La crisi del settimo anno

Avete mai sentito parlare della crisi del settimo anno?

Bene, si ispira alla legge del 7, meglio conosciuta come la legge dell’ottava di Gurdjieff e ora cercherò di spiegarvela.

Questa legge è importante perché regola ogni processo di cambiamento.

In direzione palesemente contraria alla fisica contemporanea Gurdjieff riprende dalle Antiche conoscenze il principio della discontinuità delle vibrazioni energetiche: tutte le forme vibrazionali, siano esse ascendenti o discendenti, in determinati punti si rafforzano o si indeboliscono. Esse agiscono tramite una forza di impulso che non cambia la loro natura, ma ne permette uno sviluppo regolare, limitato però a un certo periodo di tempo, poi queste vibrazioni rallentano e cambiano di natura o di direzione, e infine riprendono regolarmente il loro corso (ascendente o discendente) per un altro periodo.

Schematizzando:

  • un impulso dà la forza alle vibrazioni di svilupparsi in modo regolare
  • nel loro sviluppo le vibrazioni non cambiano natura
  • dopo un certo tempo le vibrazioni rallentano
  • rallentando le vibrazioni cambiano di natura o direzione
  • i periodi di rallentamento non sono simmetrici (possono essere più lunghi o più corti)
  • dopo il rallentamento le vibrazioni riprendono il loro corso regolare per un altro periodo

Facciamo un esempio:

prendiamo una linea di vibrazioni crescenti, nel momento in cui la loro frequenza è 1.000. Dopo un certo tempo il numero delle vibrazioni sarà raddoppiato: avrà una frequenza di 2.000. Nel percorso da 1000 a 2000 ci saranno 2 periodi di rallentamento: uno poco distante dal punto di partenza, l’altro poco distante dal punto di arrivo.

Concretamente come si manifestano questi intervalli?

Ciò che stiamo facendo con grande slancio (amore, lavoro, evoluzione personale, un progetto…) diviene noioso, meccanico, abbiamo momenti di stanchezza e di indifferenza; cerchiamo compromessi, evitiamo di affrontare problemi complicati e così via. Il pensiero gira in cerchio, ritornando su se stesso e ci si smarrisce sempre di più.

Per proseguire nei nostri progetti e raggiungere i nostri obiettivi nonostante i momenti di euforia e di devianza, abbiamo bisogno di uno “shock addizionale”: un impulso esterno che ci dà un’ulteriore spinta a proseguire nel nostro percorso: un nuovo libro o un corso, un incontro inaspettato, la nascita di un figlio, una casa nuova, ma anche un incidente, un licenziamento, una lite… Queste interruzioni sono importanti non solo per fare il punto della situazione (momento di riflessione), ma anche per ricaricarci (momento di pausa).

La Legge del Sette ci offre l’opportunità di “scegliere” lo sforzo più adatto al momento e quindi al punto dell’ottava in cui ci troviamo.

Applicare questa legge nella propria vita non è facile, ma è importante capirne il funzionamento per acquisire una nuova consapevolezza. Se impariamo a seguire il ritmo, senza contrastarlo, possiamo volgere a nostro vantaggio accelerazioni e stop senza forzare.

Il segreto, come sempre, è essere presenti a se stessi per comprendere a che punto del diagramma siamo e se è necessario fare una pausa per ricaricarci o attingere a nuovi stimoli.

Buona evoluzione a tutti

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About Donata De Bartolomeis

Naturopata ai sensi della legge 4/2013, holistic coach, laureata in psicologia, porto avanti un mio metodo dolce e non invasivo, la “Speleologia del sé”, per lavorare sui blocchi energetici (credenze limitanti, auto-sabotaggi, emozioni depotenzianti…). “Non sono ciò che faccio, sono semplicemente ciò che sono. E spesso mi ritrovo a guardare il mondo a testa in giù.” http://edizioniilpapavero.it/altraformazione/benessere e il numero di tel. 3387780160