Cittadinanza digitale, questa sconosciuta (Parte seconda)

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Ma c’è anche la satira in rete, come la riconosciamo?

In Rete esistono la satira e la parodia, in realtà spesso in esse non è presente l’intenzione di provocare danni, ma spesso alcuni le scambiano per dati e notizie reali. In genere la satira è costellata da segnali che dovrebbero permettere a tutti di smascherarla. Può accadere che i dati e i fatti siano scelti per coinvolgere un soggetto o un evento di cui si parla, offrendone un’immagine negativa. Esistono pure i falsi collegamenti tra titolo, didascalia e articolo che vanno a produrre il falso contesto della notizia. Altri fattori possono essere la manipolazione di una foto, di una frase, di una statistica, effettuata ingannare il lettore. Le fake news sono proliferate negli ultimi anni con l’avvento della rete, in passato non esistevano problemi in relazione alla veridicità di una notizia. Ogni testata poteva interpretarla, ma senza una sostanziale differenza, non esistevano notizie inventate. L’importanza dell’educazione civica a scuola è quanto mai sentita attualmente, in quanto considerata fondamentale per gli studenti che navigano tra vari canali informativi sia online che cartacei. I ragazzi devono sviluppare il pensiero critico per poter destreggiarsi nel mondo virtuale.

Come controllare la fonte?

È fondamentale importanza controllare il sito web che ha pubblicato la notizia, verificando qual è lo scopo, se è una testata giornalistica registrata o no, se è indicata una Partita IVA o almeno se sono rispettate le regole base sul rispetto della privacy dell’utente con la possibilità di leggere le condizioni di privacy e cookie policy. Da sottolineare come questi siti abbiano al loro interno qualche istanza che nella lettura veloce non appare subito, ad esempio Panorana vuole ricordare il titolo della rivista Panorama, però il nome si differenzia per una “m”, altro caso è quello del Il fatto Quotidaino, qui si gioca sull’inversione di lettere durante una lettura rapida.  Ci sono siti ideati specificatamente per pubblicare false notizie, con l’intento di farsi passare per fonti autorevoli. Ve ne elenco alcuni:

  • Panorana (panorana.it)
  • Sky 24 ore (sky24ore.it)
  • Il Fatto Quotidaino (www.ilfattoquotidaino.it)
  • Diretta News.it (direttanews.it)
  • Corriere del Mattino (corrieredelmattino.altervista.org)
  • Rebubblica (https://larebubblica.tumblr.com/)

A volte dietro a un titolo famoso non si cela una notizia falsa, quanto piuttosto la stessa potrebbe essere riportata in modo impreciso. Per tale motivo suggerisco a tutti di leggere gli articoli dall’inizio alla fine prima di commentarli e/o di condividerli. I titoli vengono spesso creati ad arte per attirare l’attenzione e quindi ricevere più clic e visualizzazioni, con il sistema di Search Engine Optimization, ovvero un’attività atta a implementare la visibilità di un sito web sui motori di ricerca quali i più famosi Google e Yahoo per incrementare il posizionamento, molto spesso in funzione di banner pubblicitari volti a determinare guadagno per il gestore del sito.

Come verificare l’autore?

Questa è la domanda essenziale da porsi nel momento in cui si legge un post o un articolo. Bisogna chiederci se il post che si sta leggendo abbia un vero autore, spesso non è facile risalire a chi lo ha scritto e in generale a chi ha composto determinati contenuto sul web. Se è specificato l’autore, possiamo compiere una ricerca per capire se si tratta di una persona preparata e quali siano i suoi titoli accademici e capire le sue opinioni. La firma di un articolo può essere valutata attraverso varie modalità quali i repertori di pubblicazioni, ad esempio Google Schoolar, le piattaforme Dspace universitarie, Sciencedirect.com (la piattaforma che permette l’accesso alle pubblicazioni edite da Elsevier, gruppo leader a livello mondiale nel settore dell’editoria scientifica), PubMed (banca dati biomedica fruibile gratuitamente online), social network di professionisti come LinkedIn, portali inerenti premi di giornalismo, il catalogo OPAC SBN per verificare se ci siano pubblicazioni con il nome dell’autore. Qualora l’autore risulti effettivamente esistente, consiglio di procedere nella ricerca di fonti per vedere se abbia davvero scritto lui o lei quel determinato articolo. In relazione ai social network di personaggi famosi e importanti, gli account verificati sono identificabili dalla spunta blu che accompagna il nome del profilo o della pagina su Facebook, Twitter e Instagram. Dobbiamo però tenere presente che nonostante un account sia reale, tuttavia non sappiamo se lo sia pure la notizia che pubblica. Infatti i gestori dei “social” nell’ultimo periodo, bloccano e oscurano post o tweet di personaggi famosi che ritengono falsi o non reali.

Quali sono le fonti e i supporti?

Per dare una parvenza di veridicità, a volte vediamo delle notizie false citare fonti autorevoli, pertanto consiglio di proseguire nei link evidenziati per analizzare dove conducano e se la fonte citata riporti davvero la notizia dell’articolo. Non dobbiamo lasciarci influenzare dal nome altisonante di una rivista, è bene sempre verificare l’attendibilità della notizia con vari strumenti. Ecco alcuni accorgimenti:

Verifica la data. Molti siti tirano fuori sulle pagine social articoli obsoleti con notizie attualmente non più rilevanti e usano foto o dati messi insieme ad arte.

Satira e comicità. Nel web è presente molta satira e comicità, in particolare con testi che a volte capiamo subito dalla prima frase che stiamo leggendo un pezzo comico. Per quanto concerne la pubblicazione di foto reali o bufale, possiamo usufruire dei motori di ricerca immagini quali Google Immagini e Tineye. Ormai sappiamo che con software di fotoritocco è possibile creare delle immagini irreali.

Verifica i tuoi pregiudizi e le tue sovrastrutture. Nel Web ci sono informazioni e interpretazioni che vanno a favorire convinzioni ataviche. Capita a tutti di cercare anche inconsapevolmente qualche notizia dettata dai nostri pregiudizi. È bene dunque verificare in modo oggettivo come si siano state edificate delle notizie a cui diamo credito, per esempio verso un politico.

Riferirsi agli esperti. Se nutriamo dubbi su un contenuto, possiamo rivolgerci a persone competenti e chiedere la loro opinione. Internet è anche formata da tuttologi e da soggetti che fingono di sapere tutto. Controllare sempre se chi pubblica un contenuto è davvero preparato sull’argomento e verificare con gente competente su Internet o fuori da Internet, a cui rivolgere eventuali chiarimenti. Cito il sito http://biblioverifica.altervista.org/ in quanto si tratta di una redazione composta da bibliotecari e archivisti che danno gratuitamente indicazioni e consigli per valutare i dati mediante risorse consentite a tutti, in relazione alle proposte di verifica di ognuno, esprimibili compilando uno specifico modulo online.

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About CHIARA VERGANI

Chiara Vergani, insegnante, pedagogista, formatrice sulle problematiche del bullismo, specializzata in criminologia e tutela del minore. Tiene conferenze in tutta Italia, interviene in molti programmi televisivi e radiofonici, collabora con diverse testate giornalistiche. Ha pubblicato Lo scacco rosso. Storie di bullismo (2018); Mai più paura. Il bullismo spiegato a tutti (2019); Il mondo si è fermato. Non voglio scendere (Ebook 2020); Le voci della verità (2020); Libere dall’inferno (2021); Professione docente in tempi di guerra (2022); Bipolari in bilico (2022); Io sono Darty (2023); Soft skills (2023).