I LIGURI E IL DIRITTO ALL’INFORMAZIONE

 Riceviamo e pubblichiamo dalla portavoce di #parlodelcovidliguria: testimonianze e tutela dal contagio, Daniela Poggi

Le nostre vite sono state sconvolte da un’epidemia che ha concesso poco tempo per capire e che ha colpito duro. Abbiamo vissuto lo choc di una strage e il senso di sgomento di vivere immersi in una condizione mai provata prima.
Un trauma collettivo ancora più devastante per chi ha perso tragicamente i propri cari senza poterli più rivedere, accarezzare, accompagnare alla fine, per chi ha vissuto il terrore di trovarsi a casa, malato, in attesa di cure vagamente promesse, molto agognate, spesso troppo a lungo rimandate o addirittura mai eseguite.

Abbiamo aperto la nostra pagina facebook (  #parlodelcovidliguria: testimonianze e tutela dal contagio) per confrontarci e raccogliere le testimonianze di ha vissuto sulla propria pelle e quella dei propri cari l’esperienza della malattia per sostenerci a vicenda,  per capire come affrontare questa realtà e per denunciare azioni o mancanze di chi doveva e deve tutelare la salute dei liguri.
Abbiamo seguito le dirette giornaliere, abbiamo letto e confrontato i dati. Ci siamo confusi e disorientati di fronte a  letture di numeri così macroscopicamente differenti, tuttavia abbiamo sperato fossero le cifre più basse a contare e abbiamo atteso la “fase 2” e le “aperture“ sperando in minore infettività del virus.

Ma purtroppo a quasi tre mesi dall’esplosione dell’ epidemia, l’Istituto Superiore della Sanità e la fondazione Gimbe hanno evidenziato che la Liguria è tra le regioni italiane che detengono due tristi primati:   contagi ancora troppo alti e numero di tamponi effettuati  troppo basso.

Noi cittadini abbiamo il diritto ad essere correttamente informati con chiarezza e trasparenza, abbiamo diritto di sapere in che modo il sistema sanitario ligure si sta attrezzando, e quali correttivi verranno concretamente adottati, per affrontare la sfida in modo più efficace di quanto non sia avvenuto fino ad ora. Pertanto chiediamo:

1)  A che punto è l’organizzazione delle cure domiciliari?
2)  Alisa (Sistema Sanitario Regione Liguria) come sta tracciando, testando e trattando i liguri?
Queste nostre domande si aggiungono a quelle già formulate recentemente anche da altri cittadini:

– i firmatari della lettera partita dalla pagina Facebook di Tam-Tam Liguria e pubblicata nelle settimane scorse su alcuni media (moltissimi di noi sono tra questi)
– i responsabili della petizione su Change.org dal titolo “8 domande per la Regione Liguria”
È doveroso da parte delle Istituzioni fornire la risposte ai nostri quesiti perché il diritto all’informazione è uno dei capisaldi tra i diritti fondamentali dei cittadini liguri, italiani ed europei.

 

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