Serata d’eccezione con Bungaro all’Hotel de la Ville di Avellino. Presentato il nuovo album

Ieri sera ad Avellino la tappa del tour Maredentro di Tony Bungaro che proseguirà per Londra il prossimo 27 e 28 novembre. Un evento esclusivo che ci fa sentire cittadini del mondo

La nostra terra genera talenti che solo artisti come Bungaro e associazioni attenti come i Senzatempo riescono a mettere in luce.

Grande serata, tante emozioni tra grandi artisti e giovani esordienti sul palco de “I Senzatempo”  il club del jazz di Avellino che quest’anno, come per i precedenti, ha messo in campo un cartellone esclusivo.

Un concerto in acustico nato dalla complicità con il compositore Antonio Fresa. Uno spettacolo incantevole dall’atmosfera calda che ha emozionato il pubblico come solo la musica d’autore sa fare.

Sul palco l’Auditorium dell’Hotel de la Ville di Avellino un’ensemble d’eccezione:

Bungaro – voce, chitarre acustiche

Antonio Fresa – pianoforte

Marco Pacassoni – vibrafono, percussioni, batteria

Antonio de Luise – contrabbasso

Armand Priftuli – violino, viola

Stefano Jorio – violoncello.

Toni Bungaro è autore della colonna sonora di Perfetti sconosciuti e reduce dall’ultimo Sanremo accanto alla meravigliosa Ornella Vanoni ed a Pacifico. Ha collaborato con Morandi, Mengoni, Cortellesi e  Marcoré.  A livello internazionale ha nella sua storia collaborazioni straordinarie con artisti del calibro di Ivan Lins, con cui guadagnò la nomination ai Latin Grammy Awards 2014, Chico Buarque, e Youssou N’Dour sino ad arrivare ad Omar Sosa.

Bruno Fontana al piano

Bruno Fontana al piano

Una piacevolissima sorpresa l’apertura del concerto della cantante pop/soul Cinzia Forino accompagnata magistralmente da Bruno Fontana, giovane pianista jazz  di Avellino.

Una scoperta della nostra terra Cinzia Forino che, come tanti artisti celati perché impegnati in altre attività lavorative non propriamente artistiche, non emergono. Ce ne sono nella storia musicale anche contemporanea da Giusy Ferreri ex cassiera di un supermarket a Roberto Vecchioni che  ha sempre coniugato la sua  trentennale attività di  insegnante di latino e greco a quella di cantautore e scrittore.

Cinzia Forino voce

Cinzia Forino voce

I due artisti hanno eseguito alcuni brani per pianoforte e voce come Je veux – Zaz e  Warwick Avenue – Duffy  preparandoci così alle atmosfere  da film, musica e poesia del concerto.

La Forino, già allieva di Bungaro, esordisce nel tempio del  jazz avellinese e si prepara così ad abbracciare la carriera di interprete e autrice presentandoci in anteprima il suo primo progetto artistico“ I volti dell’Amore” nato dalla collaborazione di musicisti jazz e dalla  contaminazione di generi musicali diversi.

Fondere le diversità di genere e linguaggi per un travolgimento di emozioni è lo scopo del concerto.

Attraverso stili e influenze musicali diversi con cui  i musicisti  si esprimono e l’interpretazione canora di Cinzia Forino nelle diverse lingue, la musica si trasforma in poesia.

Oggi 25 novembre, Giornata mondiale contro la violenza sulle donne, quale giorno migliore per presentarci in  anteprima il suo lavoro che tratta anche di questo, uno dei tanti volti “dell’amore” .

Il Concerto  si propone di esplorare le varie sfumature del sentimento chiamato “amore”   attraverso le canzoni. L’amore dichiarato e quello senza fine, l’amore tradito e le gelosie, l’amore che finisce e l’amore a distanza, quello per la terra o per la vita e gli abbandoni. In un mare di Emozioni.

Uno dei brani più significativi de” I Volti dell’Amore” è sicuramente “Senza appartenere” di Nina Zilli, accompagnata a Sanremo nel 2018 da Sergio Cammariere. E’ dedicata a tutte le donne, soprattutto a quelle che hanno subito traumi ma che hanno trovato sempre il coraggio di affrontarli. Nella canzone si parla della bellezza dell’essere donna a 360 gradi perché le donne sono “indistruttibili ma allo stesso tempo sono fragili come diamanti”. L’autrice si è ispirata agli insegnamenti di sua madre e di sua nonna ma anche alla forza di icone come Nina Simone e Marie Curie che hanno lottato per essere considerate al pari degli uomini e non essere l’oggetto di loro proprietà da esporre.

Ma altri sono i temi trattati in nome “dell’amore” come “Acqua e Ghiaccio di Emma Morrone che parla  dell’anoressia e della bulimia. Perché la musica è un mezzo per dire delle cose, per lanciare dei messaggi di speranza. E’ cultura!

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Le foto sono di Antonio Bergamino

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