Calcio, Napoli-Sampdoria: 2-0. La cronaca di Adriano Mongiello

La cronaca

Più dura del previsto avere la meglio sulla compagine blucerchiata, ancora ultima in classifica, nonostante una prova gagliarda e condita da pericolosi tentativi di andare a rete, fermati con decisione, bravura e tempestività da Meret, capace di tenere sempre testa allo score delle segnature al passivo, arrivate, dopo solo due giornate già a sette. Ancelotti tiene conto delle gare disputate dai calciatori con le rispettive nazionali, ma per il solo Manolas, cercando di trovare in Maksimovic il compagno per Koulibaly che ancora non ha legato alla perfezione con il greco. Lozano, nonostante abbia sopportato il viaggio di rientro dalla trasferta del Messico in Argentina, (il messicano è rientrato dopo la gara disputata in Texas, quindi con poco tempo per allenarsi, tatticamente, con i compagni), è la sorpresa alla lettura delle formazioni e va a far coppia con Mertens, nello schieramento con due punte, mentre a centrocampo i piedi buoni di Elmas, Zielinski, Ruiz hanno il compito di proporre ma anche di contenere, cosa che riesce poco soprattutto dopo la marcatura del neo-biondo belga, che chiude un’azione partita da fallo laterale: dribbling di Zielinski, passaggio per Lozano, da questi per l’accorrente Di Lorenzo, che crossa al bacio per Mertens , in anticipo netto su Murillo, con colpo al volo che annichilisce Audero, fermo a centro porta. Sembra la partita mettersi in discesa, e lo testimoniano le azioni nei successivi cinque minuti, con uno scambio (16’) tra Elmas e Zielinski  e conclusione angolata del macedone che va a lambire il palo, con una conclusione (17’) di Lozano, dal limite, terminata a pochi centimetri dal palo della porta difesa da Audero, che a sua volta ringrazia la traversa che si oppone ad un tiro (18’) di Mertens, servito da uno strepitoso Koulibaly, che nell’area avversaria sradica la sfera dai piedi di un difensore sampdoriano e invita il belga a concludere da posizione decentrata. Sul capovolgimento di fronte (19’) , Quagliarella riesce a lanciare in profondità Rigoni che, approfittando dell’intervento mancato di Rui, si invola da solo per affrontare Meret in uscita, e il portiere si supera riuscendo a deviare in angolo il diagonale dell’argentino, bissando l’altra parata da applausi (9’), sugli sviluppi dell’angolo, il primo per gli ospiti, con Ferrari che da pochi passi colpisce la sfera, dopo un rimpallo sul petto di Regini, e il pipelet azzurro smanaccia , pur essendo a terra il pallone per inviarlo sul fondo. Dopo lo spavento causato dal gol fallito da Rigoni, il Napoli non riesce ad essere incisivo e cerca di non correre rischi, anche se, come sostiene Ancelotti nel dopo partita, gli errori nella fase difensiva sono causa del non voler ricorrere a lanciare via la palla, come si suol dire “alla viva il parroco”, ma a dare spazio allo spettacolo sbagliando il più delle volte dei passaggi elementari . Risultato è, dopo la terza gara di campionato, la prima tra le mura amiche, che il Napoli fatica  a passare dalla fase offensiva, sempre efficace, a quella di contenimento, soffrendo le ripartenze degli avversari, ed a nulla sembra aver sortito la lezione del match contro la Juve, con il gol realizzato dai bianconeri, dopo un calcio d’angolo dei partenopei, con un’azione fulminea partita dall’area di rigore azzurra. Filtro poco efficace dei centrocampisti ? Forse, ma non ha subìto reti la retroguardia, imperniata sul sicuro Koulibaly, sull’efficace Maksimovic, sul buon lavoro dei cursori Di Lorenzo, vero stantuffo sulla destra, e su Rui che sembra aver perso quell’eccessiva sufficienza che lo portò nello scorso campionato a commettere errori marchiani in tutte le competizioni, dal campionato alla Champion’s all’Europa League. Note di merito per Elmas, che i suoi vent’anni (li festeggerà il prossimo 24)  non li ha fatti pesare nell’esordio dal primo minuto nel campionato italiano, guadagnando i galloni di inamovibile nel quartetto di metà campo, dove Ruiz è sempre in grado di offrire spunti di grande tecnica calcistica e Callejon dirige spostandosi a suo piacimento sulla corsia destra dove domina con qualsiasi tipo di avversario. Il secondo tempo è un monologo dei partenopei, con tiri a ripetizione , e Audero deve inchinarsi ancora a Mertens (67’), capace di completare un movimento di palla partito da Zielinski, sul settore sinistro , con passaggio per Rui, il cui tiro viene rimpallato , la sfera termina tra i piedi di Llorente, che una volta avvicinatosi al portiere avversario preferisce cedere il pallone al belga che di piatto inquadra la porta e nonostante la deviazione di Ferrari fa terminare la corsa della sfera in rete. Elmas e Ruiz fanno a gara per divertire il pubblico con giocate di alta scuola, dribbling stretti e avversari saltati come birilli, e c’è spazio per Callejon che su imbeccata di Mertens, colpisce al volo (71’)  e Audero si supera alzando in angolo, per Insigne che cerca il gol a tutto spiano e lo manca di un soffio con il classico tiro a giro, dopo aver superato un difensore: la palla sfiora il palo, e successivamente su passaggio filtrante si vede respingere la conclusione dal portiere. Il popolo festeggia, ha già dimenticato il harakiri di quindici guorni addietro, ma lo si era intuito quando, ai primi tocchi di Koulibaly, il pubblico aveva sottolineato con un’ovazione le giocate del senegalese, ha ripreso ad inseguire la Juve, ancora non addomesticata da Sarri, ed osserva la fuga dell’Inter, consapevole che Lecce, Cagliari e Udinese non sono stati banchi di prova qualificanti.

La scheda

NAPOLI: Meret 7 , Di Lorenzo 6,5 , Maksimovic 6 , Koulibaly 6,5 , Rui 7 , Callejon 6,5 , Elmas 7 (75’ Insigne 6,5), Zielinski 7, Ruiz 6,5 , Lozano 6,5 (65’ Llorente 6,5), Mertens 7 ( 80’ Younes s.v.),.

In panchina: Ospina, Karnezis, Malcuit, Luperto, Manolas, Ghoulam,  Allan, Gaetano.

Allenatore: Carlo ANCELOTTI 7

SAMPDORIA: Audero 6 , Ferrari 6 , Murillo 5, Regini 5 (66’ Leris 6) , Bereszynski 5 , Ekdal 6,5 , Linetty 5 , Murru 5 , Caprari 5 (68’ Gabbiadini 6), Quagliarella 7 , Rigoni 6 (79’ Depaoli s.v.) .

In panchina: Falcone, Seculin, Chabot, Colley, Augello, Barreto , Ramirez, Bonazzoli, Thorsby.

Allenatore: Eusebio DI FRANCESCO 6

Arbitro: LA PENNA di Roma 7

Guardalinee: Paganessi e Prenna – Quarto uomo: Marini – VAR: Banti di Livorno – AVAR: Costanzo

Marcatori: 13’ e 67’ Mertens (N)

Note: terreno in ottime condizioni nello stadio rimesso a nuovo sia nella pancia che all’esterno, con pista d’atletica di un colore azzurro vivo così come i sediolini in linea cromaticamente. Spettatori presenti oltre quarantamila. Temperatura tipicamente estiva ( due coolink break, uno per tempo ). Ammoniti: Maksimovic, Ruiz per il Napoli, Ferrari, Caprari per la Samp, tutti per gioco falloso. Cartellino giallo anche per Ancelotti, per proteste. Calci d’angolo 8 a 7 per il Napoli. Recuperi: 2’ e 5’

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ADRIANO MONGIELLO

Giornalista. Ingegnere. Radiocronista sportivo per conto di emittenti radiofoniche con copertura regionale del segnale ( calcio – basket – pallavolo – nuoto – tennis ); redattore e lettore di notiziari radiofonici; telecronista sportivo; redattore e lettore di telegiornali per conto di emittenti televisive private, con bacino di ascolto a livello regionale (Campania); redattore ed inviato di cronaca sportiva e di politica , per testate giornalistiche nazionali; Direttore responsabile piattaforma on-line THE PROGRESS TIME.COM (giornale di economia e cultura internazionale ); Addetto stampa  per importanti manifestazioni nazionali di spettacolo e folklore.

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