Pedagogia. People pleasing

Il “people pleaser” è la persona che avverte un estremo bisogno di compiacere il prossimo per sentirsi accettata e apprezzata, mettendo in secondo piano le proprie necessità. “People pleasing” è un paradigma di condotta in cui un individuo dà priorità ai bisogni, ai desideri o alle aspettative degli altri rispetto ai propri, spesso al punto da trascurare il benessere personale. Ciò può derivare dal desiderio di evitare conflitti e ricevere approvazione. Tale atteggiamento è favorevole nel breve termine, ma poi può portare a stress, risentimento, esaurimento e perdita di identità personale nel tempo. Vediamo quali sono i segnali: difficoltà a dire di no, accettare sempre le richieste, anche quando è scomodo o contrario ai propri interessi; evitare i conflitti, ovvero fare di tutto per mantenere la pace, anche a costo personale; impegno eccessivo ad assumersi troppe responsabilità o compiti per compiacere gli altri; cercare la convalida: fare molto affidamento sull’approvazione degli altri per la propria autostima; sentimenti repressi, cioè ignorare o nascondere le proprie emozioni per rendere felici gli altri; scusarsi eccessivamente: chiedere scusa anche quando non è necessario, per evitare disapprovazione. Le cause del bisogno di piacere alle persone trova fondamento in una bassa autostima, nella convinzione che il proprio valore sia legato a quanto si può fare per gli altri, ll paura del rifiuto, quindi preoccuparsi che dire di no o stabilire dei limiti porterà a non piacere o ad essere abbandonati; condizionamento infantile, essere cresciuto in un ambiente in cui la conformità era premiata o attesa; perfezionismo: il desiderio di essere visti come impeccabili, che spesso porta a sovraccaricarsi. Le conseguenze del people pleasing si annoverano nel burnout, esaurimento fisico ed emotivo derivante dal prendersi costantemente cura del prossimo; nel risentimento: sentirsi frustrati o amareggiati verso gli altri che approfittano di comportamenti graditi alle persone; nella perdita di identità: diventare insicuri dei propri desideri o bisogni dopo aver costantemente dato priorità agli altri e nelle relazioni sbilanciate: rapporti in cui una persona dà molto più di quanto riceve. Per rompere il ciclo va acquisita innanzitutto l’autoconsapevolezza riconoscendo quando e perché si adotta un comportamento gradito alle persone. Inoltre è di fondamentale importanza stabilire dei limiti, imparare a dire di no per proteggere tempo ed energia. Praticare l’assertività aiuta poiché vi è la comunicazione dei bisogni e sentimenti in modo aperto e rispettoso. Offrire priorità alla cura personale, dedicare tempo ai propri bisogni riconoscendo che il benessere è importante per ognuno. Sfidare le fissazioni: lavorare per cambiare la convinzione che il valore individuale sia legato all’approvazione degli altri. Cercare supporto: parlare con un terapista o un consulente può aiutare ad affrontare cause profonde e costruire abitudini più sane. Liberarsi dal people pleasing può essere difficile, ma porta a relazioni più autentiche e a un senso di sé più sano.

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About CHIARA VERGANI

Chiara Vergani, insegnante, pedagogista, formatrice sulle problematiche del bullismo, specializzata in criminologia e tutela del minore. Tiene conferenze in tutta Italia, interviene in molti programmi televisivi e radiofonici, collabora con diverse testate giornalistiche. Ha pubblicato Lo scacco rosso. Storie di bullismo (2018); Mai più paura. Il bullismo spiegato a tutti (2019); Il mondo si è fermato. Non voglio scendere (Ebook 2020); Le voci della verità (2020); Libere dall’inferno (2021); Professione docente in tempi di guerra (2022); Bipolari in bilico (2022); Io sono Darty (2023); Soft skills (2023).