Un italiano alla guida del dipartimento della Società dei Bibliophiles de Paris. Intervista ad Adelino Di Marino

Una passione smisurata per i libri, nata quando era ancora un bambino, diplomato presso il Liceo artistico con indirizzo in Beni Culturali, una Laurea in Beni Archivistici e Librari presso l’Università di Salerno, un master in Catalogazione del Libro antico e tanta pratica presso biblioteche pubbliche e librerie antiquarie in Italia, Francia e Portogallo. Così il dottor Adelino Di Marino, avellinese, è stato nominato direttore del Dipartimento Scientifico di Ricerca di Libri Rari e Antichi della Società dei Bibliophiles de Paris. L’istituzione, fondata nel 1895 a Parigi, riunisce studiosi di libri antichi e rari, in particolare della letteratura e storia francese e al nostro esperto è stata affidata la guida dei ricercatori impegnati in tali studi.

Considerandolo un orgoglio italiano in virtù della sua presenza in un posto apicale di una società esclusiva, abbiamo voluto fargli alcune domande per permettere ai nostri lettori di conoscere la sua storia.

Dottor Di Marino, noi abbiamo il piacere di conoscerci poiché lei è responsabile della Biblioteca della sede generalizia della Congregazione benedettina delle suore di Maria SS. di Montevergine, a Mercogliano, la cui attività seguiamo con molto interesse. Non le nascondo il piacere che mi ha fatto la notizia della sua nomina. Si può dire che lei sia un orgoglio italiano all’estero. Mica ha intenzione di trasferirsi?

No, per il momento non è nelle mie intenzioni. Ho fatto la scelta di restare qui, recandomi a Parigi periodicamente per seguire i lavori del dipartimento della Società. Mi ha onorato molto questa nomina che, a dire il vero, non mi aspettavo. Recentemente sono entrato nella società, presentato da un socio, mio cliente, e mi sono ritrovato in un ambiente molto accogliente. Contrariamente a quanto si dice, i francesi mostrano di amare molto l’Italia e si sono sempre mostrati disponibili e gentili con me si dal mio primo viaggio.

Ne ha fatti parecchi?

Beh si, soprattutto dallo scorso dicembre, con l’apertura di un mio ufficio privato a Parigi, ho viaggiato spesso in quanto ho in corso anche alcuni importanti progetti con dei collezionisti parigini.

Ora con la nuova nomina, arrivata durante il mese di agosto, i miei viaggi si intensificheranno. 

Col dipartimento siamo già al lavoro e siamo riusciti a recuperare, in Olanda, un importante codice medievale, realizzato a Parigi nel XIV secolo e contenente oltre 80 splendide miniature, che ora è in fase di studio e analisi della mia splendida équipe di lavoro.

È così che è entrato in contatto con i Bibliofili francesi, quindi, e, oltre alla prestigiosa nomina, la sua foto è sulla copertina del Bollettino riservato ai soci, contenente, oltre a quella fatta a lei, le interviste a illustri personaggi della Cultura francese come quella al direttore della Biblioteca di Versailles. È contento?

Si, sono stato molto felice di apparire anche sul Bollettino dei Bibliophiles de Paris, una rivista importante. Vedere una mia intervista ed il mio nome accanto a quello del direttore della Biblioteca di Versailles e ad altri importanti personaggi della cultura francese è stato motivo di grande orgoglio non solo per me, ma anche per le persone a me vicine.

È un lavoro che si fa per passione, immagino. Richiede molta applicazione, la conoscenza vasta della storia e della letteratura e molto intuito, che a quanto pare non le manca. Lei è un valutatore di testi per collezionisti, vero?

Si è un lavoro che richiede molta conoscenza e non si smette mai di imparare, ma è anche un lavoro che va imparato sul campo, stando a contatto con esemplari antichi, esemplari importanti, testi davvero rari che ho avuto modo di vedere e toccare durante la mia formazione. Per questo ringrazio molto un libraio di Parigi, che ha condiviso con me la sua esperienza. Mi sono reso conto che viaggiare, studiare e lavorare con numerosi testi antichi è stato fondamentale e ritengo di aver fatto la scelta giusta nella mia vita, in quanto ho avuto tra le mani esemplari che, chiuso in una biblioteca pubblica, non avrei mai potuto vedere e analizzare, per citarne alcuni tra i più importanti: il De revolutionibus orbium coelestium di Copernico del 1543, o la bellissima e rarissima Hypnerotomachia Poliphilii stampata da Aldo Manuzio nel 1499 o ancora opere come il Malleus Maleficarum, di quest’ultima sono stato anche un intermediario di un esemplare stampato nel 1519, probabilmente una delle edizioni più belle con un frontespizio decorato.

Mi incuriosisce un’altra notizia che la riguarda: la sua passione per le pubblicazioni sulla stregoneria e l’occultismo. Un tema forte, spaventoso. Ce ne parla?

Si, è al quanto particolare. Ho deciso di specializzarmi in questo tipo di testi, anche perché molti dei miei clienti richiedevano proprio questo tipo di libri, tra l’altro molto rari. Ho sempre manifestato un interesse per questo argomento dal momento in cui son cresciuto ascoltando superstizioni locali e racconti di streghe e fantasmi. Non è un argomento che deve intimorire, alcuni di questi argomenti occulti riguardano la religione e molti testi sono stati scritti da uomini di chiesa come il gesuita Martin Del Rio o Girolamo Menghi dell’Ordine dei Frati Minori Osservanti. Pertanto mi sono interessato talmente tanto a questi temi da specializzarmi in alcuni corsi: “Stregoneria e Demonologia” presso la Società degli Studi Religiosi 1949 di Parigi e in “Storia della Stregoneria nei libri e nelle stampe antiche” presso la Saint-Thomas Association di New York. 

Lei può essere quasi definito un influencer, in base ai quasi 30.000 followers che conta il suo account Instagram. Lo scriviamo qui per gli interessati: Adelino Di Marino @rarebooksade. E ha anche un sito dedicato al suo lavoro: adelinodimarino.com. Inoltre, quando è giunto nella biblioteca per cui lavora, ha un po’ stravolto i ritmi della vita del convento, organizzando mostre, presentazioni, fiere ed eventi, attivando una estesa rete sul web, no?

Sono qui perché Madre Ildegarde Grazia Capone, Priora Generale della Congregazione, ha creduto in me, e, conoscendo e apprezzando la mia professionalità, mi ha chiesto di potenziare questa biblioteca, concedendomi piena libertà di azione.  Madre Ildegarde ha sempre avuto molto a cuore la biblioteca, tanto da renderla un punto fermo della Congregazione e dell’Istituto benedettino. In questi giorni abbiamo avuto anche un piacevole riconoscimento: il nostro sito web è stato premiato per essere tra i più visitati e belli (con oltre un milione di visualizzazioni nell’ultimo anno, grazie alla Fiera del Libro e alla partecipazione di Isabel Allende) e siamo stati inseriti nella “Sezione Web Cultura in Europa” per il Website Project Award 2022 di Los Angeles in California (websiteprojectcalifornia.wordpress.com). Sono belle soddisfazioni per la comunità benedettina, oltretutto oggi contiamo un patrimonio librario di circa 80.000 volumi.

Chi può scordare la fiera del libro, due edizioni (2020 e 2021) davvero ricche, la seconda con 85 autori, per le quali lei ha costruito, come ha fatto anche per la Biblioteca, il sito web e tutte le ricche schede dedicate ai partecipanti e alle loro opere e a cui abbiamo partecipato con interviste e recensioni noi di WWWITALIA. Una bellissima esperienza.

La ringrazio per questa piacevole chiacchierata che ci ha permesso di presentare un’eccellenza italiana nel mondo della Cultura.

Malleus Maleficarum, foto fornita dal Dott. Di Marino

©Riproduzione riservata

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About Eleonora Davide

IL DIRETTORE RESPONSABILE Giornalista pubblicista, è geologa (è stata assistente universitaria presso la cattedra di Urbanistica alla Federico II di Napoli), abilitata all’insegnamento delle scienze (insegna in istituti statali) e ha molteplici interessi sia in campo culturale (organizza, promuove e presenta eventi e manifestazioni e scrive libri di storia locale), che artistico (è corista in un coro polifonico, suona la chitarra e si è laureata in Discipline storiche della musica presso il Conservatorio Domenico Cimarosa di Avellino). Crede nelle diverse possibilità che offrono i mezzi di comunicazione di massa e che un buon lavoro dia sempre buoni risultati, soprattutto quando si lavora in gruppo. “Trovo entusiasmante il fatto di poter lavorare con persone motivate e capaci, che ora hanno la possibilità di dare colore e sapore alle notizie e di mettere il loro cuore in un’impresa corale come la gestione di un giornale online. Se questa finestra sarà ben utilizzata, il mondo ci apparirà più vicino e scopriremo che, oltre che dalle scelte che faremo ogni giorno, il risultato dipenderà proprio dall’interazione con quel mondo”.