Criminologia. Un caso da seguire sei

Opero un riepilogo dell’intricata vicenda mafiosa che vede coinvolta non solo un’area, ma molte in diversi posti. Questa nuova mafia ha avuto come fondatore un personaggio che ha potuto facilmente addentrarsi dove ai più non è concesso per il ruolo che ha rivestito a vari livelli. A sua volta egli ha dato incarichi di organizzare i traffici di armi, droga, minori, organi a professionisti di vari ambiti, fino a creare una ramificazione onnicomprensiva. Un territorio molto esteso è stato suddiviso in tre grandi aree ognuna con un grande capo riferentesi a un importante esponente centralizzato. All’interno di ogni area sono state create delle ramificazioni concatenate con un capo per ogni circondario che gestisce affari locali con pedine ai suoi ordini. Fra loro sono piuttosto severi, chi sbaglia paga o con la vita o con un abbassamento di potere. Nell’ambito oggetto di trattazione, il capo ha potuto svolgere il proprio “lavoro” in modo articolato poiché facente parte di una certa associazione internazionale in un’ottica deviante. Al suo servizio ci sono stati tanti soggetti con potere a livelli differenti. Stiamo parlando in ogni caso di gente con disturbi mentali, con psicosi, con dipendenza da sostanze stupefacenti, da alcool e da gioco, ma generalmente ciò che li accomuna è la pedofilia. Si annoverano medici, dentisti, immobiliaristi, bancari, sindaci, deputati, senatori, questori, forze dell’ordine, dirigenti statali, insegnanti, presidi e fra le fila più basse operai, pensionati, nullafacenti ecc. Ognuno con un ruolo ben determinato, al servizio di questa nuova mafia come vedete molto organizzata. Un capo grosso che ha saputo inserirsi in modo ottimale ovunque e con chiunque, aveva un tallone d’Achille: era innamorato in modo patologico della donna bersaglio, uno psichiatra l’ha definita ossessione. Ciò lo ha fuorviato dal solito comportamento d’azione ma schivo che ha assunto nella sua vita, e nonostante la sua grande capacità gestionale e la sua brillante e viva intelligenza, è caduto nella trappola psicologica tesagli dalla donna per incastrarlo. La donna bersaglio ha sempre lasciato fare tutto a tutti per avere contezza di ogni risvolto contestuale: alcune donne hanno finto di esserle amiche e per compiacere lui avevano il compito di raccontargli ogni sua mossa, di fotografarla, di somministrarle farmaci mischiati all’acqua, al vino, al caffè, di screditarla a livello professionale. Una ha acquistato un appartamento con i soldi ricevuti in cambio negli anni, altre hanno fatto viaggi e così via. La donna bersaglio ha sempre avuto una scorta negli anni volta a controllare tutto e così ha potuto agire indisturbata e catturare il momento esatto in cui il capo, fidandosi di lei, ha lasciato documenti scottanti e compromettenti nelle sue mani. Tali documenti comprendono foto di politici,(sindaci, ministri, deputati) clinici, presidi, forze dell’ordine (questore, ispettore capo di polizia) manager, tutti pedofili mafiosi in fragranza di reato, foto di giudici in atti sessuali espliciti con il capo stesso, foto di gente che ha accettato mazzette, firme di accordi in duplice copia originale di tutti i traffici in ogni zona e a livello globale. Egli era in possesso di tutto questo perché si interfacciava con ogni pezzo da novanta e nonostante fosse lui a muoverli tutti e a fare da intermediario, ha voluto assicurarsi che fossero ricattabili fotografandoli e facendo loro firmare ogni accordo. Prima di morire ha ordinato la morte della donna, subito bloccata dalle alte sfere presso cui sono anche depositati i documenti. Ora la mafia si sta riorganizzando senza di lui, anche se sta accusando il colpo in modo complicato e difficile. Nessuno è veramente all’altezza del defunto, infatti è stato classificato come il secondo peggior killer al mondo. E ce ne siamo liberati. Visto che non possono attuare il proposito di far fuori la donna bersaglio poiché sarebbero facilmente incastrabili, stanno riprovando con la vecchia tecnica della destabilizzazione, cioè mettendo in campo degli emarginati bisognosi di denaro che per poco sono disponibili a seguire la donna, a fotografarla, a osservarla, sperando di poterla sfiancare. Lei però è abituata e conosce ogni tipo di mossa, non se ne cura e se dovesse servire, sia lei che la scorta possono procedere in modo definitivo verso chiunque.

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About CHIARA VERGANI

Chiara Vergani, insegnante, pedagogista, formatrice sulle problematiche del bullismo, specializzata in criminologia e tutela del minore. Tiene conferenze in tutta Italia, interviene in molti programmi televisivi e radiofonici, collabora con diverse testate giornalistiche. Ha pubblicato Lo scacco rosso. Storie di bullismo (2018); Mai più paura. Il bullismo spiegato a tutti (2019); Il mondo si è fermato. Non voglio scendere (Ebook 2020); Le voci della verità (2020); Libere dall’inferno (2021); Professione docente in tempi di guerra (2022); Bipolari in bilico (2022); Io sono Darty (2023); Soft skills (2023).