Calcio e scaramanzia napoletana

I tifosi che non si arrendono e ironizzano facendo ricorso ad appigli apotropaici

A partire dal triplice fischio dell’arbitro di Liverpool – Napoli, nessuno escluso ha elaborato ipotesi supportate da tesi sull’eliminazione dei partenopei dagli ottavi di Champion’s, ma pochi hanno riflettuto sull’origine della sfortuna, sportiva ovviamente, che sta accompagnando il Napoli in questa stagione 2018/19: I calciatori che hanno vestito la casacca giallorossa della Roma! Sarà un caso, ma la sconfitta dell’Anfield ha la matrice capitolina, infatti il portiere dei Reds, Allison, difendeva lo scorso anno la porta della squadra cara a Totti, mentre l’egiziano Salah, autore del gol vittoria, ha sempre tirato brutti sgambetti agli azzurri, anche quando indossava la maglia della lupa. E non si ferma qui la considerazione scaramantica, avendo anche un calciatore del Napoli, prelevato, ahinoi, dalla Roma, contribuito con i suoi errori, e non sono stati pochi, a decretare le marcature subìte nel percorso europeo (a Parigi come a Liverpool): Mario Rui, un vero e proprio monumento all’immobilismo in area di rigore, condìto da sfuriate sulla fascia sinistra, concluse con cross sempre poco invitanti per gli attaccanti, per non dimenticare anche il comportamento agonistico, molte volte al di fuori delle righe, al punto da essere spesso, se non sempre, ammonito o espulso (ricordiamo a Torino, nel match scudetto con la Juve, la squadra lasciata in dieci, rendendo ardua la rincorsa del risultato).

In poche parole, una frana, nonostante sia un elemento inamovibile dello schieramento della nazionale portoghese, e la speranza che Ghoulam rientri a pieno diritto in quel ruolo che ricopre con molta più efficacia, è il desiderio di tutti i sostenitori del Napoli. E, per confermare l’influenza negativa di ex calciatori della Roma, sottolineiamo la figura dell’attuale allenatore dei giallorossi, tal Eusebio Di Francesco, che ha sempre arrecato dolori al Napoli, anche quando era il trainer del Sassuolo: punti presi al S. Paolo, al Mapei Stadium, che sono stati determinanti, in negativo, nel corso dei campionati. E con la Roma? Lo scorso torneo, durante la rincorsa alla Juve, il successo a Napoli, e quest’anno il pareggio nella partita disputata a Fuorigrotta. Quindi? Scongiuri, ricorso a tutte le alchimìe possibili per contrastare il malocchio e, se possibile, evitare acquisti di atleti che abbiano avuto percorsi sportivi di marca romanista!!!!

Adriano Mongiello

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