ENNESIMO TRIONFO PER VETTEL, ALONSO SECONDO, WEBER A FUOCO, SINGAPORE 2013

 

Vettel è come al solito su un altro pianeta, vincendo nella calda notte di Singapore con 32 secondi di distacco sull’inseguitore Fernando Alonso …

 

Al via Rosberg (Mercedes), che parte secondo, scatta bene ma va lungo alla prima curva e viene sorpreso da Sebastian Vettel che lo supera e comincia subito ad accumulare secondi di distacco sugli altri. Per Alonso si assiste ad una partenza fotonica; lo Spagnolo, infatti, sorpassa in accelerazione tre piloti trovandosi terzo alla prima curva.

Ricordiamo che il circuito di Singapore è cittadino, quindi stressante per i freni e per i nervi dei piloti. In più, un ulteriore difficoltà consiste nel limite di soli 60km/h nella corsia dei box, che si traduce in una perdita di tempo notevole in caso di sosta. A proposito di pit stop, la Ferrari sembra azzeccare la strategia stavolta. Anche se all’inizio sembra non funzionare; infatti, il Alonso si ferma al 17° giro e rientra sesto dietro Di Resta, il pilota della Force India non molla la posizione e Alonso perde contatto con Rosberg e Vettel. Ma al 25° giro succede quel che tutti si aspettavano: un incidente. Il pilota della Toro Rosso, Daniel Ricciardo, spinge troppo durante la gara e commette un errore in una delle curve più insidiose, frena tardi e finisce contro il muro. Entra la safety car e molti piloti decidono di rientrare, mettere le gomme medie, e continuare senza soste fino alla fine. Rosberg e Vettel decidono, invece, la strategia a tre soste, che per il tedesco della Mercedes non si rivela ottimale, poiché perde la posizione a favore di Fernando.

Quando si riparte al 31° giro e Vettel riesce a guadagnare 2,2 secondi di distacco sugli inseguitori già alla prima tornata. Grosjean al 34° giro accusa un problema legato alla pressione dell’aria nel motore della sua Lotus, rientra ai box e perde così tanto tempo da rientrare in fondo al gruppo. Raikkonen, che ha avuto un weekend difficile per quel problema alla schiena, si riscatta sorpassando Button (McLaren) in esterno curva sfiorando un muro a tutta velocità, realizzando uno dei sorpassi più belli della gara.

Negli ultimissimi giri succede di tutto. In primis si assiste ad un altro incidente nella stessa maledetta curva dove si è schiantato Ricciardo, questa volta è il turno di Di Resta, ma il direttore di gara Charlie Whiting non sospende la gara, per non rischiare di far terminare la competizione in regime di safety car. A quel punto cominciano una serie di sorpassi, soprattutto ai danni delle McLaren che attraversano un brutto periodo. Rosberg ed Hamiton (Mercedes) sorpassano entrambe le McLaren nel giro di una paio di giri, e vengono imitati subito da Massa che guadagna la settima posizione. Weber (Red Bull), invece, è di nuovo vittima di quel problema al motore che lo penalizzò a Monza. All’ultimo giro la sua RB9 prende fuoco ed è costretto al ritiro, regalando a massa una posizione.

Infine Vettel trionfa, ma tutti gli occhi sono puntati su un evento singolare. Fernando Alonso, che è un grande amico di Weber fuori dalla pista, carica  l’appiedato pilota australiano sulla sua Rossa per condurlo ai box (ricordiamo che è vietato dal regolamento). Per questo gesto Fernando verrà richiamato, come quella volta che espose la bandiera spagnola nella vittoria in Catalunya. Ma, come dicono gli inglesi, “this is motorsport”.

Flavio Uccello

 

 

 

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