Criminologia. Come individuare un assassino

Individuare un assassino rappresenta un compito piuttosto complesso poiché necessita di diverse tecniche investigative e dell’integrazione di conoscenze provenienti da varie discipline, come la criminologia, la psicologia, la medicina legale e la scienza forense. Vediamo un panorama generale dei principali passaggi e tecniche utilizzate dagli investigatori per individuare un assassino. Prima di tutto vi è l’analisi della scena del crimine in cui gli investigatori raccolgono prove fisiche come impronte digitali, tracce di DNA, impronte di scarpe e altre tracce fisiche lasciate dall’assassino. Viene effettuata una documentazione dettagliata, comprese fotografie, video e schizzi della scena per assicurarsi che ogni dettaglio sia catturato. Poi gli investigatori provano a ricostruire gli eventi per comprendere cosa sia successo esattamente. Si procede con l’autopsia e l’esame medico-legale per la determinazione della causa (ad esempio, ferite da arma da fuoco, strangolamento, avvelenamento) e dell’ora della morte. L’analisi delle ferite può fornire informazioni sul tipo di arma utilizzata e sul profilo fisico dell’assassino (ad esempio, altezza, mano dominante). L’analisi tossicologica permette di verificare se la vittima sia stata avvelenata o drogata. Una fase di fondamentale importanza è la costruzione del profilo dell’assassino, basato sul tipo di crimine, sul modus operandi e sulla scena del crimine, i criminologi e profiler possono edificare un profilo psicologico e comportamentale dell’assassino, che include possibili tratti di personalità, età, livello di istruzione e altre caratteristiche. Gli investigatori analizzano il modus operandi (MO) e la “firma” dell’assassino, che può comprendere particolari rituali o comportamenti ripetitivi. Le persone collegate alla vittima, quali familiari, amici e colleghi, vengono interrogate per ottenere informazioni su possibili sospetti o moventi. Le testimonianze oculari possono essere cruciali, ma devono essere verificate per evitare errori o fraintendimenti. Gli investigatori possono usare tecniche come l’analisi del linguaggio del corpo e la “Reid Technique” per ottenere confessioni o informazioni critiche. Le tecniche forensi avanzate riguardano la comparazione del DNA trovato sulla scena del crimine con i database nazionali o con il DNA di sospettati per l’identificazione dell’assassino. L’analisi di dati digitali, come celle telefoniche, email e attività sui social media, può fornire informazioni sugli spostamenti e sulle comunicazioni del sospettato. Nel caso di omicidi con armi da fuoco, la balistica può essere di ausilio per collegare il proiettile alla specifica arma usata.

Una fase essenziale è l’individuazione del movente: spesso, il movente può condurre direttamente all’assassino e dunque alle ragioni economiche, passionali o psicologiche per commettere il crimine. Vanno analizzati i rapporti tra la vittima e i potenziali sospettati per carpire i motivi nascosti o le relazioni che potrebbero aver scatenato l’omicidio. In casi complessi o che coinvolgono più giurisdizioni, la collaborazione internazionale e l’uso di banche dati globali (come l’Interpol) possono essere essenziali. L’utilizzo di database criminali quali CODIS per il DNA, AFIS per le impronte digitali, e altri archivi forensi agevolano l’identificazione di criminali recidivi o sospetti con un passato criminale. Ci sono inoltre le indagini sotto copertura e sorveglianza in cui gli agenti possono infiltrarsi in cerchie sospette per raccogliere prove dirette o indirette. La sorveglianza fisica e digitale può raccogliere prove comportamentali e logistiche che collegano un sospetto all’omicidio. Si comprende come individuare un assassino richieda una combinazione di metodi tradizionali e tecnologie avanzate, insieme a una profonda comprensione della psicologia criminale. L’intero processo deve essere condotto con rigore e attenzione ai dettagli per garantire che il colpevole venga identificato e portato davanti alla giustizia.

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About CHIARA VERGANI

Chiara Vergani, insegnante, pedagogista, formatrice sulle problematiche del bullismo, specializzata in criminologia e tutela del minore. Tiene conferenze in tutta Italia, interviene in molti programmi televisivi e radiofonici, collabora con diverse testate giornalistiche. Ha pubblicato Lo scacco rosso. Storie di bullismo (2018); Mai più paura. Il bullismo spiegato a tutti (2019); Il mondo si è fermato. Non voglio scendere (Ebook 2020); Le voci della verità (2020); Libere dall’inferno (2021); Professione docente in tempi di guerra (2022); Bipolari in bilico (2022); Io sono Darty (2023); Soft skills (2023).