Chi rompe non paga (e i cocci sono i nostri)

Nell’ambito dell’Open Day di EnERgie Diffuse (13 e 14 ottobre 2018), la Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara propone un’iniziativa ludico didattica dedicata a bambini dai 6 agli 11 anni distribuita su due turni, il primo dalle 9.30 alle 11 e il secondo dalle 11 alle 12.30.

Una mattina da “archeologo in erba” all’insegna del divertimento, con attività di ricerca cocci, prima pulitura e ricomposizione dei frammenti recuperati sotto la guida di Siriana Zucchini e con l’aiuto dei restauratori della Soprintendenza Mauro Ricci, Virna Scarnecchia, Micol Siboni e Monica Zanardi.

Per questo “gioco” sarà predisposto un contenitore riempito con terreno, frammenti di ceramica, ossa ecc. per ricostruire un sito archeologico e simulare con i bambini uno scavo con archeologi e restauratori. Saranno affrontate in maniera stimolante e divertente le varie fasi del recupero dei reperti, la documentazione fotografica e grafica e il  primo “restauro” degli oggetti rinvenuti.

Consigliamo ai bambini di dotarsi di guanti in lattice o da giardino per operare in sicurezza durante tutte le fasi di lavoro.

Max 10 bambini per turno, prenotazione obbligatoria dal 27 settembre al 10 ottobre compresi a sar-ero.biblioteca@beniculturali.it    (attendere mail di conferma)

Invitiamo i bambini a portare con sé guanti in lattice o da giardino

info 051 223773  referenti Mauro Ricci e Siriana Zucchini

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Promuovere la diversità culturale, il dialogo interculturale e la coesione sociale, rafforzare il contributo del patrimonio culturale dell’Europa alla società e all’economia attraverso la capacità di sostenere i settori culturali e creativi, comprese le piccole e medie imprese, promuovendo lo sviluppo e il turismo sostenibili. Sono questi i valori di fondo della designazione del 2018 quale “Anno europeo del patrimonio culturale”.

Anche la Regione Emilia-Romagna ha aderito all’iniziativa del Parlamento europeo con la campagna “EnERgie Diffuse – Emilia-Romagna un patrimonio di culture e umanità”, una settimana di promozione della cultura in Emilia-Romagna (7-14 ottobre) al fine di valorizzare e promuovere il patrimonio e le attività culturali e sviluppare la conoscenza e la partecipazione della cittadinanza alle manifestazioni culturali del proprio territorio che, grazie ad una fitta e diffusa rete di energie pubbliche e private, ha saputo mettere la cultura al centro anche delle proprie scelte strategiche.

Quella stessa rete di energie diffuse è chiamata oggi, in occasione dell’Anno europeo del patrimonio culturale, ad ampliare i suoi obiettivi per promuovere il sistema culturale regionale e le sue specificità di sistema diffuso e policentrico,  valorizzare i più recenti interventi legislativi nei settori del cinema, della Memoria e della musica, affermare la cultura, il patrimonio culturale e la creatività come veicoli e strumenti di coesione sociale, integrazione, sviluppo economico e rigenerazione urbana, e rafforzare il senso di comunità degli attori delle politiche culturali assieme agli operatori e alle operatrici culturali e della creatività.

Al centro di questo pensiero c’è quindi l’idea della comunità e delle sue competenze diffuse e per questo il simbolo è identificato da cerchi/atomi che ruotano intorno a una forma stilizzata che simboleggia la Regione Emilia-Romagna. La loro varietà cromatica intende sottolineare le diverse identità culturali e lo slogan vuole richiamare l’importanza di una rete diffusa di energie che si basa su un patrimonio prodotto dall’impasto di cultura e umanità.

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