A COLLOQUIO CON PAOLA SACCARDO di Giovanni Moschella

Ci  parli dei suoi studi e della sua formazione.

In gioventù ho conseguito il diploma di Maestro d’arte presso l’istituto artistico De Luca di Avellino e conseguito il diploma superiore di arte applicata sezione ceramica presso lo stesso istituto. Dopo una breve esperienza in un laboratorio artistico ho intrapreso e conseguito gli studi all’accademia delle belle arti di Napoli nel ramo della pittura.

Quando inizia l’interesse per la pittura?

L’interesse per la pittura inizia fin dall’infanzia, quando mi accorgevo che la mano eseguiva ciò che artisticamente desideravo realizzare. Ma il momento decisivo è legato ad un ricordo dei miei primi anni di vita in cui vidi alla televisione un personaggio che disegnava su di una lavagna e tutto ciò che scaturiva dalla sua penna prendeva vita.

Che cosa vuole comunicare al fruitore attraverso i suoi lavori.

Nelle opere destinate alla mia collezione privata esprimo la mia interiorità, i miei stati d’animo e raramente ho concesso la vendita per non consentire ad altri di leggermi dentro. Per quanto riguarda i quadri su commissione esprimo il mio incisivo carattere pittorico pregno di colori talvolta brillanti senza trascurare minimamente le coordinate artistiche e l’impegno caratteriale.

Che cosa ne pensa dei mezzi di comunicazione come il web?

Li trovo eccezionali. Il riuscire a mettere in contatto persone a grandissime distanze, consente a tutti di muoversi più liberamente nel mondo artistico, in quanto dà la possibilità di esporre le proprie opere anche senza spostarle nelle gallerie, è unico. Inoltre i contatti artistici fondamentali diventano  quasi immediati e le emozioni che si desidera trasmettere fluiscono.

Ci parli dei suoi altri interessi e progetti futuri.

Uno dei miei interessi paralleli alla pittura è la musica che spesso accompagna le mie lezioni ed in generale la mia vita. Per coltivare questa mia passione ho deciso, in tempi non sospetti, di intraprendere gli studi lirici e di conseguenza ho avuto molte esperienze corali tra le quali la più significativa presso la corale duomo di Avellino alla quale ho dedicato uno stemma per il trentennale. Per il futuro desidero comunicare al mondo il valore della bellezza ed il senso di libertà che l’arte concede sia all’artista che a coloro che ammirano le opere.

Desidero mettere le ali a chi da sempre vive una vita chiusa e con i piedi cementati al suolo. 

@Riproduzione Riservata