Recensione “Il Rombo della Fenice” di Flavio Uccello

Ne Il Rombo della Fenice di Flavio Uccello leggiamo una storia che si snoda tra le strade della Roma di fine anni ‘90, in cui echeggiano i rombi dei motori che si sfidano in adrenaliniche gare clandestine, grazie alle quali conosciamo Miki. Il nostro giovane protagonista è un ragazzo temprato dalle difficoltà della vita, che cerca di conquistare il proprio posto nel mondo tramite la passione per i motori, eredità del padre prematuramente scomparso.
Miki ha l’aspirazione di diventare un pilota ed è un formidabile meccanico; nel suo garage sistema il proprio bolide per inseguire il suo sogno. Il pilota è innamorato di Carla, dolce e ambiziosa studentessa di medicina. Sul loro amore, tuttavia, si staglia la minacciosa ombra
del padre della ragazza: Gianfranco Speranza, criminale malavitoso e senza scrupoli, disposto a tutto pur di separare i due.
Questo avvincente intreccio urbano sa coinvolgere tutti i lettori, tra atmosfere tese e situazioni in bilico, con personaggi intriganti e affascinanti, fra cui spicca Franco, amico furbo e coinvolto in giri poco puliti.

Essenziali sono le descrizioni tecniche delle vetture, delle moto e delle loro componenti, rese in modo così dettagliato e accurato da strizzare l’occhio agli appassionati di motori e agli addetti ai lavori. Tra tutte, spicca, ovviamente, quella della vera protagonista del racconto: la leggendaria BMW M3 E30, la Fenice del titolo, ma anche le moto, come la meravigliosa Honda Four 750, non sfigurano di certo.

In una Roma notturna, ricostruita dall’autore in maniera scrupolosa e puntuale, le corse clandestine, osteggiate dalla stradale, sono descritte in modo tale da rendere a pieno la dinamicità e la velocità delle azioni, delle manovre e dei pensieri dei piloti in esse impegnati. I caratteri dei personaggi (anche di quelli secondari) sono delineati così da entrare
facilmente nella loro psicologia, immedesimandosi in essi e nelle loro scelte.
La fine del millennio, con il suo cambio di valori e l’avvento delle nuove tecnologie, influenza notevolmente le vite dei personaggi di quest’opera, in cui fondamentali sono anche i riferimenti musicali, che fanno da colonna sonora alle vicende narrate. La lettura risulta
scorrevole e coinvolgente, grazie all’avvicendarsi rapido delle situazioni e delle frasi, che rendono il tutto agile e piacevole. Consigliato per chi vuole un’esperienza culturale a tutto tondo, fra motori, paesaggi e musica.

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About Francesco Medugno

26 anni, laureato in Lettere classiche, ama il Moto GP. Scrupoloso e preciso, la sua altra passione è il Cinema. E' giornalista pubblicista. Sta sperimentando nuovi modi di comunicare. https://www.facebook.com/ffranciscake13 Per contatti francescomedugno@wwwitalia.eu