‘Incidenti e sicurezza in Formula 1’. La recensione di WWWITALIA
‘Incidenti e sicurezza in Formula 1’ edito nel 2021 da F1Sport Edizioni raccoglie con perizia gli avvenimenti più tragici o significativi che hanno permesso alla Formula 1 di diventare quella che conosciamo oggi. Molto veloce, ma anche molto sicura per tutte le persone che ci lavorano.
Il saggio è nato da un’idea di Antonio Granato e Francesco Svelto, ma nel libro troviamo numerosi scritti di Cristian Buttazzioni, Francesco Bianchini e Federico Sandoli.
Di pregio la prefazione di Giancarlo Minardi ex patròn dell’omonima scuderia di Formula 1, in cui ricorda la pericolosità del motorsport e delle importanti conquiste in termini di sicurezza fatte negli anni dal circus.
Motorsport is dangerous, è la frase che gli autori del libro scrivono e sottolineano più volte. La Formula 1 è la massima espressione della velocità e della bellezza dell’automobilismo, la massima ambizione per un appassionato. Ma è anche incredibilmente pericolosa e lo è stata, soprattutto, negli anni passati.
Nel corso dei racconti, gli autori spiegano come la F1 sia partita da un campionato molto rudimentale, senza le mini norme di sicurezza. I piloti erano spesso vittima di orribili incidenti, divorati dalle fiamme delle loro stesse vetture. I commissari di gara all’inizio erano semplici inservienti armati di estintore e rischiavano la vita quanto i piloti. Non esistevano le safety car e le corse continuavano anche in caso di eventi tragici.
Gli scrittori narrano col massimo rispetto e delicatezza questi eventi molto toccanti. Per fortuna lo sport si è evoluto e le tragiche scomparse sono servite da monito e da faro per migliorare. Una delle morti più impresse nella mente degli appassionati odierni è quella dell’immenso Ayrton Senna, preceduto poco prima dal compianto Roland Ratzenberger.
Queste morti, in particolare, hanno dato impulso a un cambiamento epocale. La FIA ha deciso di introdurre norme sempre più stringenti, sacrificando, spesso, la spettacolarità sull’altare della sicurezza. Tutto questo ha permesso di non associare più la parola “morte” alla Formula 1. Ovviamente, gli autori ribadiscano che bisogna mantenere alta la guardia e che bisogna continuare a remare nella direzione della sicurezza, in modo da poter godere di questo splendido sport senza dover affrontare, si spera mai più, situazioni angoscianti e perdite dolorose.
Oltre a tutto questo, nel corso del libro vengono snocciolati tanti aneddoti sulle soluzioni tecniche, sulle personalità e altre curiosità sulla massima categoria del motorsport.
Si consiglia la lettura a tutti gli amanti delle corse e della Formula 1. Non solo per ripercorrere i tragici scalini verso la sicurezza, ma anche per rispolverare la storia di questo sport.
Si ringrazia Cristian Buttazzoni per aver fornito il manoscritto alla redazione, potete cliccare qui per acquistare il volume su Amazon
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