Jazz Friends – Viaggio nei suoni tradizionali del Jazz

Questo il nome del il concerto che si terrà sabato 9 marzo alle ore 19,00 nella Chiesa del Carmine in Piazza Del Popolo ad Avellino 

La musica Jazz è il fenomeno musicale più importante del ‘900, si può considerare come un nuovo varco verso altri mondi musicali. Lo spettacolo è un vero e proprio viaggio attraverso i suoni tradizionali del jazz tra gli anni 40 e gli anni 70. Si andranno a proporre brani tipici della tradizione jazzistica, chiamati “standard”. Da brani blues come “Billie’s Bounce” al bop di “Ornithology, a canzoni swing come “Day’s of wine and roses”, tutti ovviamente arrangiati e adattati per un organico formato da soli due musicisti.

Il concerto nasce dalla sinergia di Bruno Fontana-Pianoforte   & Piergiorgio Farese-Chitarra, cresciuti con la passione per la musica,  in particolar modo per il jazz, alimentata dall’amicizia che rende l’“ interplay” particolarmente interessante.

Ne abbiamo parlato con i protagonisti, i maestri Bruno Fontana e Piergiorgio Farese.

foto luca grafner

Maestro Fontana, cosa significa per lei il jazz, inteso non come genere ma come esperienza musicale?

Far parte di un ensemble jazz, non essendoci parti scritte se non sommariamente indicate, ha senso solo se si è disposti ad ascoltare. Direi ad ascoltare se stessi e gli altri. Saper ascoltare se stessi per ciò che si vuole comunicare, per dar valore alle proprie idee, ai propri punti di vista e alle proprie possibilità senza rincorrere ad emulazioni fuori luogo e senza senso e prendere atto delle proprie capacità, puntando ad esaltarle e migliorarle con lo studio e l’applicazione.  Saper ascoltare gli altri perché si è in un contesto dove il fare del singolo ha un grosso peso sul collettivo: stiamo suonando con gli altri e per gli altri, e, quando toccherà a me fare l’assolo, tutti suoneranno per me, e verrà tanto meglio quanto meglio si integrerà in quanto espresso dal gruppo e da quanto a sua volta il gruppo mi ascolterà.

foto antonio bergamino

Maestro Farese il jazz è un modo di stare con gli altri, di relazionarsi in musica?

Questo approccio viene definito con una parola magica, interplay: la particolare relazione che si crea tra i musicisti esecutori, relazione che influisce sulle qualità ritmiche, timbriche e improvvisative della musica prodotta.

Il jazz è musica che non può prescindere da questo aspetto che, nel corso degli anni, ha comunque subito numerose modifiche legate agli aspetti peculiari della musica stessa. L’interplay è concetto fondamentale ai fini dell’improvvisazione e quindi estremamente importante nell’ambito della musica creativa. In esso entrano in gioco capacità tecnica, cultura, capacità emotiva, ragion per cui il jazz è musica che richiede un grande feeling tra i musicisti, un affiatamento collaudato nel tempo e rende alla musica jazz la sua caratteristica di musica profondamente legata all’estemporaneità.

L’evento si inserisce perfettamente in Pensieri Periferici – Festival del Pensiero itinerante, finanziato dalla Regione Campania nell’ambito del POC CAMPANIA 2014-2020 progetto per la promozione e la valorizzazione delle eccellenze culturali e artistiche del territorio che si svolge ad Avellino dall’8 al 30 marzo voluto dal direttore artistico Angela Picardi.

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About Eleonora Davide

IL DIRETTORE RESPONSABILE Giornalista pubblicista, è geologa (è stata assistente universitaria presso la cattedra di Urbanistica alla Federico II di Napoli), abilitata all’insegnamento delle scienze (insegna in istituti statali) e ha molteplici interessi sia in campo culturale (organizza, promuove e presenta eventi e manifestazioni e scrive libri di storia locale), che artistico (è corista in un coro polifonico, suona la chitarra e si è laureata in Discipline storiche della musica presso il Conservatorio Domenico Cimarosa di Avellino). Crede nelle diverse possibilità che offrono i mezzi di comunicazione di massa e che un buon lavoro dia sempre buoni risultati, soprattutto quando si lavora in gruppo. “Trovo entusiasmante il fatto di poter lavorare con persone motivate e capaci, che ora hanno la possibilità di dare colore e sapore alle notizie e di mettere il loro cuore in un’impresa corale come la gestione di un giornale online. Se questa finestra sarà ben utilizzata, il mondo ci apparirà più vicino e scopriremo che, oltre che dalle scelte che faremo ogni giorno, il risultato dipenderà proprio dall’interazione con quel mondo”.