ELISABETTA I

IL FESTIVAL DI TEATROLETTURA FIATO AI LIBRI INSIEME A DONIZETTI OPERA PRESENTANO LO SPETTACOLO “ELISABETTA I”
Un lavoro fra parole e musica spirato all’opera “Il castello di Kenilworth” di Donizetti in programma il prossimo novembre con Maria Pilar Perez Aspa, Nina Solodovnikova e Nadio MarencoCalcio (Bergamo), Vecchia Pieve, domenica 16 settembre ore 20.45

Per la prima volta il festival di teatrolettura Fiato ai libri incontra la Fondazione Teatro Donizetti, dando vita a due appuntamenti (domenica 16 settembre e domenica 14 ottobre) inseriti nel calendario della rassegna che rende protagonisti assoluti i libri.

La prima data è collocata nella seconda settimana di programmazione di Fiato ai Libri ed è realizzata in collaborazione con il Festival Donizetti Opera e con la rete d’imprese “Visit Donizetti”.

Domenica 16 settembre alle 20,45 a Calcio (BG) nella vecchia Pieve (via chiesa vecchia) avrà luogo lo spettacolo “Elisabetta I. Le note di una biografia”, molto liberamente ispirato all’opera “Il castello di Kenilworth” di Gaetano Donizetti (ingresso libero fino ad esaurimento posti). Una serata in cui letteratura e musica lirica si fonderanno per raccontare la vita di Elisabetta I Tudor ed anche il complesso rapporto tra donne e potere. Si potrà ascoltare la voce dell’attrice Maria Pilar Perez Aspa che ha creato un’apposita drammaturgia partendo dal saggio “La società della stanchezza” del filosofo coreano Byung-Chul Han e intrecciando la biografia di Elisabetta I scritta dall’autrice Carolly Erickson. Ad arricchire le parole, la musica e il canto di Gaetano Donizetti, in particolare quattro arie dall’opera donizettiana “Il Castello di Kenilworth”, eseguite dal soprano Nina Solodovnikova, accompagnata da Nadio Marenco alla fisarmonica.

Prima di assistere allo spettacolo.
Per chi lo desiderasse, alle 18,30 partendo da piazza San Vittore, sarà possibile partecipare al tour dei murales della galleria a cielo aperto di Calcio realizzati da artisti contemporanei di primo piano anche a livello internazionale, tra cui Trento Longaretti. Alle 19,45 è previsto per tutti un piccolo rinfresco presso la vecchia Pieve.

Il reading – come una sorta di prologo – permetterà di conoscere meglio la figura della regina inglese in attesa della messa in scena del Castello di Kenilworth, prima delle quattro opere che Donizetti ha dedicato ad Elisabetta I d’Inghilterra e secondo titolo molto atteso in programma al Festival Donizetti Opera che sarà proposto il 24 e 30 novembre alle 20,30 e il 2 dicembre alle 15,30 (mercoledì 21 novembre alle 17 si terrà un’anteprima under 30) al Teatro Sociale in Città Alta (BG), nel nuovo allestimento e produzione della Fondazione Teatro Donizetti, con Maria Pilar Perez Aspa al debutto alla regia di un’opera e con il direttore musicale Riccardo Frizza per la prima volta sul podio del festival.

“Conosco la lirica, avevo già realizzato in passato dei lavori, ma questa è la mia prima regia d’opera completa – commenta l’attrice e regista Maria Pilar Perez Aspa – È una responsabilità non da poco creare una struttura che supporti i cantanti e i musicisti affinché poi arrivi al pubblico il senso dell’opera. Con tutto il rispetto del mondo e in punta di piedi ho cercato di portare la mia esperienza teatrale in questo lavoro”. Ancora molto riserbo – come accade sempre per I debutti – su ciò che il pubblico potrà ammirare sul palco del Teatro Sociale: “La scena è molto semplice e non è di carattere storico – svela – È come un contenitore che fa emergere i personaggi, come un leggio su cui si sviluppa la trama. I costumi rispecchiano quelli dell’epoca: come allora, ingabbiano i movimenti del corpo e si collegano alla mia idea di regia. Infatti, il tema delle gabbie reali e umane, esteriori e interiori, torna in quest’opera ed è un aspetto sul quale ho lavorato. Spero che i cantanti si sentano potenziati dalla mia regia e che il pubblico possa cogliere delle riflessioni, porsi domande sull’essere umano, sulle costrizioni interne e esterne che ci imponiamo, soprattutto sull’essere contemporaneo. Il teatro deve fare un po’ da specchio e lo spettatore si deve riconoscere in quello che sta accadendo in scena perché attraverso il riconoscimento c’è la conoscenza e quindi la conoscenza di sé”.

Quest’anno parte la collaborazione tra due soggetti prestigiosi della vita sociale e culturale di Bergamo e provincia: Fondazione Teatro Donizetti e Fiato ai libri, che si sono uniti per produrre due spettacoli durante il festival Fiato ai libri – dichiara Giorgio Personelli, direttore artistico di Fiato ai Libri – Il trait d’union dell’operazione è stata l’attrice e regista Maria Pilar Perez Aspa che a novembre dirigerà “Il castello di Kenilworth” durante il festival donizettiano, ma contemporaneamente è ospite e amica di Fiato ai libri da molti anni (lo scorso anno ha vinto per la seconda volta il premio “Miriam Fumagalli” per il miglior spettacolo). Uno dei difetti dei vari festival o iniziative di carattere culturale è una sorta di solipsismo, una specie di “Solitudine dei numeri uno della produzione culturale”. Fiato ai libri e Fondazione Teatro Donizetti, al contrario, fanno del radicamento e del dialogo con il territorio uno stile di lavoro. Era quindi ovvio che iniziassero a collaborare anche perché entrambi, ognuno a modo proprio, si occupano di narrazioni. Il risultato di questo lavoro comune si vedrà domenica 16 settembre a Calcio, in un luogo molto bello come la Pieve Vecchia, quando le note di Gaetano Donizetti cantate dal soprano Nina Solodovnikova e suonate dal fisarmonicista Nadio Marenco si intrecceranno con le vicende di Elisabetta I raccontate dalla stessa Perez Aspa. Un altro frutto di questo innesto è lo spettacolo del 14 ottobre a Trescore, riservato ai bambini dal titolo “Filtri e pozioni … all’opera”, nel quale il direttore artistico del festival Donizetti Opera, il vulcanico Francesco Micheli, e la bravissima attrice Chiara Stoppa parleranno e animeranno le opere del compositore bergamasco usando come filo conduttore la magia. La collaborazione tra Fiato ai libri e Fondazione Teatro Donizetti non finisce qui, anzi, potremmo quasi dire che si rinnova in tutte le serate di Fiato ai libri, in quanto la Fondazione mette a disposizione un biglietto omaggio della stagione lirica per ogni serata di Fiato ai libri. Alla fine verranno estratti ben 21 fortunati che beneficeranno di ingressi gratuiti”.

Per la seconda data, quella di domenica 14 ottobre realizzata in partnership con il Festival Donizetti Opera, sarà spedito un comunicato specifico. Per conoscere alcune informazioni, si può consultare la scheda dello spettacolo sul sito di Fiato ai Libri.

IL CASTELLO DI KENILWORTH
Il castello di Kenilworth andò in scena al San Carlo di Napoli il 6 luglio 1829. Fu scritta da Donizetti su un libretto di Andrea Leone Tottola, che rideclinava in termini operistici un romanzo di Walter Scott, Kenilworth (1821), attraverso varie mediazioni, però, che in una certa misura allontanavano quel libretto dalla fonte letteraria inglese: la prima era Leicester ou le Château de Kenilworth di Scribe e Auber (1823), che costituiva il precedente teatral-musicale, la seconda una commedia di Gaetano Barbieri (1824), dalla quale Tottola ricavò anche il titolo in lingua italiana del suo libretto. Da entrambe il libretto di Tottola derivò il finale lieto, con il perdono accordato dalla regina Elisabetta all’amato Leicester che aveva sposato in segreto la giovane Amy Robsart (mentre, nel romanzo di Scott, Amy muore per mano del crudele Varney). Il castello di Kenilworth costituisce comunque l’avvio delle opere di soggetto inglese degli anni Trenta, e soprattutto, dopo Anna Bolena, delle ‘elisabettiane’: Maria Stuarda e Roberto Devereux. È anche la prima che contrappone due ruoli femminili, altra costante nelle opere inglesi donizettiane. Questi tratti anticipatori evidenziano il ruolo che il Castello di Kenilworth ebbe nel traghettamento del teatro donizettiano dal dramma di impronta classicista al dramma romantico, e la definitiva liquidazione del modello rossiniano, che ancora qui mantiene comunque una sua impronta. Il cantiere aperto sulla nuova edizione di questo titolo consentirà anche di cogliere modi e tempi di questo passaggio.

FIATO AI LIBRI
Il festival di teatrolettura Fiato ai Libri si svolge da 13 edizioni nella provincia di Bergamo ed è una manifestazione unica nel suo genere in Italia che rende protagonisti i libri più belli e significativi della letteratura mondiale interpretati da voci di fama nazionale. Quest’anno il calendario è composto da 27 date, dal 6 settembre al 20 ottobre 2018. Tra le novità: ospiti come Moni Ovadia e Gigi Dall’Aglio, le collaborazioni come quella con la Fondazione Teatro Donizetti e gli spettacoli in luoghi non teatrali come la casa circondariale di Bergamo, che per la prima volta apre le porte alla rassegna. Il festival ha la direzione artistica del libraio Giorgio Personelli ed è organizzato dal Sistema Bibliotecario Seriate Laghi, in collaborazione con Libreria Spazio Terzo Mondo – Seriate, sotto gli auspici del Centro per il libro e la lettura e con il patrocinio di Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti – Onlus, con il contributo di Fondazione della comunità Bergamasca ONLUS e Sistema culturale integrato della Bassa Pianura Bergamasca. Sponsor: COOP – Lombardia, Montello – Industria del recupero e riciclo, SORINT Lab. Sponsor tecnici: Leggere, Essi vivono – Associazione culturale. Collaborazioni con deSidera Festival e Fondazione Teatro Donizetti. Tra gli enti presenti anche Comune di Bergamo che ha organizzato un evento all’interno del calendario.
www.fiatoailibri.it
 
Per informazioni e dettagli sugli spettacoli
tel. 0354160681 oppure www.donizetti.org

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