Bullismo. Le differenze tra il ruolo della vittima pura e quello della vittima prepotente
Lo studio (2021) su come gli adolescenti affrontano il bullismo a scuola è stato svolto da alcuni docenti e ricercatori di psicologia di diverse università francesi:
Catherine Potard: Department of Psychology, University of Angers, Angers, France; Violaine Kubiszewski: University of Bourgogne/Franche-Comté, Besançon, France; Céline Combes: Department of Psychology, University of Angers, Angers, France; Audrey Henry: Department of Psychology, University of Reims Champagne-Ardenne, Reims, France; Régis Pochon: Department of Psychology, University of Reims Champagne-Ardenne, Reims, France; Arnaud Roy:Department of Psychology, University of Angers, Angers, France,Reference Center for Learning Disabilities, Nantes University Hospital, Nantes, France.
Il focus di questo studio era di indagare la messa in campo di particolari strategie di coping da parte degli adolescenti vittime di bullismo, tenendo conto della distinzione tra vittime pure e vittime di bullismo, e dei modelli specifici di genere. I partecipanti erano 967 adolescenti di età tra 11 e 16 anni, hanno risposto a questionari self-report sulla vittimizzazione del bullismo scolastico, sul coping cognitivo e sul coping situazionale. È emerso che gli adolescenti dei gruppi vittima pura, vittima-bullo e non coinvolta non hanno dimostrato differenze nell’uso dell’approccio al coping, però le vittime pure e le vittime di bullismo ricorrevano in misura maggiore all’evitamento rispetto agli adolescenti non coinvolti. Le vittime pure hanno fruito maggiormente delle modalità di evitamento quali l’interiorizzazione e l’auto-colpevolizzazione, inoltre le vittime pure di sesso femminile hanno registrato un maggiore utilizzo della ruminazione. Sia le vittime di bullismo maschili che quelle femminili erano caratterizzate da un maggiore uso della colpa verso gli altri e di strategie di auto-colpa, rispetto al gruppo non coinvolto. Inoltre, i punteggi di ruminazione, catastrofizzazione, distanziamento cognitivo ed esternalizzazione erano più alti per le vittime di bullismo di sesso maschile rispetto ai partecipanti non coinvolti o ai bulli puri. Identificare queste diverse strategie di coping può essere utile per sviluppare strategie di consulenza e terapie più efficaci per le vittime di bullismo.
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