Intervista a Luca Salvadori: il percorso di un pilota
Luca Salvadori è uno dei piloti più veloci del National Trophy 1000, nell’intervista ci racconta il suo percorso sportivo e dà dei consigli agli aspiranti piloti.
Salvadori è un pilota molto attivo sui social, ha un canale YouTube molto seguito, interagisce con gli utenti ed è molto attento alla cura dell’immagine tanto quanto alla preparazione tecnica e fisica. Fare il pilota oggi non significa solo essere veloci in pista ma anche sapersi promuovere agli sponsor e al pubblico.
Il Campionato Italiano Velocità è iniziato lo scorso weekend a Misano e in concomitanza si è svolto il National Trophy dove Luca ha ottenuto ottimi risultati. Ha sfiorato la vittoria, arrivando secondo dietro l’abruzzese Federico D’Annunzio. Dopo questo weekend intenso l’ho invitato a raccontarmi un po’ della sua esperienza sportiva.
Quando è nata la tua passione e come si è sviluppato il tuo percorso sportivo?
“La mia passione è iniziata quando ero piccolo, con una Aprilia Tuono 50, subito portata a 80 cc. Mi imettevo in pericolo per strada così mio padre decise che era più saggio portarmi in pista, per preservare la mia salute e per permettermi di divertirmi in sicurezza. Una volta provata la pista me ne sono innamorato e non ho più smesso, già dopo due mesi sono approdato nella Sport Production (nd: categoria riservata alle 2 tempi 125 cc). Quindi la mia carriera è iniziata a 16 anni, anche se già correvo con i kart. Poco dopo mi resi conto di essere già troppo pesante per i 125 e passai ai 600 e a 18 anni partecipai alla Yamaha R6 Cup. All’epoca gareggiavo con piloti molto veloci come Russo o Manuel Grandi, riuscii a piazzarmi secondo in classe under 18 e quinto in classifica generale. Continuai con le 600 in Supersport e Superstock con buoni risultati, correndo anche una gara nel mondiale. Adesso sono passato alle 1000 nel National Trophy con la Bmw s1000rr”
Cosa consiglieresti a dei giovani che vogliono intraprendere lo stesso percorso?
“Ai giovani consiglio di iniziare con dei corsi di guida in pista con persone esperte, per capire se la disciplina piace davvero e se ci sono delle effettive potenzialità. Inutile iniziare un percorso con grandi aspettative e poi restare delusi, meglio iniziare divertendosi senza impegno, per poi capire se intraprendere questa strada. Inoltre, i costi per correre in un campionato sono notevoli, anche affrontare una stagione della Supersport 300 costa sui 30000 euro. La cosa migliore è prendere una moto di piccola cilindrata per imparare, affrontare dei corsi con degli esperti, divertirsi e andare per gradi. Solo dopo aver fatto tutto questo si può iniziare a parlare con i team per cercare di inserirsi in un percorso sportivo.”
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