Napoli- Cagliari: 2 – 1. Le aspettative deluse dei tifosi: la palla passa alla società

NAPOLI. Cosa resta di una partita disputata dinanzi a poco più di quindicimila spettatori, di una gara nella quale si è assistito al primo tiro nello specchio della porta, dopo circa un’ora di gioco, infiammatasi, termine eufemistico, dopo la rete dei sardi, e durato, il match, oltre 100 minuti, grazie alla microscopica decisione della VAR (la macchina tecnologica) che ha geometricamente assegnato il penalty ai padroni di casa? Poco, per il futuro che sta cercando di costruire, con la caratteristica saggezza che ha accompagnato Ancelotti nel suo lungo percorso di allenatore, per il Napoli della prossima stagione: innanzi tutto che non ci si può privare dell’estro di Mertens, capace, quando in forma, di svariare da un lato all’altro del campo, tramutandosi da assist-man a realizzatore, da centrocampista avanzato a contropiedista di talento; che Insigne ha necessità di ritrovare le condizioni psicologiche, atte a non strafare per cercare disperatamente di mettersi in mostra, ma a lavorare per la squadra, che si regge principalmente sul collettivo e non sull’individualismo; che Ghoulam sarà l’asso nella manica nel prossimo campionato, avendo ritrovato la sicurezza dei tempi migliori (pre infortuni); che Koulibaly si può esprimere sui livelli cui ci ha abituato solo se il compagno di reparto gli offre la sicurezza, ed Albiol, nonostante l’età, è in grado di garantirla.
I problemi sono principalmente due: il centrocampo deve trovare la giusta dimensione, collocando Zielinski e Ruiz in posizioni che possano essere determinanti per le verticalizzazioni, indispensabili nelle partite, che poi sono risultate penalizzanti per la rincorsa alla Juventus, con avversari che si sistemano con l’intero undici dietro la linea della palla, ed altro punto di sofferenza è la velocità della manovra, cioè il famoso gioco senza possesso di pallone, che si manifesta solo con la corsa e la rapidità, consentendo in tal modo al portatore di palla, di avere sempre il compagno libero per ricevere il passaggio. Era questo il punto di forza della squadra allestita da Sarri, che tanto divertiva ed esaltava, e il tempo, anche con il tecnico nato a Napoli, ma toscano di adozione, è stato galantuomo (Chelsea quasi in finale nell’Europa League e matematicamente nella prossima Champions): peccato che il presidente non gli offrì un parco giocatori più ampio, ed ora non dovrà l’ADL commettere gli stessi errori, essendo a lui note le difficoltà incontrate anche in questo primo anno targato Ancelotti. Un uomo di esperienza in mezzo al campo (Lozano), dei cursori difensivi di alto valore tecnico (Lazzari della Spal), un attaccante che veda la porta da più vicino (Zapata, anche se i cavalli di ritorno non sono mai piaciuti….), e stabilire sin da sùbito delle gerarchie, nello spogliatoio come in campo (Hamsik, con i suoi modi gentili, era convincente, e, forse il suo carisma è servito proprio lontano dal campo).
Per terminare la disamina, abbiamo confrontato il primo anno di Sarri ed Ancelotti: molto probabilmente i punti, 82, saranno gli stessi, in Europa è andato più avanti il tecnico di Reggiolo, ma quest’ultimo ha registrato una caterva di reti al passivo, segno di un’indebolita difesa, mentre sulle reti all’attivo si verifica un equilibrio. Conclusione: il prossimo anno, i partenopei hanno l’obbligo di portare sotto il Vesuvio un trofeo, e la società si muova in tempo.…
NAPOLI: Meret 6,5 , Hysaj 6, Albiol 6,5, Koulibaly 7, Ghoulam 7, Verdi 5 (60′ Callejon 6), Allan 6 (61′ Ruiz 6), Zielinski 5, Younes 6 (64′ Milik 6,5), Mertens 7, Insigne 6.
In panchina: Ospina, Karnezis, Luperto, Malcuit, Rui, Ruiz, Callejon,, Ounas, Milik.
All. Carlo ANCELOTTI 6,5
CAGLIARI: Cragno 7, Cacciatore 6, Ceppitelli 6,5, Romagna 7, Lykogiannis 5, Deiola 5 ( 70′ Padoin 5), Cigarini 6, Ionita 5, Barella 6,5, Pavoletti 6,5 (88′ Pisacane s.v.), Cerri 5 (74′ Joao Pedro s.v.).
In panchina: Rafael, Aresti, Srna, Pisacane, Bradaric, Pellegrini, Birsa, Padoin, Oliva, Joao Pedro,, Despodov, Thereau.
All. Rolando MARAN 6,5
Arbitro: Chiffi di Padova 6
Guardalinee: Santoro e Dei Giudici
Quarto uomo: Pillitteri
VAR: Mariani
AVAR: Cecconi
Marcatori: 63′ Pavolettti (C ) , 85′ Mertens (N) , 98′ rig. Insigne (N)
Note: terreno reso pesante dalle piogge cadute durante il weekend. Spettatori presenti poco più di quindicimila con sparuta rappresentanza isolana. Ammoniti: Younes (gioco falloso) e Insigne( esultanza post marcatura ) per il Napoli, Cerri (gioco falloso), Cigarini e Barella (proteste) per il Cagliari Espulso Ionita (C ) per proteste .Calci d’angolo 5 a 2 per il Napoli. Recuperi: 1′ e 5′ divenuti poi oltre 10′ per interruzione esame VAR.
Adriano Mongiello
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