DOROTEA VIRTUOSO, AMARE L’ARTE E DONARLA

Intervista all’artista presso la mostra I volti di Dorotea allestita ad Avellino, presso la Chiesa del Carmine, 11-16 dicembre 2017

Entrando nella Chiesa del Carmine, scorgo da lontano, seduta ad un tavolo, Dorotea Virtuoso intenta a disegnare una nuova donna, probabilmente il soggetto del suo ultimo quadro. Ci salutiamo con grande cordialità e la donna disegnata mi sembra assolutamente splendida, avvolta in colori tenui e delicati che le donando un aspetto sereno.

D: Dorotea, quando ti ho contattato ricordo che tu mi hai detto: “Si, certo così potrò farti capire che differenza c’è tra il dire di fare beneficenza e farlo davvero.”

È da qui che ora vorrei partire. Cosa significa fare davvero beneficenza?

R: Sai, si dice tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare. Tanti dicono di fare beneficenza, ma è necessario anche dimostrare di farlo perché le persone sono diffidenti e così le donazioni che faccio sono rese pubbliche perché tutti possano vederle. La mia attività è oggi conosciuta e riconosciuta e la gente magari viene ad acquistare i regalini di Natale perché sa che in questo modo possono contribuire ad una giusta causa.

D: So che tu finanzi l’Associazione Missione sorriso.

R: Si, da dieci anni. Oggi sono socia beneficiaria  e dal 2012, quando sono nata come artista, promisi che se avessi venduto un solo disegno, avrei donato all’Associazione.

D: Qual è di preciso la tua attività nell’Associazione?

R: Io sono stata per cinque anni clown di corsia. Attualmente grazie alle mie donazioni possono essere acquistati oggetti e attrezzature per i bambini dell’ospedale. Essere clown di corsia mi ha fatto crescere molto, mi ha insegnato a vedere la vita in maniera diversa e forse per questo ho imparato a usare così tanto i colori perché il mondo dei bambini è più colorato di quello degli adulti.

D: Parliamo delle donne. Tu sei anche impegnata nella lotta contro la violenza di genere, partecipi con le tue mostre a manifestazioni e a incontri volti a contrastare la violenza contro le donne. Il 25 novembre scorso ho partecipato ad un incontro tenutosi presso l’Ipercoop di Avellino e la sua relatrice, Gaetana Aufiero, tra le altre cose ha parlato degli uomini maltrattanti, di come si debba lavorare sul cuore degli uomini. Vorrei una tua considerazione a tale proposito.

R: Si, prendo parte a diverse manifestazioni e ultimamente ho donato un mio quadro alla casa rifugio Antonella Russo di Ospedaletto d’Alpinolo (AV). Io penso che picchiare una donna sia la cosa più brutta del mondo, per me è inspiegabile. Non dovrebbe proprio esistere. La donna innamorata si lascia facilmente plagiare dal suo stesso amore e bisogna avere il coraggio di essere forti nell’animo e denunciare. Una donna rinuncia a tutto per amore e deve avere la potenza di andare oltre se quest’ultimo le provoca dolore.

D: Veniamo ora alla mostra.

R: Questa mostra è organizzata insieme all’Associazione Il Bucaneve di Maria Ronca e a tale proposito colgo l’occasione di ringraziare per l’ospitalità il Comune di Avellino e l’Assessore Bruno Gambardella che mi hanno permesso di esporre.

D: La mostra ha come titolo I volti di Dorotea. Come dipingi?

R: In realtà non dipingo, disegno. Uso il foglio e la matita, coloro con i pastelli e poi eseguo una grafica sul web e li stampo su tela per una tiratura di massimo dieci copie.

I disegni sono i miei e io stessa sono web designer. A qualcuno questo non piace e scredita i miei quadri ma i disegni sono assolutamente originali.

La tela e il libro Destini

La tela e il libro Destini

Ultimamente ho disegnato anche la copertina del nuovo libro di Francesca Genovese.

D: Ti affezioni ai tuoi disegni?

R: Si e ne sono anche molto gelosa. Quando li vendo provo  un po’ di nostalgia però sono contenta perché credo che i colori dei miei quadri possano, guardandoli, rallegrare la vita, alleviare magari un momento di tristezza.

D: Disegni sempre solo donne?

R: Si, anche se a volte qualcuno vede anche uomini ma sono donne.

Mi mostra così L’Apparenza, uno dei quadri esposti, e, effettivamente, anche a me sembra di intravedere un uomo tra due donne; poi, incuriosita, mi avvicino, lo guardo con più attenzione e davvero, come dice la sua creatrice, riesco a vedere solo donne.

Un altro quadro particolarmente affascinante è L’incompreso che l’artista ha dedicato a Napoli. Mi fa vedere una bocca che in realtà è il Vesuvio e due occhi grandi che guardano quasi strabuzzati  perché in fin dei conti Napoli ha su di sé sempre gli occhi di tutti.

Chi sei mostra un volto di Dorotea senza volto perché la donna è girata di spalle e vorrebbe e non, guardarsi allo specchio. Così è come se si chiedesse “Chi sono ?”

La Tristezza, composta in occasione della giornata mondiale della tristezza.

La mostra continua e i quadri davvero rendono l’atmosfera molto accogliente, calda e gradevole come i colori di Dorotea.

Maria Paola Battista

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About Maria Paola Battista

Amo ascoltare, leggere, scrivere e raccontare. WWWITALIA mi dà tutto questo. Iniziata come un’avventura tra le mie passioni, oggi è un mezzo per sentirmi realizzata. Conoscere e trasmettere la conoscenza di attori, artisti, scrittori e benefattori, questo è il giornalismo per me. Riguardo ai miei studi, sono sociologa e appassionata della lingua inglese, non smetto mai di studiare perché credo che la cultura sia un valore. Mi piace confrontarmi con tutto ciò che è nuovo anche se mi costa fatica in più. Attualmente mi sto dedicando alla recensione di libri e all'editing. Ho scritto, inoltre, diverse prefazioni a romanzi. Grazie ai lettori di WWWITALIA per l’attenzione che riservano ai miei scritti e mi auguro di non deluderli mai. mariapaolabattista@wwwitalia.eu

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