QUATTROCENTO di Susana Fortes ed. TEA p.384, 2009

         Il romanzo è un giallo ambientato a cavallo tra i nostri giorni e il 1478. I misteri celati all’interno di un dipinto di Pierpaolo Masoni, vengono portati alla luce da una giovane dottoranda in storia dell’arte, Ana Sotomayor,  che giunge a Firenze con una borsa di studio per approfondire lo studio dell’artista.

A raccontare la storia i diari ritrovati del pittore e un tuffo nel XV secolo, parallelamente allo svolgersi dell’indagine, in cui la studentessa era stata condotta come richiamata dal dipinto. Una storia d’amore che sboccia e si sviluppa tra i ricordi del padre perduto e la possibilità di vivere a Firenze, trascina Ana in un’altra emozionante avventura. Lo scritto è fluido e il contrasto tra i capitoli ambientati alternativamente in epoche molto diverse rendono la lettura interessante. Anche se non si tratta di un giallo classico, l’attesa della soluzione si mantiene sempre alta. Gli elementi dell’indagine sono soprattutto storici, mentre l’oggetto, cioè il dipinto, offre solo indizi, pur aiutando a riflettere su illuminanti connessioni logiche. Al centro della storia la congiura dei Pazzi, ordita ai danni di Lorenzo e Giuliano de’ Medici, dove quest’ultimo troverà la morte. Il palcoscenico la più classica Firenze del Quattrocento, che vede muoversi, Leonardo da Vinci, Poliziano e tutti i protagonisti di quel florido periodo della Signoria.

                                                                                                              Eleonora Davide

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