Spoleto presenta la candidatura a Capitale Italiana della Cultura 2025
Dal matematico Piergiorgio Odifreddi al geologo Mario Tozzi, dal sacerdote Don Luigi Ciotti all’accademico dei Lincei Massililiano Rinaldi Barchi, fino al paleontologo Giorgio Manzi, al filosofo della biologia Telmo Pievani e all’astrofisico Amedeo Balbi, passando per i meteorologi Andrea Giuliacci e Luca Mercalli.
Sono solo alcuni dei nomi inseriti nel dossier di candidatura di Spoleto a Capitale italiana della cultura 2025 ‘La cultura genera energia’, grandi personalità che si confronteranno su ambiente e sostenibilità, sui cambiamenti climatici, sul futuro del pianeta e dell’umanità.
La presentazione del progetto del Comune di Spoleto, coordinata da Giovanni Parapini, Responsabile della Sede Regionale per l’Umbria, si è svolta questa mattina sotto la cupola geodetica di Richard Buckminster Fuller, Spoletosphere, alla presenza del sindaco Andrea Sisti, dell’assessore alla valorizzazione delle culture, della qualità e della bellezza della Città e del territorio Danilo Chiodetti, del professore Giuseppe Roma, presidente dell’Urban Research Institute, del professore Fausto Elisei, Pro-Rettore Vicario dell’Università degli Studi di Perugia, di Marco Tonelli, direttore artistico di Palazzo Collicola e della dirigente alla valorizzazione delle culture, della qualità e della bellezza della Città e del territorio, Roberta Farinelli.
Un incontro per fare il punto sul lavoro svolto nei mesi scorsi dal Comune di Spoleto insieme agli enti, alle istituzioni culturali e alle associazioni del territorio che ha portato, il 13 settembre, alla presentazione al Ministero della Cultura del dossier di candidatura.
Quattro i concetti principi che hanno guidato tutta la fase di ideazione e progettazione del documento – Crea, Rigenera, Aggrega e Innova -, quattro azioni che l’architetto dell’Ente Sara Spitella ha rappresentato fisicamente in altrettanti totem di oltre due metri di altezza, realizzando di fatto una vera e propria scenografia appositamente ideata per l’incontro e sistemata alle spalle dei relatori.
“Il dossier muove da una nuova declinazione del concetto di sviluppo – ha spiegato il sindaco Sisti – e lo fa con l’ambizione di realizzare quello che è a tutti gli effetti un progetto di territorio, espressione, grazie alla partecipazione attiva dei 54 soggetti coinvolti, della volontà della città. È per questo che, a prescindere dall’esito della candidatura, noi puntiamo a realizzare quanto previsto nel dossier. Non ci stancheremo mai di elaborare progettualità, cercando sempre il massimo dell’unità di intenti possibile”.
Importante, insieme al lavoro svolto dall’Unità di progetto e dal Comitato redazionale del Comune di Spoleto, l’apporto del Comitato tecnico-scientifico, rappresentato questa mattina dai professori Giuseppe Roma, presidente dell’Urban Research Institute e Fausto Elisei, Pro-Rettore Vicario dell’Università degli Studi di Perugia e dal direttore artistico di Palazzo Collicola Marco Tonelli.
“L’Università ha messo a disposizione quelle che sono le sue prerogative e le sue competenze – sono state le parole del professore Fausto Elisei – Stiamo investendo molto a Spoleto, soprattutto sulla qualità. Attraverso la realizzazione del Centro di ricerca per l’innovazione, digitalizzazione, valorizzazione e fruizione del patrimonio culturale e ambientale puntiamo a creare un soggetto in grado di sostenersi, di finanziarsi e di durare e crescere nel tempo. Siamo moto soddisfatti del tipo di rapporto che stiamo costruendo con l’amministrazione: insieme sapremo cogliere le opportunità che ci verranno messe a disposizione dall’Italia e dall’Europa”.
“Noi siamo qui perché intendiamo vincere – ha aggiunto il professore Giuseppe Roma – Agiamo attraverso la cultura, con un dossier articolato per progetti ed eventi che hanno al centro la creatività e la rigenerazione. La cultura ha una dimensione sociale fortissima, è inclusione. Se non si arriva ai cittadini che sono i veri depositari di questa cultura si fa qualcosa di vecchio. La concezione di questo dossier è innovativa proprio per questo, perché nasce dall’inclusione e da una grande capacità di aggregazione”.
“La cupola di Fuller campeggia sulla copertina della candidatura come elemento iconico e significante, come simbolo unificatore di tutti questi concetti, cui si aggiunge il tema centrale dell’energia, in un ideale percorso che dalla Spoletosfera si irradia verso i borghi circostanti – ha aggiunto l’assessore Danilo Chiodetti – Questo concept, esplicitato nel titolo della cultura che genera energia, è ripartito in quattro macro-aree: creazione, con eventi prettamente culturali, aggregazione, attraverso progetti di inclusione sociale, innovazione, con programmi virtuali e multimediali indirizzati ad un pubblico più giovane e rigenerazione, che riguarda le varie iniziative di matrice ambientale”.
Ad entrare più nel dettaglio del programma contenuto nel dossier è stata la dirigente Roberta Farinelli:”Abbiamo coinvolto i giovani talenti dell’orchestra dell’Accademia nazionale di Santa Cecilia insieme al pianista Edoardo Riganti Fulginei e alla stella del balletto Lorenzo Lupi. Avremo con noi la campionessa olimpica Agnese Duranti, che sarà volto e testimonial di Spoleto 2025. Il coreografo francese Josè Montalvo organizzerà a Spoleto nel 2025 un grande momento artistico dedicato alla danza. Per i giovani artisti sarà organizzato un concerto di Frida Bollani Magoni e del violinista Giuseppe Gibboni. Sarà in definitiva un ricco programma culturale con un ricco palinsesto di eventi, che non possiamo anticipare oggi nella sua interezza. Possiamo però già dire che tutto questo andrà oltre il 2025, lasciando in eredità una nuova visione di Spoleto e un nuovo modello di sviluppo”.