Mixed By Erry, nelle sale. La storia

“Mixed By Erry” è il film di Sidney Sibilia tratto da un libro omonimo di Simona Frasca, docente di etnomusicologa, è nelle sale in questi giorni. Una storia che ha dell’incredibile se non fosse vera. I tre fratelli Frattasio del quartiere Forcella inconsapevolmente sono stati promotori e causa della legge antipirateria. A partire dalla fine degli anni ’70 Enrico, uno dei fratelli, appassionato di musica, lavorando in un negozio di dischi, comincia a duplicare cassette da dischi originari. Con la velleità di diventare DJ, crea un marchio, fa selezioni personalizzate che incontrano il gusto dei fruitori, prima quelli del quartiere via via la richiesta aumenta. Con i fratelli mette in pochi anni in piedi una serie di ‘laboratori’ in case private, investendo su duplicatori capaci di ottenere registrazioni di cassette in tempi brevissimi. Una filiera di centinaia di collaboratori, creano una vera e propria industria della musica, tanto da intraprendere una collaborazione con un produttore di cassette vergini del Nord per la grossa quantità di cui necessitavano. Arriveranno a produrre negli anni ’90 fino a 200.000 cassette a settimana. Il marchio ‘Mixed By Erry’ è presente in tutte le bancarelle della città ed oltre, ci si trovava tutta la discografia di quegli anni. Enrico diventa promotore e divulgatore della sua musica occupando i 15 minuti in avanzo su ogni cassetta riprodotta di un cantante. In modo paradossale, influenza le case discografiche a produrre mix di generi e autori. Gli stessi cantanti non ancora noti al grande pubblico chiedono di far parte di questo mercato parallelo che, nel bene e nel male, pur compiendo un illecito, muovendosi in una vacatio legis, contribuisce alla diffusione della musica anche quella meno nota, ma di qualità, a cui molti giovani di allora non avrebbero potuto accedere per i costi elevati dei dischi originari. La compilation di Sanremo in uscita prima ancora che nei circuiti ufficiali diventa il tallone di Achille dell’organizzazione e le case discografiche spingono la politica a formulare una legge anti pirateria che porterà all’arresto dei fratelli Frattasio nel 1997; sconteranno quattro anni di carcere perdendo i beni confiscati, ma nei 30 anni hanno guadagnato e sperperato miliardi di lire. Tre ragazzi di un quartiere che si reggeva già sulla illegalità, dallo spaccio di droga alle sigarette di contrabbando, hanno spacciato musica a prezzi contenuti, pur protagonisti di una storia illegale a loro modo hanno contribuito a una divulgazione della cultura musicale garantendo un accesso facilitato per tutti. Una storia quindi che divide dal punto di vista etico tra chi li ha a lungo combattuti e da chi prova una certa fascinazione per un fenomeno culturale epico.
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