ROSSI E YAMAHA. TORNARE NON E’ MAI FACILE!

Ritornare non è mai facile. Soprattutto quando si torna dove si è stati grandi e si è rimpianti. E la notizia del ritorno di Rossi alla Yamaha nel caldo ferragosto di Brno, la scorsa estate, è di quelle che infiammano gli animi degli appassionati. L’annuncio dell’accordo tra Valentino e la scuderia nipponica ha fatto passare in secondo piano gli ultimi gran premi del

2012 del Dottore con la Ducati, un matrimonio mai sbocciato, mai entusiasmante, nonostante fossero molti in Italia i tifosi a sperare in un binomio vincente, tutto “made in Italy”, tra Rossi e la Rossa. Ma i risultati non sono mai arrivati e vedere Rossi battagliare per le ultime posizioni era un colpo al cuore per i suoi numerosi tifosi. Valentino e la Yamaha ne hanno fatta di strada insieme, a partire da quel lontano 2004, la prima gara (video), a Welkom (Sud Africa), la loro prima vittoria e quel bacio, rimasto leggendario, di Rossi alla sua M1. Quel Rossi, “irritante” agli avversari per il modo in cui guidava la sua moto, nell’estate del 2003 aveva deciso di abbandonare la Honda (video dell’ultima gara con la Honda), da tutti considerata la più forte e, secondo i suoi detrattori, motivo principale delle sue vittorie, per passare alla Yamaha, considerata dagli addetti ai lavori come l’eterna incompiuta, una moto che non avrebbe mai potuto vincere contro lo strapotere della Honda.

Ma Rossi e il suo gruppo di lavoro sono riusciti nell’impresa di renderla competitiva prima e, poi, addirittura vincente. Non è difficile capire che non si tratta solo di un semplice rapporto di lavoro, ma di un’amicizia, forse di un amore. Dopo l’infortunio del Dottore al Mugello nel 2009, entrambe le parti hanno ritenuto giusto prendersi una pausa di riflessione, per trovare nuovi stimoli e nuove sfide. Durante questi 2 anni le cose però sono cambiate: alla Yamaha c’è un nuovo “gallo” dalla cresta ai massimi storici, Jorge “Martillo” Lorenzo, fresco campione del mondo e c’è da scommettere che, alla prima occasione, farà pesare questa sua posizione di prevalenza nei box sul “nuovo arrivato”. Vincere un mondiale è fantastico, ma vincerlo per di più battendo Rossi con la stessa moto è un’altra storia. Il Dottore, dalla sua, vuole tornare a vincere e qualche podio sporadico in 2 anni lo ha reso ancora più affamato di prima. Certo non sarà il favorito: ha contro i terribili ragazzi spagnoli, Lorenzo, Pedrosa e Marquez. Ma, come si dice, l’appetito vien mangiando, ed è molto probabile che nei sogni del Dottore il più ricorrente è rimettere quel 46 davanti alla banda, come faceva prima, con la Yamaha…

Francesco Medugno

 

 

 

 

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