiva, disturbano la comunicazione tra le cellule sane.

Il disturbo del modello di frequenza comporta un malfunzionamento cellulare e, se esso persiste, si possono verificare sintomi fisici. Tali disturbi possono partire da stanchezza, cefalea, alterazioni organiche, difficoltà del sonno.

Con il metodo di biorisonanza si combattono i modelli di frequenza dannosi mediante modelli di frequenza terapeutici.

I modelli di frequenza fastidiosi vengono ridotti e le tossine espulse finché i modelli di frequenza opprimenti non scompaiono del tutto.

Le cellule comunicano nuovamente indisturbate, l’autoregolazione e i meccanismi di autoguarigione del corpo sono nuovamente intatti.

La biorisonanza è usata con successo, nella cura delle allergie, delle intolleranze alimentari, obesità, per i disturbi ormonali, ansia, dolori acuti e cronici, problemi del sonno, il tabagismo, problemi reumatici, dolori di ogni tipo e genere.

Non dobbiamo essere già malati per fare la biorisonanza perché è utile farla anche in maniera preventiva, dato che sappiamo di non mangiare bene, di essere bombardati da onde elettromagnetiche e da tutto ciò che abbatte le difese immunitarie e intossica il nostro organismo.

La dottoressa Grazia Fiore, farmacista, erborista, specializzata in medicina omeopatica, inizia chiarendo il concetto di medicina olistica e facendo la differenza con quella tradizionale.

Prima di questo ricorda brevemente i due padri fondatori della medicina omeopatica e della floriterapia: Samuel Hahnemann e Edward Bach.

La storia della loro vita, con le loro vicissitudini personali, è già da insegnamento. Il primo, nel 1700, riprese gli antichi concetti della medicina antica che era stata per lungo tempo abbandonata, mettendo in discussione la medicina tradizionale che offriva a quei tempi soluzioni molto crude e invasive. La medicina omeopatica, a differenza di quella tradizionale che cura il sintomo tramite un farmaco sintetico, cerca un farmaco che deve essere “uguale” alla malattia, deve dare, cioè, se somministrato ad un corpo sano, lo stesso sintomo che deve essere curato nel malato.

La differenza basilare non è, però, soltanto nel risultato ma nel fatto che quella sostanza è dinamizzata, contiene un’energia meccanica entropica e in questo – Grazia Fiore – riprende, appunto, il concetto di energia trattato nell’intervento precedente.

Hahnemann espresse un concetto fondamentale: che non esiste la malattia in assoluto ma esiste il malato, con tutta la sua vita. La stessa malattia non si muove egualmente per tutti.

Chi è in equilibrio risponde alla malattia in maniera diversa.

Il punto di partenza fondamentale, da cui partono le medicine olistiche, è quello di vedere l’uomo all’interno dell’ambiente naturale. Ha sì la sua vita, la sua mente e il suo vissuto personale ma è inserito nel mondo naturale che è tutto ciò che lo circonda.

Quasi un secolo dopo il Dr. Edward Bach, tossicologo, notò il predominio della mente sul malato e si avvicinò così alla medicina omeopatica. Fu esonerato a causa di una grave malattia dal suo servizio di medico e riprese i suoi studi sulla tossicologia. Il suo unico mese di vita rimastogli secondo i medici, si dilungò in tanti altri di vita, la sua malattia regredì e il dottor Bach, prese atto che laddove c’è una mente che ama la vita, avendo una grande passione, si può guarire da tutto.

Arriviamo così ad un principio importantissimo che è alla base nella medicina omeopatica ma che è dominante nella floriterapia di Bach: la forza guaritrice è dentro di noi ma, a volte, non basta e poiché noi siamo parte integrante di questa natura favolosa, nella natura ci deve essere il rimedio.

Tornato nel Galles, dove era nato, Bach iniziò a cercare nella natura e, osservando i fiori, capì che essi possono trasfondere l’energia che hanno in quanto essi hanno una forza incredibile, perché si trasformeranno in frutti. Nacquero così i fiori di Bach, che raccolti e messi a macerare possono essere usati per rimettere in ordine una mente e un corpo.

Lidia Casali, erborista e naturopata, ha tenuto lo scorso anno in occasione dei 40 anni di attività dell’erboristeria La gramigna, da lei fondata ad Avellino, cinque conferenze che riguardavano le erbe officinali, l’alimentazione a base di erbe spontanee, la floriterapia, l’aromaterapia, gli oli essenziali e consigli pratici sull’utilizzo di erbe ortaggi per mantenere e recuperare la nostra salute grazie a ciò che si ha in natura.

In ricordo di Bach, ripete che il famoso medico diceva che la malattia nasce dalla disarmonia dell’anima.

Sono moltissime le piante che possono essere usate per la cura e, senza cercare chissà cosa, si sofferma a parlare del basilico.

Il basilico comprende 65 specie diverse, ed è originario dell’Asia tropicale e dell’India.

Il basilico contiene vitamine del gruppo B, vitamina A e C, minerali come il calcio, il fosforo e il potassio. Si utilizza per le infezioni delle vie respiratorie, delle vie urinarie, per curare l’afta, l’astenia nervosa, i calcoli renali, la cefalgia dispeptica, le coliche per flatulenza, i crampi allo stomaco, gli spasmi gastrici e nervosi, le vertigini e per uso esterno è antisettico per ferite e piaghe.

Una proprietà del suo olio essenziale è la proprietà antiossidante. Gli oli essenziali hanno, infatti, la capacità di donare atomi di idrogeno, riducendo così i fattori ossidanti.

Sono anche testate le proprietà su agenti patogeni tra cui stafilococco, escherichia coli e funghi.

Fa bene anche per il colesterolo e i trigliceridi.

Una proprietà per cui si consiglia è la proprietà rilassante.

Tra tutte le erbe quella più indicata per l’epilessia è proprio il basilico.

Così come il basilico esistono tantissime altre erbe per curare la salute.

Sarebbe importante, sottolinea Lidia casali, tenere bene a mente uno dei detti più famosi della Scuola Salernitana. “Se ti mancano i medici, siano per te medici queste tre cose: l’animo lieto, la quiete e la moderata dieta.

In conclusione, ricorda l’iniziativa dei giovanissimi seguaci di Greta che con Fridays for future ricordano al mondo che stiamo vivendo la sesta estinzione di massa, a causa della quale migliaia di specie animali e vegetali si stanno estinguendo e una delle cause principali sono l’uso dei diserbanti.  I diserbanti distruggono la flora ma anche l’habitat di innumerevoli specie animali dal riccio all’allodola, al rospo.

La dottoressa Fiorella Pagliuca è la dirigente dell’Istituto Comprensivo Regina Margherita – da Vinci di Avellino, la scuola del centro città. La Dirigente ha accettato con entusiasmo l’invito a partecipare con

alcuni alunni della scuola elementare e dell’infanzia, al concorso che aveva come tema la mamma.

I giovani studenti hanno prodotto elaborati grafico pittorici e plastici che gli ospiti hanno potuto visionare all’ingresso della sala mentre i più grandi hanno recitato poesie.

Nel suo saluto la Dirigente ha ringraziato la Federcasalinghe, per aver coinvolto la scuola, e le insegnanti dell’infanzia e delle elementari, per aver seguito i loro allievi nei lavori presentati per questa occasione. Prende spunto da un concetto di cui si è parlato durante il convegno: la malattia attecchisce lì dove c’è disarmonia. Compito della scuola, sin dall’inizio della presa in carico dei bambini a tre anni, è proprio prendersi cura di ciascun bambino nell’interezza della sua personalità, come integrazione tra fattori intrinseci ed estrinseci di cui ognuno di noi è portatore. Le insegnanti hanno questo compito delicatissimo, che rimane il fulcro della scuola: l’attenzione per ciascun bambino come essere unico diverso e irripetibile che, crescendo, possa essere sempre in armonia nella mente e nell’animo.

Presentati dalla loro dirigente i bambini della scuola elementare hanno recitato poesie in lingua italiana e due in inglese, alcune inedite e scritte personalmente per l’occasione.

La selezione, a cura delle due associate della Federcasalinghe, Paola De Lorenzo e Gemma Pugliese, le quali hanno avuto non poca difficoltà nella scelta data la qualità dei lavori, ha proclamato come vincitori Matteo, Alessia e Marco, i primi due della 1a B e della 1a A per il découpage, e Marco della 5a D per la decorazione di un piatto.  Per i disegni Andrea della 4a B e Ludovica della 4a A, per i lavoretti Stella della classe 2aB e Giulio della 2a A.

I partecipanti erano gli alunni delle classi 5a D e 1a C, 3a A, 4a A, 4a B, 4a C, 2a A, 1a A e 1a B, 2aB, 4a D.

I bambini sono stati accompagnati dalle loro insegnanti Amodeo Fortunatina, Marilina Morrone, Cecilia Ruta, Nadia Laurino, Pina De Angelis, Fiorella Tipaldi, Incoronata Nigro, Luongo Antonella, Lucilla Cesare, Maura Ragazzo coadiuvate dalla instancabile insegnante e collaboratrice Alfonsina Trocciola.

I lavori scelti saranno inviati alla sede centrale di Roma per la premiazione finale.

Il coinvolgente entusiasmo dei bambini conclude il bel pomeriggio. L’amore per le loro mamme traspare dalla recitazione, dall’impegno profuso nella realizzazione dei lavori proposti dalla loro insegnanti e dalla loro sincera emozione.

Buona festa della mamma a tutte.

Maria Paola Battista

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About Maria Paola Battista

Amo ascoltare, leggere, scrivere e raccontare. WWWITALIA mi dà tutto questo. Iniziata come un’avventura tra le mie passioni, oggi è un mezzo per sentirmi realizzata. Conoscere e trasmettere la conoscenza di attori, artisti, scrittori e benefattori, questo è il giornalismo per me. Riguardo ai miei studi, sono sociologa e appassionata della lingua inglese, non smetto mai di studiare perché credo che la cultura sia un valore. Mi piace confrontarmi con tutto ciò che è nuovo anche se mi costa fatica in più. Attualmente mi sto dedicando alla recensione di libri e all'editing. Ho scritto, inoltre, diverse prefazioni a romanzi. Grazie ai lettori di WWWITALIA per l’attenzione che riservano ai miei scritti e mi auguro di non deluderli mai. mariapaolabattista@wwwitalia.eu