LE MONDE DES FLEURS SAUVAGES

La personale di Gianni Borta ad Avellino presso il Centro culturale l’Approdo, Via Matteotti 31

Fortemente voluta da Elide Rusolo, una donna a cui non si può dire di no per il temperamento e la passione per l’arte, arriva ad Avellino Le monde des fleurs sauvages di Gianni Borta.

La mostra, inaugurata ieri 26 maggio presso il centro culturale L’Approdo si terrà fino al 20 giugno con apertura pomeridiana dalle 15 alle 19.

Nel salutare i presenti,  Elide Rusolo ha sottolineato che dal prossimo anno il centro da lei curato e diretto proporrà nuovamente incontri culturali come nel passato.

È la prova di questa volontà la presenza dei quadri di Borta, pittore nato a Udine, conosciuto nel mondo per aver fatto dei fiori selvatici il soggetto dei suoi quadri.

La presentazione della mostra tocca al Maestro Domenico Sodano, che per le sue capacità e competenze ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui, nel 2014 quello di Commendatore dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme, onorificenza che il Presidente del Consiglio Renzi, con Decreto del luglio 2015, gli autorizza a fregiarsi nella Repubblica Italiana.

Il Maestro, precisa che non gli è difficile accettare gli inviti di Elide in quanto le loro ricerche sono in sinergia, lei cerca, trova sempre qualcosa di straordinario come nel caso di Gianni Borta i cui dipinti hanno una presenza decennale.

Quest’ultimo, infatti, espone dal lontano ’61, un periodo di grandi cambiamenti politici e sociali.

 È molto difficile – sostiene Sodano – trovare parole che non siano state già dette riguardo l’opera di Borta proprio per la sua importanza.

La ricerca del Maestro Sodano si è soffermata allora, innanzitutto, sulla tecnica e sul modo in cui l’artista rimanga fedele alla sua tematica , i fiori, facendone delle evoluzioni, delle innovazioni, rimanendo legato alla natura che fa, tutto sommato, la stessa cosa perché produce sempre fiori rinnovandosi nelle sue creature.

Sembra appropriato al Maestro l’accostamento con la poesia Nel nome della madre di Hermana Aguila di cui riporto qualche verso:

 I miei fiori preferiti sono i fiori selvatici,

Spontanei, liberi e indomabili….

Lasciano senza fiato i versi della poesia, così come i quadri di Borta esposti,  che catturano l’attenzione degli invitati.

I fiori di Borta – continua Sodano – sono sì selvatici ma di selvatico hanno soprattutto il tratto.

Egli dipinge nei suoi due studi (uno a Milano, l’altro a Udine) ma al di là di essi il suo luogo più grande è il mondo.

Vi sono alcuni video in cui egli dipinge nei campi e poi costringe la sua opera al contatto vivo con la natura che ne lascia il segno ma, soprattutto, le conferisce energia.

Questa è la straordinarietà della sua opera.

I quadri hanno un canovaccio studiato, nei frammenti che egli inserisce si vede la traccia, il gesto, il tratto, la spontaneità ma la vera forza è il tratto pittorico del particolare.

In ogni quadro ce n’è uno, c’è la predominanza di un fiore in particolare e poi i colori.

In particolare il papavero esile nella sua forma ma forte nella sua essenza.

Gianni Borta ritiene che in origine  tutti i fiori fossero selvatici, è la mano dell’uomo che li ha resi ibridi e il fiore più bello è quello nato così.

Secondo elemento ricercato dal Maestro Sodano è l’assonanza con Kandinskij che fu il primo astrattista della storia dando un significato ad ogni colore. Ogni quadro – continua Sodano – è un’opera musicale perché non solo i colori raccontano, attraverso dei suoni silenti, ma gli elementi vitali si mescolano e ne escono così i suoni avvolgenti della natura.

Kandinskij dava un significato ad ogni colore: il rosso, il giallo, il blu notte che sono i colori che assorbono e respingono nella ciclicità.

Kandinskij definiva il blu notte (lo stesso usato da Borta) al suono di un organo, lo strumento che raccoglie e mette insieme tutti i suoni attraverso i suoi registri.

Il rosso di una tuba, il suono del richiamo, l’aria prende e restituisce.

Ancora una conferma è quella di non relegare le opere in cornici in modo da dare loro la possibilità di sconfinare, così, senza bordi, anche il dietro di una tela ha qualcosa di importante.

L’universo fuoriesce da uno spazio studiato, il mondo esce dal mondo.

Il fiore selvatico può far pensare a un fiore senza disciplina mentre esso ha la più rigida disciplina che è quella impostagli dalla natura.

Sono strappati dalla terra, derisi, l’uomo ne ha fatto come quasi per tutto una distinzione in classi: la prima è quella dei fiori coltivati che vanno ad abbellire i luoghi in vasi, i secondi sono quelli che nascono spontaneamente, liberi. Borta si pone di fronte ad essi come se fosse un bambino perché solo loro non fanno assurde distinzioni.

Tutti i fiori hanno la stessa importanza.

I fiori selvatici sono autonomi, non hanno bisogno di concimi, così come le tele di Borta perché sono uno straordinario segno della natura, ne rappresentano la forza e danno un significato  ad una vita spesso troppo grigia.

I colori di Borta trasmettono, infatti, forza, energia e continuano l’uno dopo l’altro proprio come i fiori della natura che quando appassiscono creano nutrimento per altra vita.

I fiori selvatici attirano uccelli, farfalle, insetti, sono fonte di cibo non solo per gli animali ma anche per chi li sta a guardare, diventano messaggeri di vita e sono il dono di chi ha saputo crearli.

La conclusione spetta ai senzienti versi di Maria Rosaria Di Rienzo, che ben si adattano all’atmosfera e al significato dell’opera di Borta:

….coglieremo su un prato

i colori del mare

che giocano col sole….

 Maria Paola Battista

 

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About Maria Paola Battista

Amo ascoltare, leggere, scrivere e raccontare. WWWITALIA mi dà tutto questo. Iniziata come un’avventura tra le mie passioni, oggi è un mezzo per sentirmi realizzata. Conoscere e trasmettere la conoscenza di attori, artisti, scrittori e benefattori, questo è il giornalismo per me. Riguardo ai miei studi, sono sociologa e appassionata della lingua inglese, non smetto mai di studiare perché credo che la cultura sia un valore. Mi piace confrontarmi con tutto ciò che è nuovo anche se mi costa fatica in più. Attualmente mi sto dedicando alla recensione di libri e all'editing. Ho scritto, inoltre, diverse prefazioni a romanzi. Grazie ai lettori di WWWITALIA per l’attenzione che riservano ai miei scritti e mi auguro di non deluderli mai. mariapaolabattista@wwwitalia.eu

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