WILL POWER SI AGGIUDICA LA PRIMA SFIDA. TANTE NOVITA’ IN INDYCAR

Finalmente siamo giunti al primo appuntamento della Indycar, che ha visto un fortissimo Will Power portarsi a casa la prima vittoria stagionale.

 

St.Petersburg (Florida), una splendida località tra la Tampa e il Golfo del Messico. E’ qui che è situato il circuito cittadino, che comprende una parte dell’aeroporto che include il rettilineo principale. Sulla griglia di partenza troviamo molti volti nuovi, tra rookie (novellini) e vecchie conoscenze. La novità più importante è certamente il ritorno di Juan Pablo Montoya. Per quei pochi che non lo consocono, è stato pilota di CART (l’attuale Indycar) vincitore della 500 Miglia di Inianapolis, pilota in Formula 1 con la Williams, e recentemente pilota di NASCAR.

Una novità non gradita ai tifosi italiani è la mancanza di Luca Filippi, che ha dovuto cedere il sedile a un pilota con un budget più sostanzioso. Parliamo dell’inglese Hawksworth, che si è aggiudicato il quarto posto in campionato nella serie minore della Indycar l’anno scorso. Inoltre, Tony  Kanaan sostituisce, per il Team Chip Ganassi, il grande Dario Franchitti, che ha lasciato l’anno scorso le corse per un grave infortunio.

Tornando alla gara, Takuma Sato, ex Formula 1, della A.J. Foyt Enterprises è in pole position e governa la gara nei primi giri. Nella partenza, incredibilmente, non ci sono incidenti alla prima curva, che è una delle più insidiose, oltre ad essere il miglior posto dove sorpassare. Hunter-Reay (Andretti Autosport), che sarà uno dei protagonisti della gara, sopravanza Helio Castroneves (Team Penske) nella prima tornata.

Nel corso della gara, mentre Sato mantiene la prima posizione, Will Power si fa strada, recuperando in fretta posizioni. Al 29° giro Power prende Sato e tenta di superarlo, poi, al giro successivo nel rettifilo principale, il pilota di Penske, prende la scia, “mette la freccia” e incomincia il sorpasso rimanendo affiancato al giapponese nella prima curva all’esterno, infine, completa l’attacco alla seconda curva ottenendo la prima posizione. Dopo l’attacco di Power e il cambio gomme, Sato perde mordente e finisce la gara in settima posizione.

La gara è stata pulita e senza interruzioni, almeno fino al giro 76. In questo giro Kimball (Novo Nordisk Chip Ganassi Racing) va lungo nella staccata principale e tocca il muro, tenta di ripartire ma la macchina si spegne. Così entra la safety car, ovvero, c’è “caution”. Stranamente il regime di bandiera gialla dura molto e si riparte a 29 giri dalla fine. Ricordiamo che il nuovo regolamento prevede la partenza in fila indiana anziché a coppia dopo la caution, tranne che negli ovali. Tuttavia, succede un mezzo disastro; infatti, quando le monoposto ripartono, Will Power, che è in testa, rallenta troppo e le vetture che sono dietro sono costrette a decelerare moltissimo. Nel caos due vetture si scontrano, quella di Hawksworth e Andretti, e altre Dallara perdono posizioni per evitare lo scontro. Ma Il comportamento di Power non è stato giudicato negativamente dai giudici. A causa del nuovo incidente c’è immediatamente una nuova caution. Nella seconda ripartenza va tutto liscio, Hunter-Reay si riprende la seconda posizione su Castroneves e Will Power vince la prima sfida.

La prossima gara è l’imperdibile Gp di Long Beach, che sarà il secondo di tanti incredibili appuntamenti. Tra gli atri, non dimentichiamo che quest’anno è stato introdotto il secondo Gp di Indianapolis, che sfrutta il circuito usato dalle Motogp e in passato dalla Formula 1, ma in senso contrario.

Flavio Uccello

 

 

 

 

 

 

 

 

Print Friendly, PDF & Email

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.