La Rosa del deserto

Oggi un altro appuntamento con la rubrica Oltre la montagna curata da Donata De Bartolomeis. Scopriremo le proprietà di un altro cristallo.

Oltre la montagna si celano segreti, alchimie e strane coincidenze. Ci sono verità celate e menzogne manifeste. E qui sulla terra ogni uomo, più piccolo di un granello di sabbia nell’universo, si erge ogni giorno a Dio arrogandosi il potere di creare e distruggere a suo gradimento. Neanche si rende conto l’uomo di combattere ogni giorno contro se stesso.

Se solo diventasse acqua. Potrebbe fluire sulla terra nella serenità assoluta, senza ostacoli. Perché davanti agli ostacoli si fermerebbe, ma se l’ostacolo si dissolvesse riprenderebbe il suo corso adattandosi di volta in volta allo spazio che la contiene. Eppure la goccia d’acqua quando cade insistente sulla pietra la corrode.

La Rosa del deserto

Lasciare andare questo bisognerebbe fare. Lasciare andare l’egoismo per uscire dalla propria solitudine malata e abbracciare gli altri nell’amore. Affidarsi alla vita.

Non è possibile? E chi lo dice. Una vecchia leggenda racconta dei granelli di sabbia del deserto. Sono soli, non possono legare con nessuno, il vento li porta via tra nuovi granelli, sempre diversi. Eppure se una goccia di rugiada persiste al caldo secco del deserto, è capace di legare, fino a fondere insieme, due granelli di sabbia e, quando il vento li rotola lontano, altri granelli si uniscono all’amalgama e dal deserto nascono fiori. Nasce una rosa marrone che racchiude in sé il concetto del wu wei, l’antica arte di allinearsi al flusso naturale della vita, dell’amore e della fratellanza.

In realtà la Rosa del Deserto si forma quando le correnti fredde incontrano giacimenti di gesso (è per questo che con l’acqua si sgretola), ma la leggenda traduce in termini pratici le sue energie intrinseche quelle energie che consolidano la resilienza.

Io amo averle in casa, ma piccoli esemplari possono essere portati all’altezza del cuore per restituirgli armonia.

IL LIBRO

Parlando di Resilienza non può che venire in mente il libro di Francesco Rodia “L’incontro casuale con l’arcangelo Filippo custode universale della conoscenza umana. La consapevolezza dell’essere” edito da Il Papavero.

Il protagonista, sulle montagne serinesi incontra uno strano personaggio, l’arcangelo Filippo, che in modo semplice e chiaro gli consegna le tavole del sapere; i segreti dell’antica arte di allinearsi al flusso naturale della vita, dell’amore e della fratellanza. L’arte di essere fino in fondo se stessi, l’arte della Resilienza e tanti altri segreti.

E tu lettore, cosa fai ancora qui? Basta un pizzico di coraggio e anche tu puoi andare oltre la Montagna, puoi scoprire mondi nuovi.

©Riproduzione riservata

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About Donata De Bartolomeis

Naturopata ai sensi della legge 4/2013, holistic coach, laureata in psicologia, porto avanti un mio metodo dolce e non invasivo, la “Speleologia del sé”, per lavorare sui blocchi energetici (credenze limitanti, auto-sabotaggi, emozioni depotenzianti…). “Non sono ciò che faccio, sono semplicemente ciò che sono. E spesso mi ritrovo a guardare il mondo a testa in giù.” http://edizioniilpapavero.it/altraformazione/benessere e il numero di tel. 3387780160