Alla ricerca del nostro proprio pezzetto di cielo. Incontro con il Cardinale Mimmo Battaglia

Si parla tanto in questi tempi della crisi dei valori tra i giovani, della loro ossessione per i device che li astrae dalla realtà, della loro difficoltà comunicativa e relazionale, fino ad arrivare ad estremi atti di autolesionismo o di escalation di azioni inspiegabili e immotivate di violenza. Il mondo degli adulti non può solo giudicare senza farsi domande e mettersi in discussione, se mai si è posto in posizione di ascolto e di accoglienza comunicativa, magari solo per chiedere: “come stai?” “Quali sono i tuoi sogni?”.

Queste sono state tra le domande fatte dal Cardinale Mimmo Battaglia, arcivescovo di Napoli, in un informale incontro con i giovanissimi redattori di un giornale scolastico di una scuola, diremmo di frontiera, perché accoglie una platea di un quartiere, una strada, Forcella, spesso balzata alle cronache per feroci atti criminali, o al limite della legalità. Eppure questi ragazzi hanno compiuto un atto rivoluzionario: scegliere spontaneamente un laboratorio di scrittura. Ragazzini di 11, 12 massimo 13 anni che hanno voglia di esprimere il proprio punto di vista sulla realtà, mai richiesto in verità, ma dando loro questa possibilità lo fanno e anche ad alti livelli. L’incontro con il cardinale, per loro semplicemente Don Mimmo, li ha spiazzati, perché lui possiede il dono di saper parlare al cuore, ti guarda negli occhi e con parole semplici, pacate si è raccontato non tralasciando le proprie fragilità e gli insuccessi e la gratitudine per gli insegnamenti ricevuti da chi sembrava il più debole, verso cui ha saputo mettersi nella posizione di ascolto. In poco più di un’ora si è compiuto uno spettacolo inaspetttato che ha  infuso nei ragazzi la speranza, spesso sono i giovanissimi proiettati in se stessi e sfiduciati per il proprio futuro. Ha particolarmente colpito i racconti di esperienze vissute con giovanissimi ritenuti persi, ai margini del vivere quotidiano, tanto da cercare evasione in sostanze che ti trasportino in una dimensione aliena e per questo ritenuta salvifica.

Tra le tante raccontate lo ha segnato la storia di Marta, che pensava la sua vita e se stessa sporcata dalle brutture vissute, il cui incontro con Don Mimmo l’ha salvata perché, specchiandosi con lui in una pozzanghera, la cui acqua sporca non ha impedito di intravedere un pezzo di cielo, un pezzo di luce, Marta ha rivisto in se stessa una speranza a cui aggrapparsi per uscire dalle tenebre terrene a cui lei stessa si era rintanata, magari nel tentativo di chiedere attenzione. Così si è riscattata, concedendosi una seconda possibilità di rinascita. Don Mimmo, anche in questo nuovo e importante ruolo istituzionale nella Chiesa, non può fare a meno di incontrare persone, gli ultimi e ogni sera esce a cercarli per dare e darsi conforto, energia umana a cui e da cui attingere, linfa vitale per la condizione umana e per asserire e diffondere senso alla vita che è dono meraviglioso che ci viene dato dal primo vagito e che non va sprecata. Questo ha fatto Don Mimmo ai ragazzi, che ne sono usciti rafforzati con una gioia interiore e con una consapevolezza di vivere il periodo più bello della loro vita e ognuno ha raccontato il suo sogno che si realizzerà o meno, ma farà loro da monito a provarci e colmerà la sfera emotiva, motivati a realizzarlo o quantomeno a provarci.

Don Mimmo, anche a noi adulti, ha dato un input ad aprirci all’ascolto dell’altro ed alla interazione comunicativa senza pregiudizi, soprattutto verso i giovanissimi che hanno risorse e qualità sorprendenti che riaccendono la speranza per un mondo migliore.
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About Angela Ristaldo

Angela Ristaldo, giornalista pubblicista per inseguire una passione per il giornalismo nata tra i banchi di scuola come espediente didattico privilegiato per educare i ragazzi, anche in tenera età, all'autonomia di giudizio e al senso critico. Organizza da anni un giornale scolastico che spazia tra gli interessi dei ragazzi agli stimoli circostanti che la realtà propone. Laureata in Lingue è dal 2005 insegnante di scuola primaria per scelta, credendo fortemente nella scuola come veicolo e velivolo formativo di cultura: unica arma per essere vincente in questi tempi così cangianti e difficili. Amante dell’Arte, spazia nei suoi articoli, tra le più svariate tematiche dal sociale alla scuola senza mai perdere di vista la bellezza insita in tutte le cose se la si sa osservare e valutare.