TCBO: doppio debutto per il pianista Antonii Baryshevskyi e per il direttore Valentin Uryupin

In programma pagine di Respighi, Šostakovič e Čajkovskij. Sabato 23 novembre ore 20.30, Teatro Comunale di Bologna

Sono entrambi ucraini e sono nati a soli tre anni di differenza: si tratta del pianista trentunenne Antonii Baryshevskyi e del direttore d’orchestra trentaquattrenne Valentin Uryupin, che saliranno per la prima volta sul palco del Teatro Comunale di Bologna per il concerto della Stagione Sinfonica in programma sabato 23 novembre alle ore 20.30.

Baryshevskyi, che ha iniziato a suonare il pianoforte a sei anni e ha ottenuto riconoscimenti di rilievo come il Primo Premio al Concorso Internazionale “Arthur Rubinstein” di Tel Aviv e il Premio del Pubblico e quello della Critica al Concorso Internazionale “Ferruccio Busoni” di Bolzano, interpreterà la Fantasia slava in sol minore per pianoforte e orchestra di Ottorino Respighi e il Concerto n. 2 per pianoforte e orchestra op. 102 di Dmitrij Šostakovič. Sul podio dell’Orchestra del Comunale Uryupin proporrà anche la Sinfonia n. 3 in re maggiore op. 29 “Polacca” di Pëtr Il’ič Čajkovskij. Formatosi al Conservatorio di Mosca, dopo aver suonato in tutto il mondo come clarinettista Uryupin ha intrapreso la carriera di direttore d’orchestra e dal 2011 è Direttore residente dell’orchestra MusicaAeterna presso l’Opera di Perm, fondata nel 2004 da Teodor Currentzis.

Composta nel 1903 ed eseguita per la prima volta l’anno seguente proprio a Bologna, al Teatro Duse, la Fantasia slava testimonia l’influsso di Stravinskij e Rimskji-Korsakov sul primo Respighi. Non a caso, in quegli anni, l’autore della celebre “trilogia romana” ricopriva il ruolo di Prima viola nell’Orchestra del Teatro Imperiale a San Pietroburgo. Con il Secondo Concerto per pianoforte e orchestra di Šostakovič si passa a pagine insolitamente fresche e brillanti, rispetto alle tinte cupe e drammatiche tipiche del compositore: il lavoro pare rappresentare una sorta di “squarcio gioioso”, forse per il fatto che si trattava di un regalo per i diciannove anni del figlio pianista Maksim Dmitrievič – che lo eseguì nel 1957 a coronamento del suo percorso accademico al Conservatorio di Mosca –, forse poiché rispecchiava un certo senso di liberazione vissuto in Russia dopo la morte di Stalin. Chiude il programma della serata la Sinfonia n. 3 in re maggiore op. 29 detta Polacca, probabilmente in riferimento all’ultimo movimento “Allegro con fuoco”, composta nel 1875 da Čajkovskij; l’unica nella sua produzione articolata in cinque movimenti e scritta nel modo maggiore, se si esclude l’incompiuta Sinfonia in mi bemolle maggiore.

Il concerto sarà registrato e trasmesso in differita su Radio3 Rai.

I biglietti – da 37 a 10 euro – sono in vendita sul sito www.tcbo.it e presso la biglietteria del Teatro Comunale di Bologna. Il giorno del concerto presso la biglietteria a partire da un’ora prima dell’inizio dell’evento.

Si avvicina la chiusura della Stagione Sinfonica 2019 del Comunale di Bologna, il cui decimo e ultimo concerto è previsto giovedì 28 novembre al Teatro Manzoni con la Quinta Sinfonia di Mahler diretta dall’israeliano Dan Ettinger.

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