Continua la raccolta di Testimonianze del progetto “ChiamateCi Ismaele” di Uniurb

Sono già decine i pensieri, i racconti, le immagini, i videoracconti che sta raccogliendo il progetto “ChiamateCi Ismaele: Resistenza Narrativa Uniurb”. L’idea nata dalle docenti Elena Acquarini e Alessandra Calanchi del Dipartimento di Scienze della Comunicazione, Studi Umanistici e internazionali, con la collaborazione del regista indipendente Andrea Laquidara, è semplice e affascinante al tempo stesso: raccogliere narrazioni di questo tempo di vite sospese e talvolta di malattie e dolore, attraverso racconti, poesie, disegni, fotografie, filmati.

Tutti possono contribuire inviando materiale che abbia le seguenti caratteristiche:

  1. una emozione centrale (che deve apparire in grassetto) che descriva questa emergenza e i vissuti personali di questo periodo
  2. oppure indicando tre parole chiave (almeno una deve essere una emozione) sulle quali costruire la comunicazione

nella forma scelta tra:

  • elaborato(racconto/poesia/riflessioni) – massimo 500 parole
  • disegno (sempre con parole chiave) – massimo 3 tavole anche in modalità fumetto
  • fotografia (sempre con parole chiave) – massimo 3 scatti
  • filmati amatoriali (sempre con parole chiave) – massimo di 3 minuti
  • audio narrativi o musicali (sempre con parole chiave) – massimo 3 minuti

E’ possibile scegliere la forma anonima, o solo nome, o nome e cognome, o pseudonimo.

L’obiettivo a breve termine è creare una fune condivisa di galleggiamento emotivo in questa emergenza dando voce a tutti attraverso ciascuno. L’obiettivo a lungo termine è la concretizzazione di un momento (lieto) di riflessione post-emergenza condiviso.

Testi, disegni e fotografie vanno inviati a

elena.acquarini@uniurb.it, alessandra.calanchi@uniurb.it

Video e materiali audio a

andrea.laquidara@uniurb.it

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