L’ANGOLO DELLA POESIA di Giovanni Moschella . IL VOLTO DELL’ODIO

 

 

 

 

IL VOLTO DELL’ODIO

 

Bruno Preziosi

 

Come un fiume rigonfio d’acqua

riesce a rompere i suoi argini, così

il tuo cuore rigonfio d’odio,

riesce a distruggere qualsiasi legame.

Sì, volto dell’odio, hai

lo stesso colore del torbido fiume:

inespressivo sguardo, che nel vuoto

e nel nulla, ritrovi la tua dimora;

le tue frecce avvelenate tendono,

sempre più, a demolire gli argini dei

cuori più nobili votati al bene;

ogni tua freccia scoccata dall’arco della tua schiena piegata, demolisce,

come una piccola goccia, anche

le rocce più dure.

Neppure il vorticoso vento del Nord

riesce a sgomberare le spesse nuvole

di questo tuo odio incallito.

Esse stanno là, pronte a coprire,

a nascondere, quel tuo dolore molto sofferto

che, nel tempo, la rabbia, ha voluto

trasformare in odio:

negazione di un amore che,

nelle sue diverse forme,

ha sempre cercato di sanare

le ferite di quel tuo sofferto dolore;

negazione che, pian piano,

ha incancrenito la ferita e

ucciso lo stesso spirito, anch’esso

tormentato e fustigato da un

incalzante egoismo;

sì, egoismo, sempre lì pronto

a generare gli acerbi frutti del

male, che nel buio dell’angoscia

e della solitudine, raggiungono

la loro putrida e fetida maturazione.

Anche la luce, che fa capolino

tra le spesse nubi, non riesce a

farsi spazio tra i rottami del

tuo represso amore.

Quest’odio or nato e inscatolato,

è pronto a rigenerarsi nel

cuore di un amore negato.

 

 

 

 

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