HAMILTON DOMINA IN MALESIA. VETTEL A PODIO, MOLTI I RITIRI
La Mercedes domina letteralmente la gara in Malesia, Vettel ritorna al podio, la Ferrari non centra il bersaglio ma ottiene punti importanti.
Il Gp di Malesia è famoso per il caldo e l’umidità, in questa gara si parla di 32 gradi dell’aria e 50 per l’asfalto. Queste condizioni mettono in ginocchio diverse vetture. La prima vittima è la Force India di Sergio Perez che si spegne prima della partenza.
Al semaforo verde le Mercedes partono forte inseguite a ruota dalle due Red Bull. Fernando Alonso (Ferrari) non riesce a tenere la quarta posizione, ma contiene l’attacco delle McLaren. Intanto, Kimi Raikkonen (Ferrari) dalla settima posizione scala fino alla quinta, alle spalle del compagno di squadra. Poche curve dopo la partenza, Maldonado (Lotus) e Bianchi (Marussia) si toccano e finiscono fuori. Bianchi sarà penalizzato nel corso della gara per aver innescato l’incidente.
La Ferrari sembra poter attaccare le quattro vetture davanti, ma accade un incidente nei primi giri. La McLaren del giovane Magnussen tocca la ruota posteriore della F14T di Raikkonen forandola. Il Finlandese della Ferrari è costretto a tornare ai box, perdendo molte posizioni. Tuttavia, viene comminata una penalità a Magnussen, ossia, lo “stop and go”. Questa nuova ammenda è stata introdotta al posto del “drive true” (passaggio obbligatorio ai box), e prevede che il pilota sosti cinque secondi in più (durante i quali i meccanici non possono toccare la vettura) nel pit stop successivo alla comunicazione della penalità.
Dire che è stata una gara sfortunata per Daniel Ricciardo è dir poco; infatti, l’australiano della Red Bull conduce gran parte della gara, tranquillamente, in quarta posizione, seguito da Alonso ma con forte distacco. Quindi, Daniel rientra ai box per il cambio gomme, ma i meccanici non montano bene la ruota anteriore sinistra. Il pilota parte e si accorge tardi di star perdendo la ruota, a qual punto, torna indietro e risolve il problema. Per questa disattenzione, della squadra e del pilota, Ricciardo viene penalizzato dai giudici di gara. In più, quando torna in pista, gli si rompe l’ala davanti, costringendolo a un passaggio extra ai box. Risolto il problema, si rompe il sensore della FIA del controllo del flusso del carburante. Già, proprio quel sensore che sta facendo discutere e che ha fatto squalificare il pilota Red Bull nella scorsa gara. E per concludere, la vettura di Daniel è costretta al ritiro nel finale di gara per un guasto. Insomma, difficilmente poteva andargli peggio.
Tuttavia, grazie alle sventure di Ricciardo, Alonso guadagna una posizione. Ma questa è meritata, poiché, Alonso era quasi riuscito a raggiungere la Red Bull intorno al 42° giro. Però, Fernando non ha subito agguantato la quarta posizione; infatti, Hulkenberg (Force India) era davanti ad Alonso, e si sarebbe dovuto fermare per l’ultimo pit stop. In questi casi si considera una posizione virtuale, quella occupata da un pilota che deve fare una sosta ai box ed essere sopravanzato dal pilota successivo. Tuttavia, Hulkenberg decide di rendere la sua posizione reale, di non fare l’ultimo cambio gomme e sfruttare le coperture fino alla fine. Per qualche giro Alonso ha difficoltà a superare il tedesco della Force India, ma alla fine ci riesce dopo un acceso duello. Lo spagnolo ottiene, dunque, la quarta posizione, ma perdendo tempo con hulkenberg, perde la possibilità di raggiungere Vettel.
Ma i riflettori sono per Lewi Hamilton, che ha condotto magistralmente una gara perfetta. E’ da molto tempo che l’ex campione mondiale non faceva un weekend così. Dunque, un ben tornato al campione inglese. Rosberg, dal canto suo gestisce bene il suo vantaggio in ottica campionato. Ora Nico ha 43 punti, rispetto ai 25 di Hamilton, ed è in cima alla classifica piloti. Ma il campionato è lungo e tutto può ancora cadere.
Classifica di gara:
1. | GBR | L.Hamilton | Mercedes Mercedes | 1:40:25.974 |
2. | GER | N.Rosberg | Mercedes Mercedes | +17.313 |
3. | GER | S.Vettel | Red Bull Renault | +24.534 |
4. | SPA | F.Alonso | Ferrari Ferrari | +35.992 |
5. | GER | N.Hulkenberg | Force India Mercedes | +47.199 |
6. | GBR | J.Button | McLaren Mercedes | +83.691 |
7. | BRA | F.Massa | Williams Mercedes | +85.076 |
8. | FIN | V.Bottas | Williams Mercedes | +85.537 |
9. | DEN | K.Magnussen | McLaren Mercedes | +1 giro |
10. | RUS | D.Kvyat | Toro Rosso Renault | +1 giro |
11. | FRA | R.Grosjean | Lotus Renault | +1 giro |
12. | FIN | K.Raikkonen | Ferrari Ferrari | +1 giro |
13. | JAP | K.Kobayashi | Caterham Renault | +1 giro |
14. | SWE | M.Ericsson | Caterham Renault | +2 Giri |
15. | GBR | M.Chilton | Marussia Ferrari | +2 Giri |
-. | AUS | D.Ricciardo | Red Bull Renault | Ritirato |
-. | MEX | E.Gutierrez | Sauber Ferrari | Ritirato |
-. | GER | A.Sutil | Sauber Ferrari | Ritirato |
-. | FRA | J.Vergne | Toro Rosso Renault | Ritirato |
-. | FRA | J. Bianchi | Marussia Ferrari | Ritirato |
-. | VEN | P.Maldonado | Lotus Renault | Ritirato |
-. | MEX | S.Perez | Force India Mercedes | Ritirato |
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