FAST AND FURIOUS 6, RECENSIONE.

 

Finalmente è arrivato il sesto capitolo di Fast and Furious, che i fan aspettavano con ansia. Per chi fosse stato deluso dal quinto episodio, ci sono buone notizie …

 

Solitamente chi segue questa saga ama le auto, le gare, l’azione (magari le ragazze amano Vin Diesel). Certo, nel precedente capitolo di azione ce n’era, ma a parte sporadici inseguimenti, le auto erano solo una comparsa, con troppe scazzottate e sparatorie, il che di solito non guasta, ma questo è Fast and Furious!

Nell’ultimo si evince la volontà dei produttori di ricreare l’atmosfera dei primi capitoli, senza perdere il filo con la storia. In definitiva, ci sono riusciti.

A proposito della storia, comincia a diventare complessa. E’ da notare che sono state effettuate delle forzature sulla trama per riuscire a collegare tutti i film, compreso il terzo (Tokyo Drift) che a parte un personaggio, Han (Sung Kang), non ha collegamenti con il resto della saga. Tutto ciò, una volta visto il film, giustificherà l’uscita del settimo capitolo…

Ad ogni modo, la storia si era interrotta in “Fast5”, con il gruppo di Dominic Toretto (Vin Diesel) che attua un colpo da 100 milioni di dollari. I ragazzi si godono la ricchezza e Toretto conduce una vita tranquilla con la poliziotta brasiliana Elena Neves (Elsa Pataky)… Ricordiamo ai lettori la presunta morte di Letty (Michelle Rodriguez) nel quarto episodio. Nel frattempo l’agente Luke Hobbs, interpretato da Dwayne Johnson (alias The Rock), ottiene delle informazioni, secondo le quali, Letty non è morta ed è coinvolta in gare clandestine in Europa.

Qui inizia il nostro film. Luke Hobbs seppellisce l’ascia di guerra e chiede a Toretto e all’inseparabile amico Brian O’Conner (Paul Walker) di unirsi a lui per sgominare una cellula terroristica in Europa. In cambio, l’agente farà ritrovare a Dominic la sua Letty e cancellerà ogni macchia dalla fedina penale sua e di tutti i suoi amici. A capo del gruppo di terroristi c’è lo spietato Owen Shaw (Luke Evans), che, come antagonista, contrappone il suo cinismo al codice d’onore di Toretto, che si basa sulla fedeltà e il rispetto nei confronti della famiglia (nel senso più lato possibile, compresi gli amici). Ovviamente la faccenda si complicherà, con un susseguirsi di inseguimenti mozzafiato, violente scazzottate, e un accenno alle corse clandestine (finalmente). In più troviamo un nuovo personaggio, l’agente Riley, interpretata da Gina Carano, che rappresenta una sorta di antagonista per Letty, ossia, una donna forte, mascolina e sexy al tempo stesso. Non dimentichiamo che Gina, oltre ad essere una brava attrice, è un ex lottatrice di arti marziali miste.

Per la gioia dei patiti di motori, la pellicola mostra un nutrito parco auto: Ford Escort RS del ’70, Dodge Charger Daytona del 69’, Jensen Interceptor Front Angle del ‘71, Nissan Skyline GTR, oltre alla comparsa di Ferrari, Lamborghini e tante altre.

Ma non aggiungiamo altro, il film vale il prezzo del biglietto, e soprattutto se si è amanti della saga, conviene andare al cinema.

Flavio Uccello

 

 

 

 

 

 

 

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