La GAMeC di Bergamo è il miglior museo 2020

A stabilirlo “Il Giornale dell’Arte”

Il miglior museo di questo 2020? È la Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo, la GAMeC di via San Tomaso. A stabilirlo è il Giornale dell’Arte, che nel numero uscito in queste ore incorona il museo bergamasco diretto da Lorenzo Giusti come il migliore di quest’anno.

Un anno particolare, visto che a causa della pandemia i musei hanno dovuto chiudere per molti mesi e ripensare completamente le proprie attività. GAMeC riceve il plauso della prestigiosa rivista di settore come “miglior museo del 2020” soprattutto per le sue attività online, che ne hanno fatto il “simbolo dei musei nell’epoca del virus”.

Il Giornale dell’Arte nasce a Torino ed è reperibile nelle edicole del nostro Paese dal 1983: è conosciuto come il primo «giornale» al mondo concepito esattamente come un quotidiano, ma di periodicità mensile, dedicato esclusivamente alle notizie del mondo artistico. Il Giornale ha creato quattro giornali collegati che costituiscono il più competente sistema mondiale di informazione artistica: l’italiano «Il Giornale dell’Arte», l’anglo-americano «The Art Newspaper», il francese «Journal des Arts» e il greco «Ta Nea Tes Technis». Per alcuni anni è stato pubblicato in Spagna «El Periodico del Arte». I quattro giornali costituiscono il più vasto network informativo oggi operante nel mondo dell’arte: diffusi in 60 paesi, sono reputati la più autorevole fonte di informazione in questo settore.

Il 2020 è stato un anno davvero importante per la GAMeC di Bergamo, che ha saputo reinventarsi e costruire un palinsesto di attività davvero significativo e sorprendente. Innanzitutto, Radio GAMeC: 66 puntate in diretta sul profilo Instagram del museo che hanno scandito la vita della città durante il periodo più difficile della prima ondata, in una Bergamo simbolo mondiale della pandemia. Radio GAMeC è divenuto poi un progetto live, con performance e incontri dal vivo nel cortile del museo, e successivamente itinerante, con uno studio mobile a bordo di un camper attraverso i luoghi simbolo di Bergamo e della sua provincia.

E ancora, due importanti esposizioni: la mostra di Daniel Buren al Palazzo della Ragione che, con i suoi tessuti luminosi presentati per la prima volta in un museo italiano, ha riscosso un grandissimo successo di pubblico (oltre 50mila visitatori) e di critica; e la mostra Ti Bergamo – Una comunità, non un’esposizione tradizionale, ma una riflessione sul senso di comunità nell’anno più difficile della storia recente della città di Bergamo.

Tra le numerose attività promosse dalla GAMeC nel 2020 ricordiamo il progetto Aula Magna, incontri online su Arte, Cittadinanza e Costituzione rivolti a studenti e adulti; i laboratori estivi per bambini e quelli rivolti agli adulti dedicati alla rielaborazione e alla condivisione delle esperienze vissute durante i mesi della pandemia.

“È motivo di grande orgoglio – spiega il Sindaco di Bergamo Giorgio Gori – apprendere che GAMeC è stata scelta come miglior museo 2020 da un giornale così rinomato nel mondo dell’arte. Moltissimi complimenti al direttore Lorenzo Giusti e alla sua squadra, agli sponsor e a tutti coloro che hanno consentito di conseguire questo risultato. GAMeC rappresenta uno dei punti di forza dell’offerta culturale della nostra città: questo riconoscimento ci dà impulso e slancio in più per pianificare il futuro, soprattutto in vista del 2023, quando Bergamo e Brescia saranno capitali italiane della cultura. La cultura è, secondo me, non solo la chiave per l’elaborazione di quel che è successo a Bergamo nei mesi scorsi, ma anche la chiave per la rinascita della nostra comunità e della nostra città.”

“Siamo grati per questo riconoscimento, – commenta il Direttore di GAMeC Lorenzo Giusti – che giunge a conclusione di un anno complesso, e felici di poterlo condividere con Bergamo e la sua comunità, primi destinatari del lavoro che la GAMeC ha svolto sin dalle fasi iniziali della crisi sanitaria che ha duramente colpito il nostro territorio. Abbiamo lavorato di squadra, insieme, spinti dalla voglia di esserci in questo passaggio di Storia, consapevoli dei nostri mezzi e sapendo di potere contare sull’amicizia e sulla fiducia di tanti. Sappiamo però di dover fare ancora molto per crescere e dare continuità al nostro lavoro. Ringrazio tutto lo staff della GAMeC, il Consiglio, gli sponsor, chi ha creduto nelle nostre idee e le tantissime persone che hanno risposto ai nostri appelli.”

Print Friendly, PDF & Email