LA FESTA DEI POPOLI A VICENZA DIVENTA TRADIZIONE

Torna a Vicenza la Festa dei popoli. L’appuntamento per conoscere e incontrare persone e tradizioni di tanti Paesi presenti in città è quest’anno fissato per sabato 8 ottobre all’istituto Baronio, in viale Trento 139. Il programma prevede incontri all’insegna dello sport, della cucina e della musica di tutto il mondo, a partire dalle 9, quando prenderà il via il torneo di calcetto che vedrà rappresentanti di vari Paesi, fra cui giovani richiedenti asilo.

Il pranzo (dalle 13 alle 15) proporrà piatti etnici. A seguire, alle 15, è prevista una tavola rotonda con il consiglio degli stranieri, istituito quest’anno con l’elezione dei primi 21 membri.

Alle 16 sono in programma sfilate, danze e canti tradizionali di svariati popoli (Ghana, Santo Domingo, Senegal, Sri Lanka, Bangladesh, Burkina Faso, Costa d’Avorio, Mali, Moldavia, Marocco, Tunisia, comunità rom, India, Filippine, Nigeria), cui seguiranno le premiazioni del torneo di calcetto.

Durante l’intera giornata saranno presenti stand espositivi di artigianato e prodotti tipici, e verranno organizzati laboratori e giochi per bambini.

Sarà inoltre presente la Croce Rossa Italiana, che per la prima volta porterà alla festa  dimostrazioni di primo soccorso e di manovre di disostruzione pediatrica.

La manifestazione, che vede la collaborazione del Centro di servizio per il volontariato della provincia di Vicenza (Csv), è promossa dall’Unione Immigrati e gode di un contributo del Comune di Vicenza nell’ambito delle iniziative culturali che sono state promosse negli scorsi mesi a Campo Marzo e in altri luoghi della città.

«La festa dei popoli è ormai una tradizione nella vita della nostra città – evidenziano il vicesindaco e assessore alla crescita Jacopo Bulgarini d’Elci e l’assessore alla comunità e alle famiglie Isabella Sala -. La recente istituzione del consiglio degli stranieri deve essere una nuova occasione di cittadinanza attiva, che può crescere grazie all’apporto di tutti. Invitiamo i vicentini a intervenire alla festa, che intende essere un dono, un momento dedicato alla città, che accoglie tanti cittadini e cittadine che da molti anni qui vivono e operano, e che desiderano mettere in comune la ricchezza delle diverse culture presenti nella nostra città».

«Siamo felici di presentare a Vicenza una occasione di festa, di convivialità aperta a tutti – sottolinea il presidente dell’Unione Immigrati Sall Mohammadou -, perché crediamo nell’importanza di conoscerci per dissolvere pregiudizi e soprattutto per costruire progetti comuni».

A Vicenza la presenza di cittadini stranieri ha subito in questi ultimi anni una flessione, pur rimanendo importante in termini numerici. Nel 2015 erano registrati in anagrafe 17.768 stranieri, di cui 9.405 femmine e 8.363 maschi, ovvero 549 in meno rispetto al 2014 e 1.882 in meno rispetto ai 19.650 registrati nel 2012, anno record per le presenze straniere. L’Est Europa si conferma l’area di maggior afflusso con 2.563 residenti della Serbia, 2.152 della Romania, 1.500 della Moldavia, 957 dell’Albania e 935 della Bosnia Erzegovina. A loro si affiancano molti conterranei che hanno nel frattempo acquisito la cittadinanza italiana.

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About Eleonora Davide

IL DIRETTORE RESPONSABILE Giornalista pubblicista, è geologa (è stata assistente universitaria presso la cattedra di Urbanistica alla Federico II di Napoli), abilitata all’insegnamento delle scienze (insegna in istituti statali) e ha molteplici interessi sia in campo culturale (organizza, promuove e presenta eventi e manifestazioni e scrive libri di storia locale), che artistico (è corista in un coro polifonico, suona la chitarra e si è laureata in Discipline storiche della musica presso il Conservatorio Domenico Cimarosa di Avellino). Crede nelle diverse possibilità che offrono i mezzi di comunicazione di massa e che un buon lavoro dia sempre buoni risultati, soprattutto quando si lavora in gruppo. “Trovo entusiasmante il fatto di poter lavorare con persone motivate e capaci, che ora hanno la possibilità di dare colore e sapore alle notizie e di mettere il loro cuore in un’impresa corale come la gestione di un giornale online. Se questa finestra sarà ben utilizzata, il mondo ci apparirà più vicino e scopriremo che, oltre che dalle scelte che faremo ogni giorno, il risultato dipenderà proprio dall’interazione con quel mondo”.

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