Rugby, Australia e oltre. Paolo Fuoco torna a parlare ai nostri lettori
Paolo Fuoco torna a parlare di sé dopo l’intervista dell’anno scorso. La sua carriera rugbistica ha raggiunto traguardi internazionali, è cresciuto molto personalmente e professionalmente dopo il nostro primo incontro.
Ricordiamo che Paolo è un rugbista italiano classe 2001 che ha dedicato dieci anni della sua vita a perfezionare e allenare le sue capacità per arrivare a grandi livelli, giocando per diverse squadre, tra cui Parma, Benevento, Colorno e, infine, l’Eastwood Rugby. Quando lo avevamo lasciato l’ultima volta era in partenza per l’estero.
Adesso ha accumulato una grande esperienza in Australia e siamo curiosi di come sta proseguendo il suo percorso. Paolo non si concede facilmente alle interviste e, nonostante la sua vita sia attiva sui social, preferisce selezionare bene con chi e come condividere le informazioni personali e professionali. È una persona molto attenta, perspicace e ha una grande capacità di analisi ma è molto riservata. Siamo, dunque, lieti di apprendere informazioni in esclusiva sul suo conto. Vediamo cos’ha da dire Paolo ai nostri lettori.
Paolo, è un piacere averti di nuovo insieme a noi. Dopo l’ultima intervista sono cambiate molte cose.
Certamente, ne sono cambiate, eccome! Adesso arrivo da una stagione con l’Eastwood Rugby in Australia. Il campionato è andato molto bene, la nostra squadra è arrivata terza e si è battuta nelle finali, e il livello generale dei team è estremamente alto.
Insomma, dopo la tua entusiasmante carriera in Italia ti stai affermando anche fuori casa. Com’è per un ragazzo della tua età trovarsi in una grande città dall’altra parte del mondo?
Beh sì, le soddisfazioni sono state molte, ho imparato tanto. È stato bello dimostrare di aver fatto bene in un campionato all’estero così difficile. Molti, in Australia, sono rimasti sorpresi dei miei risultati, nonostante i pregiudizi nei confronti dei giocatori italiani. Ovviamente, non sono il solo, tanti italiani si stanno distinguendo nel panorama internazionale ed essere uno di loro mi riempie di orgoglio. Tuttavia, lavoro a testa bassa, continuando a migliorare e a imparare.
Per quanto riguarda l’aspetto non sportivo, Sidney è una città magnifica, piena di vita. La quotidianità è frenetica, c’è poco spazio per lo svago, la gente è sempre di fretta. Però, nei momenti di relax è una città che sa farti divertire.
Cosa credi di aver acquisito in quest’anno all’estero?
Credo di essere migliorato dal punto di vista sportivo e non solo. Chiaramente, ho acquisito maggiore visibilità, importantissima per il prosieguo della mia carriera. Non ti nascondo che, insieme al mio staff, sto valutando le opzioni migliori per il mio futuro, ferma restando la grande soddisfazione maturata con l’Eastwood Rugby.
Siamo contenti che questo tuo percorso stia portando i frutti di tanti sacrifici, come ci raccontavi nella precedente intervista. Cos’altro vuoi dire ai nostri lettori?
Ci tengo a sottolineare che il rugby è una parte importante della mia vita ma non è tutto. Non ho dimenticato i valori che mi ha trasmesso la mia famiglia, e in futuro voglio essere ricordato per la persona che sono e non esclusivamente come Paolo il ‘rugbista’. La mia carriera procede bene e sono contento, ma non mi precludo niente per il futuro, voglio portare avanti tante altre passioni e interessi che ho maturato negli anni.
Ricordiamo bene i tuoi sogni e le tue aspirazioni, come il cinema. Ti facciamo un grande in bocca al lupo, facciamo il tifo per te!
Grazie! E grazie mille per questa intervista. Seguitemi su Instagram e sul mio sito www.paolofuoco.com per restare aggiornati su tutte le novità.
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