Natalia Trunfio vince il World Archery Europe

Intervista a Michele Ferraro, istruttore di I° livello Arcieri del Vecchio Castello

Natalia Trunfio, nata nel 1998 ad Ariano Irpino (AV) e tesserata con gli Arcieri del Vecchio Castello, si è laureata campionessa europea a Mokrice/Catez (SLO)  con la Nazionale italiana.

È   la quarta volta, dopo le 2 di Tommaso Moccia ed  una di Chiara Romano che atleti del Vecchio castello salgono sul podio più alto ad un Campionato europeo.
Natalia, seguita da Michele Ferraro, sarà ancora Juniores per due anni e tira ad  Arco nudo. Ha vinto, inoltre, due campionati italiani di categoria ed  agli ultimi campionati ha conseguito un brillantissimo argento assoluto.

Le  riprese della finale europea denotavano l’emozione  di Natalia che ha dovuto  mettere a segno la freccia finale , determinante per la vittoria della Nazionale italiana.

Michele Ferraro, suo istruttore,  mi racconta che gli Arcieri del vecchio castello sono una compagnia di arcieri nata nel 1999, tesserata con la FITARCO (Federazione Italiana tiro con l’arco) e affiliata al C.O.N.I., la quale partecipa alle Olimpiadi.

Inizialmente le attività erano prevalentemente giovanili mentre, in seguito, sono diventate complessive inserendo, appunto, anche allievi più adulti.

D: Quali sono i titoli finora conquistati?

R: Abbiamo vinto 25 titoli italiani e con Natalia 4 titoli europei. Inoltre abbiamo avuto 6 atleti che hanno indossato la maglia della Nazionale italiana di cui due quella della Nazionale maggiore Tommaso Moccia e Evelina Cataldo che ha vinto due titoli italiani assoluti.

Abbiamo anche vinto tre volte la fase nazionale dei giochi della gioventù.

Anche Maria Antonietta Ferraro, mia figlia, ha avuto il bronzo alle Universiadi. Era iscritta all’Università di Pisa e, avendo superato le selezioni, partecipò alle gare vincendo la medaglia di bronzo.

Anche Chiara Romano ha vinto il bronzo alle Universiadi.

D: Come ha iniziato la sua attività di istruttore?

R: Tutto iniziò con un progetto per le scuole di Castelvetere (AV) e Montemarano (AV). Ho iniziato ad allenare Natalia nello scorso anno e si è tesserata dal 1° gennaio.

D: Dove si svolgono gli allenamenti?

R: Dobbiamo ringraziare il  Comune di Castelvetere che ha realizzato un impianto coperto dedicato al tiro con l’arco e ci ha messo a disposizione due campi all’aperto dove possiamo allenarci. Fortunatamente, visto anche i successi realizzati, sia la scorsa amministrazione che quella attuale si prodigano per sostenerci.

D: A che età si può iniziare?

R: Anche verso gli 8-9 anni, dipende dalla conformazione fisica dell’allievo. È molto importante riuscire a far partecipare gli allievi ai Giochi della Gioventù sin da piccoli e a vincere perché man mano che crescono perdono interesse per dedicarsi ad altro. Se non rimangono delusi è più facile che continuino.

D: Con che frequenza si allenano gli atleti che affrontano le competizioni?

R: È soggettivo. Vanno da un minimo di 100 fino a un massimo di 300 frecce al giorno.

Ma l’importante non è la quantità dei tiri, piuttosto la loro precisione. Se si commettono degli errori è più facile ripeterli se si fanno molti tiri di continuo. L’allenamento proficuo è quello che consente di pensare all’errore e di eliminarlo consentendo il perfezionamento.

C’è da considerare che le gare sono piene di tensione e che un arciere deve tirare in media 140 frecce. Quindi bisogna saper ben moderare la tensione che si accumula.

Io dico che ogni freccia tirata è una decisione presa.

D: Come si impara a gestire l’emotività?

R: Bisogna arrivarci per grado. È molto diverso tirare in una gara dal tirare per conquistare un titolo.

D: E questo si insegna durante gli allenamenti?

R: Si, in special modo ai più piccoli.

 Ad esempio a loro, durante l’allenamento, non faccio quasi mai utilizzare il bersaglio da gara ma dei palloncini o altro. Così facendo scaricano la tensione. Tutto questo va trasferito in una gara. È necessario anche saper moderare gli equilibri perché non sempre un arciere bravo fa da traino agli altri meno capaci ma può anche essere un freno.

Molto importante è sempre, per usare un’espressione del calcio, fare azione di spogliatoio.

Non posso far altro che augurare il meglio alla Compagnia degli Arcieri del Vecchio Castello.

Grazie a Michele Ferraro e buon lavoro.

Maria Paola Battista

@riproduzione riservata WWWITALIA.EU

 

Print Friendly, PDF & Email

About Maria Paola Battista

Amo ascoltare, leggere, scrivere e raccontare. WWWITALIA mi dà tutto questo. Iniziata come un’avventura tra le mie passioni, oggi è un mezzo per sentirmi realizzata. Conoscere e trasmettere la conoscenza di attori, artisti, scrittori e benefattori, questo è il giornalismo per me. Riguardo ai miei studi, sono sociologa e appassionata della lingua inglese, non smetto mai di studiare perché credo che la cultura sia un valore. Mi piace confrontarmi con tutto ciò che è nuovo anche se mi costa fatica in più. Attualmente mi sto dedicando alla recensione di libri e all'editing. Ho scritto, inoltre, diverse prefazioni a romanzi. Grazie ai lettori di WWWITALIA per l’attenzione che riservano ai miei scritti e mi auguro di non deluderli mai. mariapaolabattista@wwwitalia.eu

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.