La corniola

Oggi un altro appuntamento con la rubrica Oltre la montagna curata da Donata De Bartolomeis. Scopriremo le proprietà di un altro cristallo.

La Corniola, dal latino Cornum, pianta di Corniolo, con riferimenti espliciti ai suoi frutti rosso-arancio, è una varietà di calcedonio caratterizzata dal colore tipico degli ossidi di ferro. Nella Cristallopratica si usa soprattutto per lavorare sul secondo chakra, Svadhisthana (dal sanscrito luogo favorevole). Questo chakra collega corpo, mente e spirito, ed è il punto d’incontro tra il nostro mondo interiore e il mondo esterno. La Corniola ci serve per infondere vitalità, ottimismo e allegria. Grazie al suo supporto possiamo con più facilità stemperare e trasformare emozioni come l’odio, l’invidia e la gelosia migliorando di conseguenza l’umore, le relazioni interpersonali, la condivisione e la vita sociale. Posizionata sotto l’ombelico, sul nostro centro energetico, sede dell’energia emozionale dove custodiamo la nostra vera natura, possibilmente a contatto con la pelle e per un lungo periodo, ci aiuta a dissolvere la confusione e l’insoddisfazione restituendoci il diritto di emozionarci e vibrare ancora. Le sue energie favoriscono il pensiero concreto e la voglia di riuscire nei nostri obiettivi e, passo dopo passo, ci aiuta ad integrarci in famiglia, nei gruppi e nel mondo, dando stabilità e senso di appartenenza all’unità del tutto. Dunque se ci capita di sentirci fuori luogo, inadeguati, fuori dal coro e il gruppo non fa nulla per aiutarci, ma al contrario ci isola o si fa scherno di noi, si chiude a riccio facendoci sentire esclusi, allora è il momento di usare la Corniola e non importa se all’apparenza non è perfetta, non è ben levigata oppure ha delle macule tarlate che tendono al bruno, quasi nero, non ci interessa la sua bellezza, che tra l’altro, a mio avviso, non è nella perfezione  ma nelle imperfezioni che la rendono unica. Ciò che per noi deve essere rilevante è la sua energia (quanto è forte, pura, come vibra) e ciò che farà la differenza è il metodo usato per la purificazione, se e come è stata consacrata e secondo quali intenzioni è stata ricaricata.

IL LIBRO

L’ORCHIPILENCO E ALTRE LUNE di Antonella Festa, edizioni Il Papavero, è un racconto in rima che vede come protagonista un essere metà uomo, metà… chissà cosa, l’Orchipilenco. Questo essere quasi mitologico rischia di passare per asociale, per misantropo, perché crede nella sincerità, nella ricerca di se stesso, nell’amore disinteressato, allontanandosi così dal coro, per appartenere ad un’altra dimensione, come la luna, che diventa l’unica interlocutrice al suo sfogo solitario. Eppure come essere umano non è scevro da invidie, desideri e gelosie, che lo fanno sentire ancora più inadeguato. Chissà se L’Orchipilenco e gli altri personaggi facessero uso costante delle energie emanate dalla Corniola cosa accadrebbe. Parlerebbero ancora alla luna? Uscirebbero dal loro isolamento? Chissà, intanto leggiamo il libro e poi decidiamo.

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About Donata De Bartolomeis

Naturopata ai sensi della legge 4/2013, holistic coach, laureata in psicologia, porto avanti un mio metodo dolce e non invasivo, la “Speleologia del sé”, per lavorare sui blocchi energetici (credenze limitanti, auto-sabotaggi, emozioni depotenzianti…). “Non sono ciò che faccio, sono semplicemente ciò che sono. E spesso mi ritrovo a guardare il mondo a testa in giù.” http://edizioniilpapavero.it/altraformazione/benessere e il numero di tel. 3387780160