I vincitori di “Articolo 27”: lo sguardo dei giovani musicisti sui diritti umani

Si esibiranno a ViYoung le band e i cantautori premiati dal concorso promosso da Comune con Progetto Giovani e Lumen Festival

Descrivono il diritto alla determinazione di ogni individuo con note e parole, declinate in stili e linguaggi musicali tra loro molto diversi, le tre canzoni scelte da “Articolo 27”, concorso promosso a fine 2021 dal Comune di Vicenza in collaborazione con Progetto Giovani e Lumen Festival per celebrare l’anniversario della Dichiarazione universale dei diritti umani del 10 dicembre 1948.

“Canterò” della band vicentina Amalia Bloom, “Birthday Cake” dei cantautori milanesi Sona Mirijanyan e Aram Shekikyan e “See Me Change” della band berica The Acid Eye sono i titoli delle canzoni vincitrici. Gli artisti si esibiranno il 24 aprile al teatro Astra di Vicenza alle 20.30 a ViYoung, il festival dei giovani, e al Lumen Festival.

Hanno presentato e premiato oggi gli autori dei brani vincitori, in vista delle loro esibizioni a Vicenza il consigliere delegato alle politiche giovanili Jacopo Maltauro, Flavio Biffanti, responsabile Progetto giovani Vicenza e Informagiovani e Fabio Ferrante, in rappresentanza della giuria.

““Articolo 27” è stato promosso il 10 dicembre del 2021, giornata dedicata ai diritti umani – afferma il consigliere Jacopo Maltauro – Il concorso si inserisce infatti all’interno della progettualità delle politiche giovanili fin da tre anni fa, quando abbiamo deciso di celebrare e valorizzare questa giornata per favorire la sensibilizzazione sul rispetto delle altre persone, sulla consapevolezza dei diritti dell’uomo e sul vivere insieme in società. Siamo partiti creando un convegno sulla filosofia del diritto, il secondo anno abbiamo costruito un concorso letterario e quest’anno abbiamo deciso di promuovere un contest dedicato alla musica. I diritti umani si comprendono e approfondiscono con strumenti di cultura. Per questa ultima edizione del concorso abbiamo scelto la musica per dare una risposta e un’opportunità ai musicisti del territori, come ci viene chiesto dal tessuto cittadino giovanile”.

In totale hanno gareggiato 29 brani, realizzati da musicisti dai 16 ai 29 anni, provenienti da nove regioni d’Italia. Di questi, 13 sono stati prodotti in Veneto e nove dalla provincia di Vicenza. Le canzoni vincitrici sono state scelte sulla base dell’aderenza al tema del concorso, ovvero i diritti umani e nello specifico l’articolo 27 della Dichiarazione universale, e della qualità e creatività di testo e musica.

Con “Canterò” la band Amalia Bloom dà voce ad una persona che vive per strada, che non ha nulla se non qualche coperta e la propria chitarra. Ispirandosi agli articoli 25 e 27 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, la band lancia il messaggio che dalla cultura può partire la voglia di cambiamento e di una società più giusta. A comporre la band sono Tommaso Capitello, cantante 23enne che ha ritirato il premio, i chitarristi Ettore Pernigotti e Federico Ceretta, il bassista Antonio Donà e Stefano Rigo alla batteria.

“Birthday Cake” è la descrizione di un compleanno triste che può però anche essere il primo giorno di una nuova vita. A comporla i cantautori milanesi, di origini armene, Aram Shekikyan, 25 anni, voce e testo, e Sona Mirijanyan, 27 anni, al violino.

“See Me Change” è firmata dalla band berica The Acid Eye. Il testo è un inno alla difesa dei diritti umani, nella lotta tra guerra e pace, nella speranza di un cambiamento. La band è composta dai ventenni Marco Radin, alla voce, Andrea Marcon, alla chitarra, e Ulisse Chimetto alla batteria.

Oltre alla possibilità di esibirsi nei festival giovanili vicentini, i vincitori hanno ricevuto anche 1500 euro di spesa nel portale di e-commerce vicentino specializzato in strumenti musicale www.bananamusic.it e nei negozi D-Music e Mezzanota.

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