Pedagogia. Il disturbo Bipolare

Il disturbo Bipolare influisce sugli aspetti comportamentali,relazionali,sociali ed affettividi una persona e determina difficoltà nel confronto e nel rapportocon il prossimo, a cui consegue una sofferenza personale. La complessità in materia di patologia mentale, ha favorito nel tempo l’insorgere di diversi pregiudizi e stereotipi nell’opinione pubblica. Negli ultimi tempi si è evidenziato un incremento dell’interessee si è implementata la fiduciaverso la psicologia e lapsichiatria. Si nota dunque il bisogno di approfondimento scientifico e un atteggiamento critico rispetto alle disamine e narrazioni troppo superficiali che si rincorrono sui social media, in alcune trasmissioni televisive, sulla stampa. Si calcola che circa il 50% delle persone, nel corso della vita soffra di un disturbo mentale, con sintomi da lievi a gravi, ma solo il 20% circa di esse ricorra a un clinico. 

Gli specialisti per redigere la diagnosi osservano la gravità e la frequenza dei sintomi e la loro ricaduta sulla qualità di vita. Le cause delle malattie mentali vanno ricercate in generale in una analisi di tipo multifattoriale che riguarda sia elementi genetici che biologici, psicologici e ambientali. Gli studiosi ritengono che la matrice preponderante sia quella genetica come evidenziato da diverse ricerche scientifiche. Le malattie mentali si sviluppano negli individui con un patrimonio genetico che li rende predisposti a esse, tale vulnerabilità poi va a intersecarsi con eventi particolarmente dolorosi che possono accadere nel corso della vita. Individuare la giusta terapia per ogni persona con disturbo mentaleè tuttora complesso a causa dell’eterogeneità dei casi che richiede una differenziazione in base alla situazione. Riconoscere isegnalidi unapatologia mentalenon è semplice, né tantomeno lo è l’accettazione per una personadi avere bisogno di un intervento psicologicoe/opsichiatrico. Il percorso per la ricerca diaiuto clinico è lungo nel caso un paziente lo chieda pressogli enti locali prepostise non è in grado di accollarsi il costo dellaterapia presso specialisti privati.

La testimonianza di C.

Dal libro Bipolari in diretta – autrice Chiara Vergani

Writers edizioni

La mia storia: mi accorgo di essere bipolare nel 2015 a seguito di episodi aggressivi verso mio marito, alzavo le mani. Tutto ciò a causa dell’apertura di un’attività commerciale che mi ha stressato molto. Mi rendo conto che ho una famigliarità con mia nonna per il disturbo bipolare. Io l’avevo latente e con questo stress mi è scoppiato. Così mi rendo conto di avere un problema e vado da diversi specialisti: psichiatri e psicologi, almeno sette/otto sia privati che in pubblici. In questo periodo ho utilizzato sia alcol che erba. Tale mix mi ha provocato una mania più forte del consueto. Vado fuori controllo con l’apertura di un secondo esercizio commerciale. Mi faccio ricoverare in psichiatria. Mi sentivo piuttosto fuori, non dormivo per niente. Il primo campanello d’allarme è il disturbo del sonno, sia in eccesso quando si è in depressione, che in diminuzione quando si è in mania. Durante il ricovero mi hanno dato sedativi, ho dormito per tre giorni di seguito, dopo 12 giorni mi sono fatta dimettere in accordo con la mia famiglia. La dott.ssa che mi aveva in cura in ospedale mi dà una terapia da cavallo, mi ha bloccato completamente il corpo, non riuscivo più a camminare, ero in sedia a rotelle. Ci sono molti macellai come psichiatri.

Conosco molto bene il mio disturbo bipolare, so come è il mio, a oggi so gestirlo e prevenirlo. Da un anno e mezzo sono lucida, non vado in mania, l’ultima l’ho avuta a fine 2021 perchè alcol e erba con psicofarmaci mi hanno scatenato la mania. Fumavo erba non per sballarmi ma per rilassarmi. Io prendo tantissimi psicofarmaci, quindi non posso assumere alcol, o pochissimo, un paio di bicchieri a settimana. Chi è in cura farmacologica con Litio non può abbinare sostanze di alcun tipo, altrimenti si va in tilt. Ho 47 anni e ho il disturbo da 8 anni, però dal 2022 va meglio, non sono perfettamente stabilizzata, tuttavia ci sono vicina. Prendo sia 2 capsule di Resilient che è Litio a rilascio prolungato. Ogni bipolare ha una cura specifica, ognuno deve prendere 3 o 4 farmaci, non uno solo. Io prendo: lo stabilizzatore dell’umore che per me è il Litio, poi a volte vengono abbinati altri stabilizzatori, io per esempio ho il Tegretol di cui prendo 3 capsule da 200 mg, il Resilient 2 capsule da 83 mg, il Tavor una capsula da 2,5 mg e l’antidepressivo il Cipralex 15 gocce. Lo psichiatra cuce una cura mirata per ogni paziente e va per tentativi fino a quando trova la quadratura del cerchio puntando alla stabilizzazione del soggetto. Altre persone prendono il Depachin che però fa aumentare molto di peso.

Quando avevo la mania, cioè tutta me stessa era triplicata, tutto era all’ennesima potenza, dal sesso, alle spese folli, avevo la sensazione di essere invincibile, di essere

molto bella, capace di fare tutto. Ora mentre ti parlo mi senti lucida, in passato non lo ero. Ho scritto degli aforismi che se vuoi te li invio, magari mischiavo delle idee con qualcosa che sapevo già. Nei periodi di mania si eleva all’ennesima potenza in me il discorso di aiutare e proteggere le donne, di creare un’associazione, anche se non sapevo come fare, in mania ho sempre avuto questo pensiero. Anche gli aforismi sono incentrati sul tema. Ho sempre voluto il rispetto per le donne.

La mia qualità di vita attuale è piuttosto buona, in passato non lo era, ho fatto lunghi periodi di depressione in cui rimanevo stesa a letto tutto il giorno, stavo malissimo, sentivo che non avevo voglia di niente, solo di dormire. Non ho mai tentato il suicidio, ho un figlio maggiorenne e non vorrei mai dargli un dolore di questo tipo. Le mie depressioni sono sempre state scatenate da eventi esterni e dopo una mania, è scientificamente provato che poi si cade giù in depressione e questa fase può durare anche sei mesi. Infatti il disturbo bipolare è caratterizzato da periodi di up e di down. Questo disturbo fa stare male perché si vive come in un’altalena, senza sicurezza, non si è mai uguali al giorno prima. Le persone normali hanno dei piccoli picchi e ciò si chiama “normotipia”, sono piccole collinette, invece il bipolare è tutto sballato.

Attualmente sono single, la separazione da mio marito è avvenuta in seguito alla mia patologia, oggi siamo in buoni rapporti. Dopo la separazione sono andata in mania, eccesso di uomini, rottura di oggetti in casa per la rabbia. Ho lanciato un cellulare nuovo dalle scale del reparto di psichiatria mentre stavo andando di mia volontà. Non ho mai avuto un TSO, sono sempre andata spontaneamente in ospedale. Mi sono sottoposta anche a una terapia con degli elettrodi. Poi ho fatto anche una riabilitazione in un centro specifico per i disturbi dell’umore, in realtà non mi è servito molto. Successivamente ho conosciuto un’amica che mi ha consigliato il mio attuale psichiatra a pagamento, con la mutua non risolvi niente, per avere risultati bisogna andare a pagamento da luminari della patologia, altrimenti non esci dalla malattia. La prima visita con questo illustre specialista mi è costata 300 euro, i controlli 150 euro. La svolta è stata l’autoconsapevolezza del mio disturbo associata all’incontro con il luminare con cui mi sono confrontata in modo empatico. Secondo me con uno specialista deve esserci un rapporto empatico per intraprendere un percorso di cura, in quanto ti devi fidare e gli devi raccontare tutte le tue problematiche con sincerità. 

Mi sento di consigliare a chi sente di avere un problema, di rivolgersi a uno psichiatra con fiducia per uscire dal tunnel. Tu ci devi mettere anche del tuo, la medicina è un supporto, ma non fa tutto, fa un pezzetto.

Se vuoi aggiungi qui sotto alcuni aforismi che ho scritto in un periodo di forte mania qualche anno fa.

©Riproduzione riservata

Print Friendly, PDF & Email

About CHIARA VERGANI

Chiara Vergani, insegnante, pedagogista, formatrice sulle problematiche del bullismo, specializzata in criminologia e tutela del minore. Tiene conferenze in tutta Italia, interviene in molti programmi televisivi e radiofonici, collabora con diverse testate giornalistiche. Ha pubblicato Lo scacco rosso. Storie di bullismo (2018); Mai più paura. Il bullismo spiegato a tutti (2019); Il mondo si è fermato. Non voglio scendere (Ebook 2020); Le voci della verità (2020); Libere dall’inferno (2021); Professione docente in tempi di guerra (2022); Bipolari in bilico (2022); Io sono Darty (2023); Soft skills (2023).