REA VINCE IL PRIMO ROUND IN TAILANDIA

 

 

 

In Tailandia le Kawasaki hanno ristabilito lo “status quo”, Jonathan Rea vince la gara, seguito dal compagno di squadra, con un netto vantaggio sugli inseguitori. Il giovane van der Mark si aggiudica il podio con la Honda.

 

In Australia le Kawasaki non erano apparse così superiori e nonostante i trionfi di Rea sembrava che sia le Ducati che le Honda potessero giocarsi la vittoria. Tuttavia, il circuito australiano ha la fama di rendere imprevedibili le gare e al “Chang International Circuit” in Tailandia la musica cambia.

Allo scattare dei semafori van der Mark perde la prima posizione acquisita in qualifica e viene sfilato dalle “verdone” giapponesi. Questa volta a prendere le redini della corsa è Tom Sykes, che ritrova finalmente un buon ritmo e un buon feeling con la sua moto. Il pilota britannico mantiene saldamente la testa della gara senza, però, riuscire a scollarsi di dosso il compagno di squadra. Jonathan Rea gestisce la seconda posizione con cautela e al terzultimo giro tira la stoccata vincente e beffa Sykes. A quel punto Rea agguanta la trentaduesima vittoria in carriera e la terza stagionale, ricordando a tutti che il numero uno sulla carena non è lì per caso.

Le Ducati, come nello scorso weekend, mostrano delle buone prestazioni ma il distacco dalle Kawasaki alla fine della gara è abissale, circa diciassette secondi. A peggiorare le cose è il continuo duello tra i ducatisti Davide Giugliano e Chaz Davies, spettacolare per gli spettatori ma controproducente per il risultato di squadra. La conclusione della lotta è la caduta del nostro Giugliano, che scivola nel tentativo di insidiare Davies. Già nelle qualifiche erano apparse delle tensioni tra i due, se ciò dovesse continuare ne risentirebbe tutta la squadra.

Ora veniamo a Michael van der Mark, l’olandese che oggi è salito sul terzo gradino del podio. Ricordiamo che questo pilota classe ’92 ha vinto il titolo iridato in supersport nel 2014 e si è aggiudicato due volte l’estenuante 8 ore di Suzuka. Il suo talento e la sua guida irruenta gli permettono di fare ottimi risultati, anche se in questa occasione si è lamentato un po’ del comportamento della sua moto, per via del freno motore eccessivo e di altri parametri tecnici. Il compagno di squadra, invece, non è altrettanto fortunato; infatti, Nicky Hayden è costretto a ritirarsi nel bel mezzo della gara, tradito dalla sua CBR 1000.

A questo punto non resta che attendere la conclusione del Gp di Tailandia con la gara della domenica.

Risultati gara 1

@Riproduzione Riservata                                                       Flavio Uccello

 

 

 

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