Un Normanno a Scalea. Continua il tour di presentazioni del romanzo storico di Eleonora Davide

All’ombra del castello il libro prenderà vita sabato 27 luglio alle 21,00 grazie al cultore di storia locale Ercole Serra, ideatore dell’iniziativa e presidente del comitato Cimalonga, che condurrà la serata, cui parteciperà la storica e scrittrice Gaetana Aufiero. L’appuntamento è sul terrazzo Il Cappero della saletta Cimalonga nel centro storico di Scalea (CS). Sarà presente all’evento anche Nando Manco, direttore del Diogene moderno, giornale di Scalea fondato nel 1947, e autore del volume inViaggio per Scalea e dintorni alla scoperta di fantastiche meraviglie (Diogene, 2018). L’ingresso è libero.

Il Cappero

La Calabria offre da sempre spettacolari scenari naturali dalla bellezza a tratti selvaggia e per questo è da sempre meta di un turismo che però talvolta è diventato spietato e irriverente dei luoghi e di ciò che conservano. Nel senso che alle bellezze della natura alcune volte è stata sovrapposta un’edilizia non sempre conforme all’ambiente e, in alcuni luoghi, sovrabbonda la presenza del cemento. Questo accade soprattutto nella Calabria del Nord, quella più facilmente raggiungibile dai flussi turistici. Tant’è che oggi alle calette nascoste della Riviera dei cedri vediamo sovrapporsi condomini e parchi strutturati esclusivamente a favore della massima accoglienza. Anche se, da un po’ di anni, il pienone turistico si registra solo nel periodo di Ferragosto.

Ma la Calabria non è solo questo. È storia e archeologia. Perla della riviera dei cedri è Scalea e qui, incredibile contenitore di reperti che testimoniano la continuità degli insediamenti umani a partire dal Paleolitico medio-superiore, buona parte della piana che si estende dalla collina, su cui sorgono i ruderi di un imponente castello normanno, giù fino al mare conserva le testimonianze della presenza greco-romana che rese queste coste sede di residenze di villeggiatura ante litteram.

Meta dei longobardi che, forti nel salernitano, si erano spinti fino a qui, costruendo torri di avvistamento e poi dei normanni che vi avevano eretto il castello, Scalea visse un Medioevo prolifico e storicamente interessante per gli studiosi. Mentre giù i pescatori abitavano la pianura, molto ridotta rispetto a quella che vediamo oggi, il borgo intorno al castello andò a popolarsi, ben protetto dalle mura, di cui rimangono suggestive vestigia come anche delle porte di accesso.

Poi la storia continuò con gli angioini, gli aragonesi, la feudalità contadina sotto il protettorato di famiglie importanti come i Sanseverino e i Caracciolo e le incursioni saracene. Fino al Regno delle due Sicilie e alla colonizzazione napoletana che trasformò, già dall’inizio del Novecento, l’aspetto dell’insediamento con lo spostamento di ogni attenzione sulla piana, sempre più edificata.

scalea

Quello che sorprende oggi è la non sufficiente attenzione riservata a questa storia così ricca e così ben nascosta. Ma, grazie all’assiduo e passionale impegno di studiosi di storia locale come Ercole Serra, cultore delle memorie storiche di questi luoghi, autore di diversi scritti su Scalea, la fiamma di questa storia rimane accesa e brillante per i visitatori curiosi di saperne di più, non paghi delle bellezze del mare.

Proprio grazie a Ercole Serra trenta anni fa nasceva il museo antropologico di Saletta Cimalonga, a metà dell’erta di vicoli e scalette che portano al Castello, un luogo magico che il fautore ama definire antologico. Vi si ritrovano, infatti, stralci di storie e sono proprio gli oggetti, collezionati da Serra, a narrarle. Un piccolo museo di storia materiale, un insieme di oggetti che oggi hanno perso la loro collocazione nella vita quotidiana, ma che hanno segnato lo svolgersi di secoli di storia comune. Non vi mancano neanche alcune produzioni artistiche del vulcanico curatore che accompagna i visitatori in un viaggio attraverso aneddoti e suggestioni di una Calabria a metà tra il mito e la speculazione edilizia. Il piccolo scrigno di curiosità apre alla conoscenza delle antiche tradizioni e della vita materiale in una location di grande effetto. È qui che avrà luogo l’appuntamento con Il Normanno, il romanzo storico ambientato nell’Irpinia del 1111.

il normanno

Il Normanno, romanzo storico, Amazon, 2019

Anno Domini 1111: Monte Forte domina il passo verso l’Irpinia con il suo imponente castello. Il signore Guglielmo il Carbone è normanno di nobile stirpe e governa con saggezza. Ma un giorno accade qualcosa di inaspettato che mette in discussione il suo dominio su quelle terre. Omicidi, tradimenti e misteriosi simboli attirano l’attenzione del signore che inizia a investigare aiutato da una splendida e misteriosa fanciulla, da fra’ Guglielmo da Vercelli, da un fedele amico e dai valorosi compagni d’arme. Sullo sfondo la tormentata storia dell’Italia meridionale, governata a macchia di leopardo da longobardi, normanni e bizantini in continuo conflitto tra loro, ma anche la grande ricchezza di conoscenze e tradizioni nascosta nei monasteri e nelle corti in un periodo storico ancora poco conosciuto. Una dolce e travolgente storia d’amore si sviluppa mentre l’intreccio del giallo si dipana…

L’autrice

Eleonora Davide è napoletana, giornalista, geologa e laureata in discipline storico-musicali, vive in provincia di Avellino; dirige la testata giornalistica on-line WWWITALIA (www.wwwitalia.eu).

Si è interessata di storia locale, scrivendo un libro sulle origini del paese in cui vive. Ha ricostruito la storia trentennale dell’Associazione musicale in cui canta come corista dedicandole un volume.

Ha pubblicato e pubblica saggi scientifici in ambito geologico e musicale, su riviste e pubblicazioni di settore. Ama la lettura. È appassionata di Storia. Organizza eventi letterari, promuovendo in particolare  gli autori irpini.

LINK PER MAGGIORI INFORMAZIONI SUL LIBRO E PER L’ACQUISTO

Il Normanno Scalea

 

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